Il mio primo e lungamente ragionato commento e' andato perso grazie alla caduta della connessione. ^______________^
Da adesso scrivero' su OpenOffice e poi incollero'

Dunque, riguardo ai giocatori tradizionali personalmente consiglierei un approccio molto soft e naturale.
Portarsi i manuali, leggerli con aria interessata magari facendo dei commenti di vivo interesse, in pratica "incuriosire"il giocatore.
Mi proporrei come obbiettivo qualcosa di simile a "vorrei farli/le giocare almeno una volta a Cani della Vigna per bene", poi il gusto del singolo agira' in modo positivo o negativo.
Con altri approcci piu' diretti potresti ottenere l'effetto "chiusura a riccio" o "contrattacco" che non sono certo la base ideale ad una giocata serena.
Con i new ti vorrei mettere in guardia da questo, in "giochi di ruolo" l'adulto standard coglie due e non una sola minaccia/pericolo di mettersi in ridicolo, per fortuna nessuno ha niente contro "di".

Personalmente ritengo come punto chiave sempre quello di incuriosire.
Un po' come con Amaterasu che venne attirata dalle risate.
Se giochi con un amico che ha un fratello magari potreste accordarvi per giocare a casa sua quando anche il fratello e' presente.
Il discorso e' valido anche con le fidanzate, madri, padri, nonni e zii.
Voi non sareste attratti da un gioco in cui sembra che tutti si divertono un mondo?
[cite]Autore: Suna[/cite][p] Da completa profana non ha avuto nessun problema ad assimilare il crunch di Annalise e a concentrarsi sulla storia. Ho quasi paura di scoprire di cosa sia capace se proponiamo Penny o Montsegur :-)[/p][p]Io non ci penso neanche più a proporre giochi nuovi a giocatori parpuzi. Long live the newbies.[/p]
Per commentare questo pezzo ho chiesto l'iscrizione al forum ceh gia' frequentavo da tempo

Non te la prendere, il mio tono e' sempre pacato e non assolutamente critico, ma mi hai fatto troppo ridere.
Considerare un'improvvisatrice teatrale una novellina e' come stupirsi se un maratoneta regge bene nei 10.000 metri ^________^