Play by Forum > (Non Cedere al Sonno) PbF 8
[NCaS] -PbF 8- Topic di Gioco
Glenda:
ok, alzo di uno lo sfinimento e uso il talento in forma maggiore.
La posta è scoprire come tornare nella città dormiente.
Tobias ha tirato: D: 6 4 3, S: 4 2 1 1, F: 3 3, D: 5 4 4 4 3 2 2 2 1
Talento di Sfinimento: Uso Maggiore. +4 successi.
Il giocatore vince 10 a 5, La Disciplina domina
uhuh! Guarda che tiroooo!
Ivan Repetto:
@Glenda
Ed ora una mossa Kansas City
Uso due monetine di Disperazione per toglierti un 6 di Disciplina e aggiungerti un 6 di Sfinimento che così Domina, ciò ti aumenta ulteriormente lo Sfinimento che sale a 5 :)
Narra pure
Già che ci sono Riepilogo
Tobias Rendall
Sfinimento: 5
Lotta: 1
Fuggi: 2
Mike Morgan
Sfinimento: 2
Lotta: 2 (X)
Fuggi: 1
Monete Disperazione: 3
Monete di Speranza: 2
Glenda:
maledettoooo! Userò quanto prima una delle monetine di speranza...
Domani posto, però poichè la back story è tua, c'è qualcosa che devo sapere o fare per uscire da Mad City?
PS. ho commesso un errore: ho confuso il talento di sfinimento con quello di follia...e quello di sfinimento non c'entrava molto. Avendo fatto uso maggiore del talento di sfinimento dovrò mettere in gioco dei personaggi per renderlo in scena...posso?
Ivan Repetto:
Nell'ordine
-Non in particolare
-Si fai pure
;D
Trovati un'uscita come preferisci, quando ci sei davanti fermati che proseguiamo da lì
Enjoy 8)
Glenda:
Fu di nuovo quella strana sensazione...come se qualcosa lo portasse dentro dei pezzi di vita...e non necessariamente vissuti.
Vide sua madre. Non chiaramente, eppure era come se gli camminasse davanti...e i suoi passi gli rimanevano impressi, angolo per angolo, svolta dopo svolta. Lasciò cadere l'oggetto di mano, e la strinse attorno alla spalla del bambino.
Si mise a camminare, come seguendo un'immagine mentale, assorto. Quasi che i suoi piedi andassero da soli.
Poi qualcosa lo richiamò alla realtà - se realtà si poteva chiamare.
Delle voci, poi delle figure che all'inizio gli parvero solo ombre indistinte.
"Siete in arresto" dissero "dovete seguirci in centrale".
Tobias si riscosse: si trovava in mezzo ad una strada trafficata. Stranamente trafficata, dato che le macchine parevano andare a carica.
Vecchi giocattoli - pensò - un bambino in braccio, mia madre morta che mi accompagna a casa, e vecchi giocattoli. Perfetto.
Il bambino si attaccò a lui. Probabilmente i due buffi poliziotti gli mettevano paura. Ma non poteva gridare. Che strano, a Tobias, eppure, pareva di sentirlo gridare chiaramente.
"Con calma, spaventate il bambino" disse, con dolcezza "E deve esserci un equivoco, colleghi"
Estrasse dalla tasca il tesserino dell'FBI, e glielo mostrò come se fosse cosa ovvia.
"Sono un agente in servizio, Tobias Rendall, analista comportamentale della omicidi. Abbiamo appena sventato un sequestro di persona. Il bambino è affidato a me, lo sto portando ai servizi competenti"
I due poliziotti lo fissavano, come incantati dalla sua voce. Poi annuirono all'unisono.
"Perdoni il fraintendimento, agente" disse quello dei due che sembrava il capo. E procedettero oltre.
Anche Tobias procedette, e gli parve di camminare tanto, tanto.
Si sentiva sfinito...aveva solo tanto, tanto sonno.
Il bambino, col capo appoggiato sulla sua spalla, si era addormentato.
Dormi...dormi...
...
Si riscosse stropicciandosi gli occhi col dorso del braccio.
Era di fronte ad una strana porta.
No, non così strana.
In realtà era identica alla porta di casa sua.
Solo, era rovesciata.
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