Autore Topic: [progetto] gioco assolutamente no politically correct  (Letto 10048 volte)

Eishiro

  • Membro
    • Mostra profilo
[progetto] gioco assolutamente no politically correct
« Risposta #15 il: 2008-10-09 18:08:28 »
innanzitutto grazie del feedback :P

la mai intenzione è più o meno questa...

preferirei un tabletop sinceramente...

il gioco andrebbe spezzato in due parti.

Una prima parte competitiva, in cui gli aguzzini cercano di conquistare "punti" facendo le cose più ignominose possibili alle vittime, che hanno una possibilità di resistere, piuttosto bassa.

Un "master" potrebbe, questa è un idea che ho avuto ieri, aggungere strumenti (di tortura, oggetti, varie ed eventuali) per dare una mano agli aguzzini oppure Speranze (crede in Dio, ecc ecc) alle vittime per aiutarle a resistere.


Poi dopo che l'aguzzino ha vinto riuscendo ad essere il più spietato, il gioco si conclude, con il master che dice.

Bene ora pensate a quello che avete fatto/che avete subito, come vi sentireste se l'aveste fatto/subito per davvero?
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Eishiro »

Alessandro Piroddi (Hasimir)

  • Membro
  • Choosy Roleplayer
    • Mostra profilo
[progetto] gioco assolutamente no politically correct
« Risposta #16 il: 2008-10-09 18:50:28 »
Ci vedo un problema di fondo rispetto a quello che, mi sembra, sia il tuo obbiettivo educazionale.

Il punto non è far capire che le cose brutte che l'aguzzino fa, sono terribili.
L'aguzzino sa di essere...beh...un aguzzino.
Il problema è la GIUSTIFICAZIONE.

Io faccio cose terribili, ma è GIUSTO...
...perchè le vittime sono il nemico.
...perchè le vittime non sono persone.
...perchè le vittime se lo meritano.
...perchè me l'hanno ordinato, mica è colpa mia.
...etc.

Se fai un gioco di aguzzini e vittime a turno, secondo me scateni solo il desiderio di vendetta :twisted:
Anche perchè essendo un gioco le vittime non soffrono davvero, quindi anke gli aguzzini si sentono liberi di infierire...tanto kissenefrega, è solo un gioco.

Prova invece a far giocare ... oddio ... Dogs (o un gico simile diciamo)
Invece che Cani della chiesa nel West soprannaturale, i PG sono "specialisti" delle SS che vanno di campo in campo ad assicurarsi che l'ordine e la legge del Reich siano rispettate.

Il punto è presentare ai Giocatori un codice morale rigido e discutibile, ed il potere di metterlo in pratica senza restrizioni...siete ufficiali SS perdio, la vostra parola è verbo divino!

Il punto starebbe nel mostrare le vittime come sono: persone, padri e madri, bambini, vittime.
E tu sei quello che li deve seviziare.
Te lo ordinano.
Ti danno ogni genere di giustificazione.
Ti minacciano (che fai, il disertore? l'amico degli ebrei? vuoi finire assieme a loro nelle docce?)

Non importa poi cosa facciano in gioco, l'importante è che le situazioni li facciano confrontare col dilemma morale, con l'iniquità della cosa.

Di contro puoi fare, magari in una diversa sessione di gioco, lo scambio.
Ora siamo ex-vittime fuggite al concentramento che si sono unite alle forze anti-naziste...come ci comporteremo con i nostri aguzzini adesso catturati?
Saremo come loro?
O vedremo la persona nascosta oltre l'uniforme con la svastica, l'individuo debole incapace di ribellarsi, il soldato con famiglia che teme di essere denunciato come "collaborazionista", o roba del genere.
E tu che ora sei libero ed hai in mano la pistola...riuscirai a perdonare? riuscirai a non cedere alla vendetta?

Il punto del gioco, penso, non dovrebbe essere quello di far vedere i "mostri" (che esistevano) ma quello di far vedere gli "umani".

Immagino uno scenario fantastico in cui il PG SS in qualche modo si affeziona o prende in simpatia un PNG...poi arriva un comandante superiore e per nessuna buona ragione ne ordina l'eliminazione...così per sport...per dare l'esempio...per un'inezia.
E poi vedi il PG come reagisce a dover portare a compimento tale ordine.
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Hasimir »
www.unPlayableGames.TK ...where game ideas come to die

Eishiro

  • Membro
    • Mostra profilo
[progetto] gioco assolutamente no politically correct
« Risposta #17 il: 2008-10-09 19:06:34 »
ma io non voglio ottenere che i giocatori si facciano motivazioni per quello che fanno, voglio che scatenino il loro lato orrido, non ci sono giustificazioni, le vittime devono soffrire e più le fai soffrire meglio diventi.

