Veniamo ora alla parte più tecnica della faccenda, ovvero dove hai sbagliato in quella scena.
Intanto contestualizziamo.
Ricordi quello che dissi prima di iniziare il giro di scene del Terzo Atto? Più o meno fu: "Bravi ragazzi, avete capito. Questo è l'ultimo giro. Vi chiedo un favore: scene belle compatte e aggressive, così vi faccio vedere bene come funziona il finale".
Questa mia richiesta da "coordinatore" della demo è importante, così come anche tenere presente il mio ruolo in quell'occasione, ovvero quello di mostrarvi Montsegur nei suoi aspetti principali nonostante mancasse il tempo e l'atmosfera necessarie per una normale partita, cioè il momento in cui il gioco rende meglio.
Nell'impostare quella scena hai fatto diversi errori. Alcuni obbiettivi, altri validi soltanto nel contesto.
Il primo, di cui non ti sei accorto, è stato l'utilizzo della Carta Scena.
Nello specifico la carte era Huges des Arcis, Siniscalco di Carcassonne. Huges des Arcis è un comandante esperto, ma i suoi migliori soldati non conoscono l'area - e quelli che la conoscono non sono i più leali. Una sentinella ha lasciato passare un gruppo di catari. Potrà Huges ripristinare la disciplina?
Ti pare di aver introdotto quest'elemento? No, hai preso un singolo punto (casini al campo) e l'hai espanso: il povero Huges non si è proprio visto. La Carta Storia ti dice: introduci questo elemento (Personaggio secondario o evento) nel gioco e relazionalo coi Catari e in questo caso il personaggio tirato in ballo è Huges des Arcis, Siniscalco.
Questo è un errore veniale. Avresti potuto tranquillamente dichiarare che Arsende portava scompiglio nelle fila nemiche seducendo una sentinella SENZA giocare Carte Storia.
Giocarla e leggerla approssimativamente ha però portato un sacco di confusione al tavolo: io mi aspettavo di vedere Huges in scena, altri si aspettavano una battaglia, non sapevamo chi, dove, cosa, quando...
Hai poi provato a riprenderti da questa confusione commettendo il tuo errore più grande, quello che è proprio imperdonabile e mette seriamente a rischio la struttura del gioco.
Nell'inquadrare la scena hai raccontato cosa era successo in precedenza, cosa aveva fatto Arsende e quali erano stati i suoi effetti, come un narratore onniscente, informandone gli altri giocatori al tavolo e solo dopo hai iniziato la scena. In pratica hai fatto, accorgendotene o meno, un passo indietro rispetto alla struttura del gioco.
Nel contesto questo era un errore ancora più grave. Ricordi, per caso, in quale altro punto del gioco mi sono un po' imposto e ho chiesto di passare dalla struttura delle scene? Quando Simone e Davide discutevano della morte di Guillamme.
Ti ricordo la scena.
Simone voleva che Pierre causasse la morte di Guillamme, perché era il vero padre del bambino di Phillipa. Si sono messi a discutere della cosa nella pausa tra una scena e l'altra, cercando di decidere se il povero Cavaliere era morto o meno.
Ne è venuto fuori un discreto casino, che credo che non sia piaciuto a molti. Alla fine è andata bene, ma... che fatica!
Ragazzi, non è così che si fa in un gioco "a scene". O la cosa è rilevante, e allora merita una scena, o non lo è, e allora può essere incorporata in un'altra scena o ignorata del tutto. Non ci sono, in Montsegur, momenti "tra le scene". Quando si è in scena si fa andare avanti la storia, quando si è fuori al massimo si discute di quello che è successo prima.
Come sarebbe dovuta essere giocata, quindi, la scena di Arsende?
Non lo so, ci sono molti modi per farlo. Il primo che mi viene in mente è Arsende che, in scena, parla di quello che ha fatto. Ci hai provato... ma ormai era un po' tardi. Avevi già creato un pezzo di fiction al di fuori della struttura del gioco.
Sai, considerato quanto detto fin qui, quale sarebbe stato un uso intrigante della Carta Storia di Huges? Creare una scena in cui Huges si confrontava con Arsende al campo crociato.
Esiste anche un'altra possibilità. Se è funzionale alla scena possiamo usare un po' di montaggio. Vediamo Arsende che seduce una guardia, poi facciamo un flash forward a lei che osserva i cavalieri Catari combattere, poi di nuovo tagliamo sulla sua capanna. Un buon ritmo aggressivo che, però, presenta un grave difetto. Se a questo montaggio appiccichi nel finale una scena lenta, di dialogo provochi la sensazione di andare a sbattere contro un muro ai 120. Un calo di velocità talmente forte da attirare immediatamente l'attenzione su di sé.
Considerare questa possibilità ci porta al tuo ultimo errore, che è quasi completamente contestuale.
Il ritmo.
