Io porto un po' di AP.
Come dice il Vellu (con cui ho giocato entrambe le partite che descrive) il gioco ti mette sulla graticola. Personalmente in entrambe le partite che ho giocato ho sentito enormemente la rivalità con le altre Donne.
Nella prima tenevo abbastanza a Kagematsu, giocato da Claudia, e ho sentito un moto di gelosia schietta nei confronti del Vellu quando il ronin si è rotolato nel fieno con la sua donna piuttosto che con la mia, che amava. Ero immedesimato nel personaggio, tenevo molto al suo successo, ero in piena modalità "gioco passionale" e... dio se ha bruciato essere traditi così! L'ho sentito proprio!
Nella seconda odiavo profondamente il Kagematsu della Katia, anche se lo rispettavo. Questo ha reso sempre più difficile approcciarlo, tanto che non ho neppure osato arrivare ai gesti più elevati. D'altro canto odiavo il personaggio della Lavinia più di Kagematsu (eravamo letteralmente all'opposto) e nell'ultima scena, che è stata assieme, ho letteralmente fumato dalla rabbia. Credo che chi era al tavolo abbia letteralmente visto la mia emozione in quel momento.
La Donna di Lavinia, una miko, ha detto una serie di cose che hanno fatto balenare nella mia immaginazione, immediatamente, l'immagine della mia Donna, una bushi, che ballava nuda attorno al tempio in fiamme... con la sua sacerdotessa dentro, è ovvio. Così, d'istinto. Hanno dovuto richiamarmi per farmi notare che le scene non sono donna vs donna, ma donna vs Kagematsu. Questo ha aggiunto all'intensità, dato che la mia unica arma per farla pagare a quella stronza bionda della miko era passare attraverso quella merda di samurai...
Il continuo tira e molla, la continua incertezza del gioco (si, Kagematsu ha detto adesso di amarmi, ma fra una scena, magari, lo dice anche all'altra, e con lei va a letto!) ti porta a livelli di tensione notevoli, se sei disposto a metterti davvero in gioco e non ti limiti a tirare freddamente dadi.
Facciamo un passo avanti:
Ultima scena della partita con la Katia, dopo che la miko si era defilata. La mia nobile parte per tentare di strappare la promessa. La Katia tira e dice che non ci sono riuscito. A questo punto mi faccio coinvolgere in una spirale discendente di atti di disperazione. Arrivo a puntare la mia lancia al ventre di Kagematsu, il seno scoperto e le lacrime agli occhi.
Ogni volta che tiro un dado mi dico che è la volta buona, che quest'ultima umiliazione avrà l'effetto desiderato. Ogni singola volta, e ogni singola volta la Katia alza gli occhi e mi dice che non basta.
ARGH!!!! ODIO!
Alla fine ce la faccio. Sto praticamente strisciando ma ce la faccio. Kagematsu combatterà la Minaccia. Ho perso l'onore ma non ho compromesso col mio desiderio di difendere il villaggio a tutti i costi.
E' stata una scena molto intensa, che ho sentito moltissimo, che mi ha fatto battere il cuore.
Se avessi saputo, fin dall'inizio, a quale valore dovevo puntare, anche approssimativamente, ovvero se i dadi fossero stati scoperti, non avrei MAI osato tanto. Non mi sarei MAI fatto risucchiare in quella spirale discendente di umiliazione continuamente alimentata dalla speranza.
Inutile dire che la scena sarebbe venuta molto più loffia e non avrebbe portato un frammento di quell'emozione che invece ha portato.
[cite]Autore: Antonio[/cite]ultima: non ho capito la storia di chi ha paura più alta fa la scena.... quindi se uno rimane con paura alta monopolizza le scene fino a che la paura scende?
Non è esattamente così. Se due donne vogliono chiamare contemporaneamente una scena ha la precedenza quella con la Paura più alta.
Se questa regola viene usata per monopolizzare le scene o interviene Kagematsu (che se ricordo bene ha la precedenza, nel framing, sulle Donne) oppure... cambia giocatore. Quello è uno che non vuole giocare, vuole solo fare il bullo.