Poi se a ruoli invertiti quello che era vittima si vendica su quello che era aguzzino ancora meglio, cosi si capisce ancora di più che gli esseri umani sono capaci di vendicarsi di un altro per cosa?per un gioco?

Non è uno scopo propriamente educativo, in se il gioco dovrebbe essere una specie di carmageddon umano, una violenza insensata, una gara a chi fa la tortura più aberrante.

Il poi invece è la riflessione dei giocatori nel dopo.


Su DitV potrebbe diventare una Hack di sicuro, però cambierebbe la mia idea del gioco, ovvero gli aguzzini NON hanno conflitti morali, loro sono nel giusto assoluto, sono i player che dopo devono capire che hanno commesso (seppur virtualmente) delle aberrazioni per l'umanità
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Eishiro »

Eishiro

  • Membro
    • Mostra profilo
[progetto] gioco assolutamente no politically correct
« Risposta #18 il: 2008-10-09 22:33:27 »
non deviatemi la conversazione plz, l'ho messa per avere suggerimenti non per parlare di dubbio  :lol:

[EDIT: Nota del Admin: Eishiro si riferisce a messaggi che sono stati spostati in un thread separato QUI]
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Eishiro »

Niccolò

  • Membro
    • Mostra profilo
[progetto] gioco assolutamente no politically correct
« Risposta #19 il: 2008-10-10 00:05:48 »
per ora non ho grandi idee... ma apprezzo enormemente il tentativo assolutamente privo di vergogna che fai. molto "progetto mayhem"
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Domon »

Radagast

  • Membro
    • Mostra profilo
[progetto] gioco assolutamente no politically correct
« Risposta #20 il: 2008-10-10 03:50:48 »
Mi intrometto anche se mi pare di capire che si stia parlando di tabletop.

Citazione
[cite] Eishiro:[/cite]Beh in realtà il gioco ha uno scopo unico

Uno scopo educativo.

Ambizioso... 8)

Citazione
[cite] Eishiro:[/cite]Il giocatore che interpreta l'aguzzino dovrebbe capire che quelle cose sono aberranti e rendersi conto di quanto poco umani erano quelli che le facevano in verità

Veramente, come Stanford insegna, chi si ritrova nella parte dell'aguzzino ci gode a fare l'aguzzino, e anche molto. La cosa interessante semmai sarebbe partire da una situazione neutrale (cioè non imporre ai nazi di fare i bastardi) e osservare come inevitabilmente i nazi inizieranno a fare i bastardi.   ^_^

Citazione
[cite] Eishiro:[/cite]Il giocatore che interpreta la vittima dovrebbe capire che quelle cose sono aberranti provando figurativamente quello che hanno dovuto provare le vittime vere.

L'idea mi pare un po' piatta. OK, i nazi fanno soffrire e le vittime (perché solo ebrei? mica c'erano solo ebrei nei lager, anzi!) soffrono, ma cosa c'è di interessante? Cosa lascia questo gioco a me giocatore? Dov'è il dilemma morale?

Lo dico perché mi sono trovato a pormi la stessa domanda per "La ferrovia scarlatta" (live sulla guerra in Jugoslavia), e la risposta che mi sono dato è stata:

- INIZIO SPOILER -

mettiamo a confronto il croato che si è divertito a massacrare i serbi con la famiglia del croato di cui sopra che è stata a sua volta massacrata con grande divertimento dai serbi, e vediamo che ne esce fuori.

Ne escono fuori diverse cose interessanti: per il croato massacratore ovviamente tutto quello che ha fatto è sacrosantamente giusto (è questo il punto cruciale, per questo dico che "La ferrovia scarlatta" più che un live sulla guerra è un live sul concetto di giusto e sbagliato), ma come reagirà quando vedrà la sua famiglia fatta a pezzi con le stesse identiche motivazioni e con gli stessi identici metodi con cui lui ha fatto a pezzi i serbi? E come reagiranno i suoi familiari vedendo che il loro amato congiunto ha fatto le stesse identiche cose che hanno subito loro? Quale sarà la loro reazione? I giocatori, come anche i personaggi, si trovano di fronte a un dilemma morale, e spesso hanno l'impressione che in un certo senso sia stato il massacratore a massacrare la sua stessa famiglia. Non so se sia educativo, ma qualcosa ai giocatori in genere questo live la lascia.