Il ritmo è importante, lo è ancora di più nel finale. Per questo vi avevo chiesto esplicitamente di mantenerlo alto, e avevo cercato in tutti i modi di dare il buon esempio.
Nell'impostare quella scena hai dimenticato tutto quanto vi avevo mostrato e suggerito su quella croce e delizia di ogni giocatore di Montsegur che si chiama "Framing aggressivo" (e che non ho mai citato con questo nome in gioco, non preoccuparti): "Ogni scena ha uno scopo, raggiungetelo col minor numero di mosse possibili e chiudetela quanto prima: non esiste niente come una scena troppo breve."
Per tutti: quando giocate a Montsegur seguite questa massima. Rallentate il ritmo (magari persino spostando il focus della scena, come fa Frederik) solo se è terribilmente necessario. Non abusate mai del vostro potere di spostare, anche radicalmente, la telecamera.
Lo spostamento del luogo, l'introduzione di ulteriori personaggi, l'eliminazione di quelli precedentemente inquadrati, contribuisce a diminuire il ritmo, l'intensità della scena.
In pratica la tua scena avrebbe assunto questa struttura:
INTRODUZIONE (nella forma di prenarrazione) --> INIZIO --> SVOLGIMENTO --> CONCLUSIONE --> NUOVO INIZIO --> SVOLGIMENTO --> CONCLUSIONE
Due picchi emotivi, due momenti di risoluzione... due di tutto. Praticamente un intero racconto strizzato all'interno del finale di un romanzo.
Per te è importante dire qualcosa? Non aspettare! Fallo subito! Gli altri giocatori non ti aspetteranno di certo! E' la tua ultima scena e vuoi confrontare Arsende con Pierre e Faye? Inizia una scena con Arsende, Pierre e Faye! Facendo altrimenti allunghi solo il brodo, cosa che avevo esplicitamente chiesto a tutti di non fare, non in quel momento, non in quel finale.
Io, personalmente, ho percepito un pesante annacquamento di una scena altrimenti bella (e, fidati, ormai di "naso" per queste cose, in Montsegur, ce l'ho) e avevo quindi il dovere, come giocatore e non come facilitatore, di chiuderla. Si aveva raggiunto un picco di intensità che qualunque aggiunta avrebbe distrutto. Quel "cut" mi è venuto proprio dal cuore di giocatore.
Come facilitatore era invece mio dovere impormi in maniera diversa da quanto avrei fatto al tavolo (niente di che, in realtà, un semplice: "Fidati, si gioca così, vedrai che effetto fa". Non ti sei fidato).
La pena: far fallire la demo. Un finale allungato riesce a distruggere la migliore partita di Montsegur, privando il gioco di quell'emozione finale che ne è la chiave ed è, ripeto, quello che credo sia necessario mostrare in una demo.
Quando si parla di come sia importante giocare aggressivamente i propri personaggi si parla anche di questo: gli altri giocatori possono chiuderti nei denti una scena, se la sentono noiosa e pedante, e lo faranno... oh, se lo faranno... tieni il ritmo e non farli annoiare, è l'unica.
Un'altra cosa: non affezionarti alle tue idee. Tu sei partito con almeno lo scheletro di un'idea di scena in testa: "Siamo nella stanza, parlo con Faye, succedono cose, esco, vado da Pierre". Peccato che gli altri giocatori la pensassero diversamente. Peccato che gli altri giocatori abbiano detto: "Non è più interessante se ci concentriamo su Faye?", spostando di fatto il focus della scena su una delle tue richieste. Purtroppo, affezionato all'idea di scena che avevi in testa, non hai visto quanto fosse già carica, intensa, emotiva e soddisfacente per ogni esigenza quella scena. Davvero, se fossi stato in te dopo quel confronto Arsende-Amiel-Faye-Garnier avrei già saputo cosa fare nel finale, con una certezza quasi mistica. Alla faccia se i personaggi erano già stati approfonditi!
Avresti avuto il diritto di continuarla per la sua seconda parte, reiniziando con Pierre-Roger? Tecnicamente credo di si. In pratica è sempre meglio essere flessibili e accettare i suggerimenti, anche impliciti, del tavolo. Se due persone hanno già chiesto il taglio della scena, magari è una buona idea pensarci su.
Nota comunque che in un'altra situazione questo allungamento non sarebbe stato un errore. E' una questione di ritmo implicito, di richieste esplicite da parte di un altro giocatore
Di fatto Wualla ha poi chiamato una scena che era praticamente il seguito di questa: bene! Vuol dire che era sbagliato chiuderla? Tutt'altro. Vuol dire che aveva intenzione di dire la sua, registicamente, sulla faccenda e andando avanti come era nelle tue intenzioni (raddoppiando cioè la scena), gli avresti negato questa possibilità.
Ora il thread è aperto a chiunque voglia intervenire.
Io, onestamente, non credo che tornerò più sull'argomento. Non devo convincere nessuno, ma solo spiegare, e la spiegazione è quella qui sopra.