Chiacchieriamo > Generale
Cosa fai quando interpreti un paladino?
Iacopo Benigni:
--- Citazione ---[cite]Autore: TartaRosso[/cite][p]Su forza. Se non vi postassi io queste perle di saggezza stareste tutto il giorno a discutere quali sono le cause di una risata in Montsegur :) .[/p]
--- Termina citazione ---
Pensa che io invece è da quando avevo 12 anni, per la precisione da quando ho letto "Il nome della rosa", che voglio interpretare un cataro in D&D ma non sapevo decidere di che classe dovevo farlo solo dopo aver letto il ciclo di Eymeric ho scopersto che la classe migliore era il paladino e non il ladro come credevo allora ... :P
Kagura:
Il problema posto in quel topic secondo me nasce da diverse esigenze mal gestite dal regolamento (ed evidentemente mal rappezzate dai giocatori): il buono che deve essere anche stupido da manuale, il fatto che il paladino deve essere sempre buono=stupido sennò decade e perde i poterazzi e l'esigenza - assoluta in D&D (ergo anche in pathfinder, immagino) - di avere un personaggio efficiente.
Considerando che D&D é ANCHE andare in giro per tombe a cercare tesori fighi, giocatore e master avrebbero dovuto chiarirsi se saccheggiare le tombe fosse un atto buono o malvagio o ininfluente. È una situazione troppo tipica di quel genere di gioco, per trascurarla.
E mi sa che non sarà nemmeno l'ultimo problema, in quella campagna: se non erro anche in 3.X ci sono mostri immuni agli attacchi non magici, se il master é davvero restio a dare oggetti in quantità accettabili, inserendo mostri di quel genere causerà un'ecatombe di PG!
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