Autore Topic: Giocatori alla prima esperienza.  (Letto 5146 volte)

Rocco Duchi

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Giocatori alla prima esperienza.
« Risposta #30 il: 2010-11-05 16:04:35 »
Beh, che brutta reazione! A me al massimo quando l'ho proposto hanno solo fatto una faccia schifata!  :)

Emanuele Borio

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Giocatori alla prima esperienza.
« Risposta #31 il: 2010-11-05 16:23:48 »
Facepalm.

Non so a chi dobbiamo dire grazie per questa nomea, però tramite i miei test, andando in giro a chiedere "Lei sa cos'è un gioco di ruolo?", le risposte sono state:
-60%: Giochi su PC che rapiscono le persone e li fanno stare attaccati al monitor 24H/GG rubando tempo, soldi e creando una pressoché totale dipendenza patologica.
-25%: Farse in costume che creano schizzofrenia e personalità multiple, sodomie di gruppo e riti satanici.
-10%: Hobby da nerd che richiede la contemplazione di libri infiniti e la reclusione in buie cantine per svariati giorni.
-5%: Le più svariate, comprese pratiche sessuali perverse e evasione dalla realtà.

Questi test sono stati fatti in città più o meno grandi e anche in manifestazioni, da me e da due miei amici. Fate voi. E evito di contemplare nei risultati le risposte date dai nonni e dalle nonne, che rispondevano perlopiù: "Non mi interessano quelle cosacce", "Ma quelli con i pupazzetti?" e "Attento! Quelle cose sono pericolose! Non hai sentito di quelle ragazze rapite?".

ò_ò
Ciao, sono Meme! - Fanmail 64 - DN=2 - Ingegnere delle Scienze Agrarie, Contadino, Nerd di Professione.

Giocatori alla prima esperienza.
« Risposta #32 il: 2010-11-05 16:37:16 »
Il mio primo e lungamente ragionato commento e' andato perso grazie alla caduta della connessione. ^______________^
Da adesso scrivero' su OpenOffice e poi incollero' ;)

Dunque, riguardo ai giocatori tradizionali personalmente consiglierei un approccio molto soft e naturale.
Portarsi i manuali, leggerli con aria interessata magari facendo dei commenti di vivo interesse, in pratica "incuriosire"il giocatore.
Mi proporrei come obbiettivo qualcosa di simile a "vorrei farli/le giocare almeno una volta a Cani della Vigna per bene", poi il gusto del singolo agira' in modo positivo o negativo.
Con altri approcci piu' diretti potresti ottenere l'effetto "chiusura a riccio" o "contrattacco" che non sono certo la base ideale ad una giocata serena.

Con i new ti vorrei mettere in guardia da questo, in "giochi di ruolo" l'adulto standard coglie due e non una sola minaccia/pericolo di mettersi in ridicolo, per fortuna nessuno ha niente contro "di". :)
Personalmente ritengo come punto chiave sempre quello di incuriosire.
Un po' come con Amaterasu che venne attirata dalle risate.
Se giochi con un amico che ha un fratello magari potreste accordarvi per giocare a casa sua quando anche il fratello e' presente.
Il discorso e' valido anche con le fidanzate, madri, padri, nonni e zii.
Voi non sareste attratti da un gioco in cui sembra che tutti si divertono un mondo?

Citazione
[cite]Autore: Suna[/cite][p] Da completa profana non ha avuto nessun problema ad assimilare il crunch di Annalise e a concentrarsi sulla storia. Ho quasi paura di scoprire di cosa sia capace se proponiamo Penny o Montsegur :-)[/p][p]Io non ci penso neanche più a proporre giochi nuovi a giocatori parpuzi. Long live the newbies.[/p]


Per commentare questo pezzo ho chiesto l'iscrizione al forum ceh gia' frequentavo da tempo :)
Non te la prendere, il mio tono e' sempre pacato e non assolutamente critico, ma mi hai fatto troppo ridere.
Considerare un'improvvisatrice teatrale una novellina e' come stupirsi se un maratoneta regge bene nei 10.000 metri ^________^

Giocatori alla prima esperienza.
« Risposta #33 il: 2010-11-05 16:39:02 »
Scusate, quello andato perso aveva la mia firma.

Riccardo Rossi.