- FINE SPOILER -
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Radagast »

Radagast

  • Membro
    • Mostra profilo
[progetto] gioco assolutamente no politically correct
« Risposta #21 il: 2008-10-10 03:58:57 »
Citazione
[cite] Moreno Roncucci:[/cite]E non chiamarlo "gioco" se l'intento non è ludico ma educativo, per evitarti grossi problemi: non hai idea del tipo di flashback che si è beccato l'autore di questo qui:
We all had names
Poco mancava che lo linciavano nei forum USA (vabbè che anche lui, portare un evento simile e presentarlo come "gioco"...) e lui rispetto a te ha pure l'intento storico-informativo a salvarlo.

E' stato sostanzialmente un errore linguistico, che peraltro gli scandinavi fanno MOLTO spesso: nelle lingue scandinave il concetto di gioco (spil/spel/spill) è enormemente più vasto che in inglese (game) o in italiano, e non c'è assolutamente nessun problema a chiamare "gioco" una cosa per niente divertente e con scopi unicamente educativi.
Per fortuna ogni tanto prendono batoste tipo questa e imparano a evitare di ripetere l'errore, ma i più inesperti di "rapporti con l'estero" ci cascano con grande regolarità.   ^_^
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Radagast »

Radagast

  • Membro
    • Mostra profilo
[progetto] gioco assolutamente no politically correct
« Risposta #22 il: 2008-10-10 04:01:19 »
Citazione
[cite] vertigo:[/cite]http://www.clausraasted.dk/motherland/

Mmm. Che c'entra Motherland?
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Radagast »

Eishiro

  • Membro
    • Mostra profilo
[progetto] gioco assolutamente no politically correct
« Risposta #23 il: 2008-10-10 04:06:29 »
@ Radagast:

ma io voglio che si diverta, e ad un certo punto (alla fine) che deve sentirsi una schifezza :P, io voglio incitare gli aguzzini ad essere delle schifezze, per vedere il limite della perversione sadica umana, per poi metterli davanti ai fatti compiuti.

Le vittime invece servono per far capire a una persona come ci si sente in quello stato, non so se spiego bene il concetto

(il discorso nazisti e ebrei era puramente introduttivo, si possono usare russi e dissidenti, iracheni e kurdi, titini e dalmati, cambia poco)

P.S.: sei di trieste? io son delle provincia di gorizia
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Eishiro »

Radagast

  • Membro
    • Mostra profilo
[progetto] gioco assolutamente no politically correct
« Risposta #24 il: 2008-10-10 04:09:18 »
Citazione
[cite] vertigo:[/cite]nel tempo ho notato che il termine piu' rassicurante per comuni/enti è "teatro sperimentale" ... generalmente appena salta fuori questo termine rinunciano a capire cosa si vuole fare e non ci associano con spadedigomma ^^

Sì, ma poi si fanno false aspettative (pubblico, scenografie ecc.) e rimangono delusi. Inoltre, io non credo che nessuno degli eventi qui citati sia teatro, se non per una definizione estremamente larga di teatro.

Io dopo una serie di tentativi miseramente falliti ho trovato che le parole migliori da usare sono "evento" ed "esperimento". Non sono informative perché non vogliono dire niente, però almeno non generano aspettative di nessun genere. Se poi vuoi spiegare di che tipo di evento si tratta, semplicemente spiegalo: non occorre sintetizzare per forza un concetto complesso in una parola sola.

Esempio (tratto dal comunicato stampa per la prossima replica de "La ferrovia scarlatta"):

“La ferrovia scarlatta”, un esperimento ideato da Andrea Castellani e proposto dall’Associazione Ludica Triestina, permetterà ai partecipanti di tornare indietro nel tempo e vivere sulla propria pelle il dramma della guerra nella ex Jugoslavia. Il viaggio di sei profughi verso un campo di accoglienza nel 1992 sarà ricostruito a bordo del Regionale in partenza da Trieste alle 15.04 e diretto a Sacile.
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Radagast »

Radagast

  • Membro
    • Mostra profilo
[progetto] gioco assolutamente no politically correct
« Risposta #25 il: 2008-10-10 04:15:29 »
Citazione
[cite] Crotalo:[/cite]io lo punterei più su un problema di rapporti tra le vittime...la sottile linea grigia che demarca ciò che è giusto e ciò che è sbagliato quando tutto diventa fuori dalla normalità (Levi docet)

