Autore Topic: Formato dei manuali  (Letto 5022 volte)

il mietitore

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Formato dei manuali
« il: 2010-10-26 23:47:11 »
Mentre guardavo le immagini di Shock:, mi è salito un nodo alla gola vedendo che il manuale ha un formato tutto suo. Di nuovo. Questa volta il manuale è quadrato.

È una cosa di cui io e un mio amico discutiamo spesso: i gdr indie spesso vengono pubblicati con un formato tutto loro che, a dir nostro, in libreria sfigura, sopratutto sapendo che pubblicare con dei formati strani (strano= diverso da A4 e A5) è una scelta slegata dalla funzionalità. Cioè, scegliere di pubblicare in A5 invece che A4 ha un suo senso se il regolamento è corto, e il manuale in A4 risulterebbe avere una trentina di pagine; ma perchè invece utilizzare un formato quadrato anzichè in un comune A5, che messo di fianco agli altri manuali fà più gruppo? :S

In più, fatto ancora più grave, a volte i manuali pubblicati in formati strani sono problematici da leggere: io i manuali dei gdr li leggo a letto prima di addormentarmi, e avere manuali più larghi che alti... dio mio... Ho già sfidato Montsegur, credo che non prenderò Annalise, non abbiatemene, solo perchè il formato è sempre in 16:9...

Questa questione dei formati astratti và allargata anche oltreoceano. Se Poison'd non lo compro è anche perchè io in libreria non saprei come metterlo, un manuale che sembra un libretto degli assegni.

Il fulcro di tutto questo è: qualcuno mi saprebbe spiegare se tutte queste scelte di formato hanno un nesso che và oltre il "attirare l'attenzione con un formato strano"? E sopratutto solo io conosco persone che squotono la testa quando vedono manuali così?
"E non guardare troppo a lungo dentro alla lavatrice, o anche la lavatrice guarderà dentro di te"
Revan Adler, Match d'Improvvisazione Teatrale, Giugno 2009
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giullina

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« Risposta #1 il: 2010-10-26 23:54:55 »
Shock: nasce quadrato ed è una precisa scelta editoriale che lo rimanga in italiano.
Oltre al fattore "attenzione", fa parte dell'intero concept del gioco: il libro stesso è pensato per comunicare il concetto di shock nel lettore (a partire dallo stesso testo).

Sicuramente è un aspetto che Joshua A.C. Newman spiegherà e discuterà volentieri di persona :)
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il mietitore

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« Risposta #2 il: 2010-10-26 23:59:18 »
Allora lo interpellerò di persona :P

(voglio precisare che il tono di tutto questo è "amichevolmente esasperato". Per cui non è un rant, nè un mini-rant)
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Rafu

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« Risposta #3 il: 2010-10-26 23:59:19 »
I formati strani piacciono a chi ha fatto il design del libro -- generalmente, l'autore stesso (così è nel caso di Shock: e in quello di Poison'd). È una loro scelta espressiva quanto può esserlo un dettaglio di design, un altro elemento di layout, un'illustrazione o la scelta stessa del titolo. Ovviamente, il ragionamento di un autore che fa di queste scelte è sempre: «A me piace. Se a qualcun altro oltre me piace, lo comprerà. Ciascuno ha i propri gusti ed è libero di comprare ciò che vuole.»

Personalmente trovo brutti i libri in A4 (che sono un po' un'idiosincrasia del gdr, del resto, a parte i libri di testo della scuola dell'obbligo e poco altro), molto più graziosi quelli in A5, valuto i formati particolari caso per caso, ma acquisto più spesso in PDF e di sicuro il formato della carta non influisce sulla mia decisione di acquistare o meno un manuale di gdr. Non è mica per arredare la mia libreria che li compro.  :P

Edit: multi-X-post
« Ultima modifica: 2010-10-27 00:00:09 da Rafu »

Marco Costantini

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« Risposta #4 il: 2010-10-27 00:01:51 »
Citazione
[cite]Autore: il mietitore[/cite]solo io conosco persone che squotono la testa quando vedono manuali così?


Spero vivamente di sì :)
A parte l'ignobile battuta, il mio parere da semplice fruitore è che li trovo belli da vedere.
Se invece vado per un istante a pesca del minimo indispensabile di segni e significati che conosco quel che mi viene in mente è che il formato diverso abbia una sua specifica funzione comunicativa: "il formato è diverso perchè il gioco è diverso".
A pensarci bene è anche uno dei privilegi del pubblicare indipendente: "è il mio gioco e scelgo da me il formato che voglio, a prescindere dai dettami dell'editoria mainstream".