P.s.:qualcuno mi puo' dire dove si mette la firma con il nome? ho cercato un po' ma per ora non l'ho trovata @_@

Mauro

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Giocatori alla prima esperienza.
« Risposta #34 il: 2010-11-05 17:05:55 »
Citazione
[cite]Autore: Cyrik[/cite]Considerare un'improvvisatrice teatrale una novellina e' come stupirsi se un maratoneta regge bene nei 10.000 metri

Se non ha giocato di ruolo, è una novellina: l'improvvisazione teatrale ha punti di contatto col GdR, ma è un mezzo espressivo diverso, con caratteristiche e peculiarità sue. Saper improvvisare non implica riuscire a giocare bene, soprattutto non al primo tentativo.

Suna

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Giocatori alla prima esperienza.
« Risposta #35 il: 2010-11-05 17:17:11 »
+1. Nell'improvvisazione teatrale non effettui framing, non descrivi scene, non muovi png.

Giocatori alla prima esperienza.
« Risposta #36 il: 2010-11-05 17:17:24 »
Citazione
[cite]Autore: Mauro[/cite]
Citazione
[cite]Autore: Cyrik[/cite][p]Considerare un'improvvisatrice teatrale una novellina e' come stupirsi se un maratoneta regge bene nei 10.000 metri[/p]
[p]Se non ha giocato di ruolo,èuna novellina: l'improvvisazione teatrale ha punti di contatto col GdR, ma è un mezzo espressivo diverso, con caratteristiche e peculiarità sue. Saper improvvisare non implica riuscire a giocare bene, soprattutto non al primo tentativo.[/p]

Posso dire che quello che dice Mauro è vero pure nel larp, dove uno penserebbe che ci siano ancora maggiori contatti, e invece no, sono cose diverse, anzi sono proprio attività sociali diverse.

Giocatori alla prima esperienza.
« Risposta #37 il: 2010-11-05 17:22:20 »
Entrambe le tue considerazioni sono esatte, logicamente chi non ha mai giocato di ruolo e' un principiante nello stesso.
L'affermazione continua comunque a farmi sorridere.
Voglio solo dire che una improvvisatrice passa anni ad allenarsi su tecniche per costruire storie, per sbloccarsi e per utilizzare le proprie emozioni a piacimento.
Per forza di cose sara' ad un livello non riconducibile ad un semplice base.
E' solo per questo che l'associazione di idee mi ha fatto sorridere.
Naturalmente il tutto e' soggettivo e personale. ;)

Giocatori alla prima esperienza.
« Risposta #38 il: 2010-11-05 17:33:32 »
Citazione
[cite]Autore: Cyrik[/cite]Naturalmente il tutto e' soggettivo e personale. ;)

Hm, no, è una considerazione oggettiva che deriva dall'analisi delle funzioni sociali e dalle interazioni che avvengono, a livello pratico, durante l'attività "gioco di ruolo" e durante l'attività "improvvisazione teatrale".
Fermo restando che l'improvvisatrice non avrà il blocco sull'interpretazione e sulla caratterizzazione dei personaggi, quello che cambia, e di tanto, è che comunque lei è abituata a improvvisare e recitare per un pubblico.
Nel GdR il pubblico in senso stretto non esiste e chi "ascolta" lo fa per cogliere momenti precisi in cui far valere i diritti che gli vengono garantiti dal System.

La differenza è la stessa che passa tra "ballare" e "fare ginnastica artistica". Chiaro che chi fa ginnastica artistica, non sarà un mattone se balla... ma di certo è un "principiante", se va ad un corso di Tango.
« Ultima modifica: 2010-11-05 17:35:14 da khana »
il dado si lancia da solo, e da qualche parte nel mondo un orco muore - vincitore di un Ezio D'Oro per la Boiata della Settimana! ("This Is Something Only I Do!"™)

Giocatori alla prima esperienza.
« Risposta #39 il: 2010-11-05 17:46:32 »
Con soggettivo e personale intendevo il mio punto di vista soggettivo e personale.
Che oggettivamente le due attivita' siano diverse non l'ho mai messo in dubbio.
Quello che con il mio commento gradirei sottolineare e' pero' questo.
L'elasticita' mentale e la liberazione di vincoli data da anni di improvvisazione puo' fare la differenza, lo strumento/cervello se allenato reagira' per forza di cose in modo diverso agli input esterni, la capacita' di recepire informazioni e di cogliere punti focali sara' necessariamente piu' sviluppata.
Sospetto di non essere stato totalmente chiaro su quello ceh intendo nemmeno questa volta :(

Mauro

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Giocatori alla prima esperienza.
« Risposta #40 il: 2010-11-05 17:47:59 »
Un esempio semplice: nell'improvvisazione, si cerca di non essere didascalici ("Sono un elettricista che ripara una presa nel Pirellone"), nel gioco di ruolo esserlo per far capire la situazione è un bene; un improvvisatore potrebbe bloccarsi su quello, almeno all'inizio.
Altro esempio: la riscrittura ("Anzi, no, faccio un'altra cosa"; "Non importa: quello che ho detto tre scene fa? Mai successo"). Nell'improvvisazione non esiste, nel gioco di ruolo sí.

