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[AP] [Fiasco] Pozioni e Copioni a Londra 1593

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Ariele Agostini:
La fanmail gliela fornisco volentieri io, perché AP o non AP la fiction era veramente figa!

Ezio:

--- Citazione ---[cite]Autore: aragos[/cite]perché AP o non AP la fiction era veramente figa!
--- Termina citazione ---


Questo è indubbio!

Claudio Salvalaggio:
grazie per i complimenti e le critiche costruttive, in effetti, mi hanno chiarito delle cose che non avevamo colto delle regole.
Ho scritto conflitto, perché abbiamo giocato a conflitti e non a "boiling points", per cui chi impostava la scena in pratica esplicitava una domanda "riuscirà tizio a..." e chi risolveva sceglieva il risultato dando indicazioni anche su come andava a finire la scena. Fra le due cose si interpretava, anche se venivano scene molto corte.
Eravamo entusiasti di come stesse evolvendo la storia e magari soprattutto da parte mia c'era più curiosità su come sarebbe andata a finire che non attenzione a parlare in personaggio.

Questo infatti ha permesso una scena "neutra" come quella in cui Donald fa la pozione in completa solitudine, ma sbagliando gli ingredienti crea un veleno.
Questa scena infatti l'avevamo impostata io e Alessandro, e Moreno ha scelto il risultato. Ovviamente per il suo personaggio non c'è stato niente negativo all'interno della scena, visto che non si è neanche accorto dell'errore, lo avrebbe scoperto solo nelle scene successive.
Se ho capito bene Ezio, questo non sarebbe potuto succedere, o almeno non sarebbe bastato solo questo per dichiarare la scena conclusa.

Probabilmente una lettura meno fugace del manuale avrebbe potuto evitare questa cosa... riporterò gli aggiornamenti.

Ezio:

--- Citazione ---[cite]Autore: Claudio[/cite]Ho scritto conflitto, perché abbiamo giocato a conflitti e non a "boiling points", per cui chi impostava la scena in pratica esplicitava una domanda "riuscirà tizio a..." e chi risolveva sceglieva il risultato dando indicazioni anche su come andava a finire la scena. Fra le due cose si interpretava, anche se venivano scene molto corte.
--- Termina citazione ---


Ecco, questo è stato un po' un errore.
Come dovrebbe funzionare una scena in Fiasco?

Chi Imposta crea la scena (fa il framing... posso usare un qualche termine tecnico?). In pratica stabilisce chi è in scena, cosa sta succedendo, eventuali flashback. Ovviamente la scena va impostata in maniera abbastanza aggressiva. Ogni Protagonista sarà sotto i riflettori per 4 volte in tutto il gioco: non c'è tempo da perdere. Ogni scena dovrebbe dare l'opportunità ad un Protagonista di confrontarsi violentemente con lo scenario e con i Bisogni, secondo quanto giocato fino a quel momento. Niente scene in cui i personaggi si guardano l'ombelico! La potenzialità per far succedere cose che mandano avanti la trama e le ambizioni del personaggio devono essere sempre presenti. Non devi necessariamente aver già le idee chiare sul conflitto che nascerà dalla scena, l'importante è che vi sia la possibilità che qualcosa ESPLODA. Anche letteralmente.

Si gioca, liberamente, la scena poi, in un qualunque momento, chi Risolve prende un dado. Ora, questa è la grossa particolarità del gioco.Chi Risolve può prendere un dado in un qualunque momento sente che la scena abbia raggiunto un punto di svolta, sia su un bilico in cui sappiamo già abbastanza cose per giocarci una conclusione divertente. Tu potresti aver Impostato una scena pensando ad uno specifico conflitto, ad uno specifico punto di svolta... i tuoi compagni di gioco potrebbero avere idee completamente diverse! Ritenere che è giunto il momento di risolvere la scena anche molto prima o molto dopo di quanto avessi pensato. Il vero "conflitto", il punto di svolta della scena potrebbe non essere il "vedere se riuscirà tizio a..." e non bisogna deciderlo in anticipo. Può essere utile averlo presente per iniziare una scena, ma questo non è assolutamente l'argomento della scena (alla AiPS) e non deve necessariamente essere rispettato, anzi...

Una volta dato il dado si continua a giocare liberamente, portando la scena alla sua chiusura naturale, esattamente come fatto prima. L'unica differenza è che ora tutti sanno qual'è il reale obbiettivo della scena: le cose andranno bene/male per il suo protagonista, indipendentemente da quanto potevi aver in mente quando hai Impostato (o anche Risolto, se è per questo).
Prendi il dado nero e riesci a toglierti la soddisfazione di pestare il camionista ubriaco (magari è pure un altro PG tuo rivale!), ma le cose andranno "male" quando la donna su cui vuoi far colpo inizia a vederti come un bruto.
Prendi il dado bianco? Le prendi, ma poi Mary-Sue saprà ben prendersi cura delle tue ferite.
Cosa significa "bene" e "male" è appannaggio della sensibilità del singolo gruppo. Sii sempre aperto e attento al tavolo. Può darsi che il "male" sia anche implicito. Magari il Protagonista NON si accorge che Mary-Sue ha visto il suo animo brutale, ma è comunque successo e la scena ha un risvolto decisamente negativo. Dipende da voi e dallo stile che volete adottare.

Magari chi ha Risolto ha imposto alla scena un particolare dado pensando ad un risultato specifico (Inizia la rissa! Dado nero! Mi sa che le prendi!), ma non è detto che la narrazione seguente vada in quella direzione. Può benissimo (e lo farà) andare in direzioni inaspettate, ed è tuo dovere saperlo accettare.
La cosa bella di Fiasco è che non c'è davvero nulla di certo finché le carte non sono in tavola e che il suo meccanismo apparentemente semplice consente la creazione davvero corale di una storia. I tuoi amici, quando giochi a Fiasco, ti sorprenderanno, garantito! ;-)

Renato Ramonda:
Caso vuole che anche Jason da poco abbia parlato dei "conflitti" in Fiasco. Enjoy! ^__^

(o, in altre parole, what Ezio said) :-D

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