Molto giusto, infatti nel mio progetto di live sui lager (che metterò in pratica quando diventerò miliardario) i tedeschi dovrebbero essere PNG debitamente istruiti e monitorati, sia per evitare l'effetto Stanford sia perché, in un live a senso unico (in cui cioè i ruoli vittima-carnefice non vengono mai invertiti), l'esperienza più interessante è senza ombra di dubbio quella della vittima (nel suo andare in competizione con le altre vittime), non quella del carnefice.
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Radagast »

Radagast

  • Membro
    • Mostra profilo
[progetto] gioco assolutamente no politically correct
« Risposta #26 il: 2008-10-10 04:23:59 »
Citazione
[cite] Moreno Roncucci:[/cite]QUESTO è il macigno dentro eventi di questo tipo (che ne ho visti diversi che si basavano su questo "far capire la sofferenza", anche se non ai livelli di questo. Come la "fai capire la sofferenza" a qualcuno in live? Gli racconti come l'hai picchiato? Sai che sofferenza...), e in gran parte li considero eventi fatti veramente male perchè falliscono totalmente.

Precisamente. E' molto difficile mettere la sofferenza in un evento, e quando riesci a metterla funziona molto meglio se tu sei il testimone della sofferenza, non quello che la subisce; questo perché da un punto di vista emozionale essere il testimone è quasi altrettanto sconvolgente quanto essere la vittima, e ha il vantaggio di essere più credibile, perché se sei la vittima hai la certezza assoluta di non provare veramente dolore, mentre se sei il testimone non sai con certezza se la vittima provi dolore o no (specialmente se hai a disposizione un po' di semplici effetti speciali).
Piuttosto che partecipare a un evento in cui si fa banalmente le vittime, senza nessun twist, è MOLTO meglio guardare un bel film sull'argomento.
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Radagast »

Radagast

  • Membro
    • Mostra profilo
[progetto] gioco assolutamente no politically correct
« Risposta #27 il: 2008-10-10 04:27:55 »
Citazione
[cite] Eishiro:[/cite]Poi dopo che l'aguzzino ha vinto riuscendo ad essere il più spietato, il gioco si conclude, con il master che dice.

Bene ora pensate a quello che avete fatto/che avete subito, come vi sentireste se l'aveste fatto/subito per davvero?

Mi spiace ma non funziona. Provare per credere. 8)
Le emozioni non sono retroattive. O i giocatori provano certe emozioni durante l'evento, oppure non capita mai più.
Se vuoi semplicemente farli riflettere sull'argomento senza provare in prima persona certe emozioni, ti consiglio di fargli leggere un bel romanzo sull'argomento: funzionerà MOLTO meglio.
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Radagast »

Radagast

  • Membro
    • Mostra profilo
[progetto] gioco assolutamente no politically correct
« Risposta #28 il: 2008-10-10 04:30:24 »
Citazione
[cite] Hasimir:[/cite]Il punto non è far capire che le cose brutte che l'aguzzino fa, sono terribili.
L'aguzzino sa di essere...beh...un aguzzino.
Il problema è la GIUSTIFICAZIONE.

Io faccio cose terribili, ma è GIUSTO...
...perchè le vittime sono il nemico.
...perchè le vittime non sono persone.
...perchè le vittime se lo meritano.
...perchè me l'hanno ordinato, mica è colpa mia.
...etc.

Se fai un gioco di aguzzini e vittime a turno, secondo me scateni solo il desiderio di vendetta :twisted:
Anche perchè essendo un gioco le vittime non soffrono davvero, quindi anke gli aguzzini si sentono liberi di infierire...tanto kissenefrega, è solo un gioco.

Bravissimo!!! Hai centrato in pieno il problema!
Bella anche l'idea dello scenario nazi per CnV.
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Radagast »

Radagast

  • Membro
    • Mostra profilo
[progetto] gioco assolutamente no politically correct
« Risposta #29 il: 2008-10-10 04:33:25 »
Citazione
[cite] Eishiro:[/cite]Poi se a ruoli invertiti quello che era vittima si vendica su quello che era aguzzino ancora meglio, cosi si capisce ancora di più che gli esseri umani sono capaci di vendicarsi di un altro per cosa?per un gioco?

Allora mettici almeno questo twist del rovesciamento di parti alla fine o a metà evento; già sarebbe un evento migliore rispetto alla tua proposta iniziale.
Scusa la schiettezza, ma quando un'idea è sbagliata va troncata sul nascere. Io ho dieci idee sbagliate al giorno, se non fossi molto selettivo avrei scritto una quantità immane di live-cazzata. :D
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Radagast »

Tags: