Essenzialmente, è un gioco in cui ogni giocatore ha un personaggio e a turno si inquadra una scena sul proprio personaggio rivelandone un nuovo aspetto e complicando in qualche modo le sue relazioni con uno o più altri PG.
Le uniche meccaniche esplicite (basate sul tracciare righe colorate su un foglio, senza randomizzatori) servono a stabilire a ogni turno con quali personaggi *devi* per forza cambiare i tuoi rapporti in quella scena (in aggiunta eventualmente a uno da te scelto nell'inquadrare la scena). "Cambiare rapporti" può significare qualunque cosa, da un cambiamento di sentimenti allo svelare una parentela prima nascosta al rivelare un segreto (che in realtà il giocatore s'inventa di sana pianta) e così via. There shall be much retconning.
Gioco veloce, semplice, arguto, spesso ilare. Potenzialmente si dovrebbe poter utilizzare anche per creare storie drammatiche e romanzesche "serie", ma non ci sono mai riuscito perché la tentazione di scivolare nel demenziale o nell'assurdo è sempre troppo forte. Divertentissimo quando riesce bene, mentre a volte mi è capitata una partita "malriuscita" (ma al massimo una volta su quattro) — ma per fortuna una partita è corta, quindi non è comunque una gran perdita (e in questo assomiglia un po', a parer mio, a Fiasco).