Diverso ancora è il discorso del veicolare un certo tipo di messaggio tramite il manuale. Un ottimo esempio -anche se non per il formato- è il manuale di Polaris (con i suoi spazi bianchi e vuoti).

Ah, un altro motivo che a mio parere si sposa bene con l'A5 e con l'idea spinta da molti giochi indipendenti è la praticità: un manualetto agile anche nel formato, che entra anche in una borsetta, pronto da giocare in quattro e quattro otto (al posto della pila di manuali generalmente prodotta dal mercato main).
Escalo a Fisico: ti abbraccio.

Niccolò

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« Risposta #5 il: 2010-10-27 00:05:21 »
Citazione
[cite]Autore: il mietitore[/cite]È una cosa di cui io e un mio amico discutiamo spesso: i gdr indie spesso vengono pubblicati con un formato tutto loro che, a dir nostro, in libreria sfigura


suggerimento: conservateli insieme ai vostri giochi, non insieme ai vostri libri.

;P

il mietitore

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« Risposta #6 il: 2010-10-27 00:11:58 »
Io li tengo ben insieme ai giochi! :O solo c'è il dislivello di quando si passa da Cold City a Esoterroristi, poi a Polaris, e infine a Riflessioni Appassionate, che fà gruppo con AIPS e gli altri.

Si beh, ho fatto la scaletta tanto per nascondere un po' la cosa.
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Niccolò

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« Risposta #7 il: 2010-10-27 00:12:53 »
ma non hai anche giochi non in formato "libro?
infamezza. metti un resident evil 3 e un dominion tra i tuoi gdr!

il mietitore

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« Risposta #8 il: 2010-10-27 00:16:12 »
i videogiochi stanno nel cassettone a parte. Ci saranno due metri quadri di scatole, lì sotto.. e si, sono tutti ordinati per Console.

EDIT: E Gamma World è in scatola. Per ora lo tengo SOPRA la libreria, per conto suo. Sto pensando di nasconderlo da qualche parte per dissimulare l'anomalia, fino a che non avrò altre scatole del genere.
« Ultima modifica: 2010-10-27 00:17:13 da il mietitore »
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Niccolò

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« Risposta #9 il: 2010-10-27 00:35:53 »
cassonetto anche per i gdr, via

Niccolò

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« Risposta #10 il: 2010-10-27 00:52:56 »
ovviamente, per i parpuzi cassonetto differenziato

Matteo Suppo

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« Risposta #11 il: 2010-10-27 01:14:50 »
Annalise è fighissimo. Se lo compri e non ti piace regalalo a me, così ne tengo due copie sulla mensola xD
Volevo scrivere qualcosa di acido ma sono felice :(

Suna

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« Risposta #12 il: 2010-10-27 09:40:01 »
Citazione
[cite]Autore: Rafu[/cite]Personalmente trovo brutti i libri in A4 (che sono un po' un'idiosincrasia del gdr, del resto, a parte i libri di testo della scuola dell'obbligo e poco altro)


+1 A me i formati inusuali piacciono, e quello di shock: in particolare.  3:16, Agon e Annalise sfoggiano dei formati che semplicemente adoro. In particolare trovo molto sensata la scelta per Annalise, considerate le sezioni a bordo pagina. E' una scelta funzionalissima. E se non sbaglio anche Ravendeath avrà un formato analogo o avevo sentito male?


Ah, Mietitore, "fa" si scrive senza accento.. quando è un imperativo, si mette l'apostrofo perché è elisione di "fai".
Grammar Nazi Suna is Watching You.

il mietitore

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« Risposta #13 il: 2010-10-27 11:20:27 »
tranquillo, ho vinto tre anni di concorsi di scrittura creativa, ma agli accenti ci pensava sempre il correttore di windows.. :(

è che mi confondo con le note musicali. Fa è... il fa, non un verbo...
« Ultima modifica: 2010-10-27 11:21:36 da il mietitore »
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Mauro

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« Risposta #14 il: 2010-10-27 11:29:36 »
Con i formati strani mi trovo un po' a metà strada: in generale non mi danno fastidio, anzi; nel caso di Poison'd, per esempio, credo contribuisca a rendere l'atmosfera del gioco.
Però è vero che quando sono da mettere sugli scaffali si ha un effetto a scalini che può rendere scomodo sfruttare bene lo spazio.

Citazione
[cite]Autore: Suna[/cite]Grammar Nazi Suna is Watching You

Vuoi veramente entrare in questo campo? :P

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