Aggiunta: Se si vuole continuare, conviene spostarsi altrove. Per il messaggio di Cyrik precedente il mio, in caso rispondo nella nuova sede.
« Ultima modifica: 2010-11-05 17:49:22 da Mauro »

Giocatori alla prima esperienza.
« Risposta #41 il: 2010-11-05 17:52:49 »
Si, gradirei dare il mio apporto a discussioni costruttive su questo argomento.
Non me la sento di fare contrapposizioni ed esempi sul gdr ma posso dare il mio punto di vista sulla parte dell'improvvisazione con cognizione di causa.
Crei tu?

Antonio Caciolli

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« Risposta #42 il: 2010-11-05 18:03:55 »
sinceramente mi sento di dare (anch se ho letto le cose velocemente) una ragione a Cyrik

chi ha fatto improvvisazione teatrale non è una novellina

non soffre del panico da pagina bianca o comunque conosce modi per superarlo
parlando ci ha spiegato molte analogie tra le tecniche usate nei jeep e nelle sue improvvisazioni

poi è ovvio che non è un'esperta ma già ha al suo arco varie tecniche e pratiche per arrivare maggiormente al concetto

già è più abituata a calarsi in un personaggio che non sia lei stessa velocemente e abituata a prendere le intuizioni e suggerimenti di altri e farli propri

poi alcune tecniche sono diverse ma ci si adatta maggiormente

questo è anche IT perché secondo me c'è una certa attitudine di alcune persone verso un tipo di approccio al gioco che è trasversale all'essere abituati a parpuzio (trovo terribile chiamare le persone parpuzie perché sarebbe come dire che uno è un narrativista) o non aver mai giocato di ruolo e deriva secondo me anche dal modo in cui ci si rapporta con la propria fantasia

Mauro

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« Risposta #43 il: 2010-11-05 18:04:48 »
Sto aprendo la discussione, pazientate (modificherò questo messaggio con il collegamento, quando esisterà) :P

Aggiunta: Eccolo.
« Ultima modifica: 2010-11-05 18:10:45 da Mauro »

Edison Carter

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« Risposta #44 il: 2010-11-05 19:58:55 »
Sul tentare di proporre-re giochi Indie ai Parpuziomanti:
voi dimenticate che c'è anche chi ha NECESSITA' di farlo, per esempio, se ha un gruppo di indecisi-pigri, che lo lasciano solo a studiarsi i manuali.
In questo caso lui/io è l'unico a proporre-re giochi NW, ma non per far catechismo, cazzo, PER GIOCARCI UN PO' !!! E non parlatemi di arCONate, che ci sto pensando, ma è un palliativo...
Nel mio gruppo è stato deciso che il martedì è il giorno dei NW. Ma DIECI MINUTI dopo che il mio mediano di spinta, Aragos, si è ritirato (per andare apparpuzio, poi...) la serata ha rischiato di diventare "il giorno in cui si gioca a Vampire". DIECI MINUTI!!!

Altro che convincere: ho dovuto lanciare manuali di Sotc a destra e a manca, e tirare fuori (contemporaneamente) PDQ, L&L, Remember Tomorrow e Hell  For Leather.
A parte chi entra in un gruppo "Martedì si gioca Indie" con la ferma intenzione di importare D&D m3rda e Vamp e non si schioda, da otto che eravamo siamo rimasti in quattro + uno che fa i turni bastardi. Ci vuole una costanza adolescenziale* per mantenere il livello di NWosità acquisito in un gruppo come il mio, che è tecnicamente un gruppo di grandi appassionati. Una fatica, altro che rinunciare. E immagino lo strazio in gruppi dove la passione per il GDR non è elevatissima!

Conclusione: Proporrerererererererere senza fermarsi. Daje tutti.


*Nel senso che se permettevo a mia madre di anticiparmi l'orario di rientro di 10 minuti un giorno, il giorno dopo dovevo lottare per riportarlo al solito valore. Non so voi...

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