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[link][inglese] Una volta, non ce le dicevano queste cose!
Moreno Roncucci:
Io ho iniziato a fare il GM con la peggiore edizione di (A)D&D mai pubblicata, AD&D 2th edition: mal playtestata (diciamo pure non playtestata), confusa, e impregnata della filosofia del "anche se non funziona, c'è la regola zero, se sei un bravo master la sistemi". Con "consigli per il GM" contraddittori e spesso, con il senno di poi, completamente sbagliati.
Quindi sono abituato ad leggere "consigli" su come fare il GM a D&D che spaziano fra il ridicolo e il masochistico.
Però, all'epoca davvero c'era solo le pubblicazioni "ufficiali" (manuali, moduli, riviste, etc.) a dirci come giocare, e questi avevano come linea guida il farci comprare più manuali più che giocare meglio.
Oggi, Internet permette di parlare meglio da GM a GM, e anche su D&D si trovano articoli con consigli che, se li avessi seguiti (o anche solo letti) all'epoca, mi avrebbero risparmiato un sacco di errori (e mica solo a me...). Come questa serie di articoli sui "compiti del GM" di Alexander Macris
Check for Traps: Master of the Game qoote: One common name for a DM is "Storyteller," a legacy of White Wolf's Storyteller RPG system. Unfortunately, I believe White Wolf did the profession of DM an incalculable harm when it said that a person running one of their popular games was called a "Storyteller." It's a name that suggests that your primary role will be telling a story, and this mantra created an entire generation of gamers who sneered at preparation, judging, and game mechanics and viewed their chief job as improvisational literature. The result: at best, melodramatic amateur theatre. At worst, entire groups turned off by a not-game with no rules.
Check for Traps: Judging the Game Quote: The gamemaster has many responsibilities, but guaranteeing that players have fun isn't one of them.
Check for Traps: It’s Not Your Story questo soprattutto avrei dovuto leggerlo vent'anni fa, e dovrebbe leggerlo ogni GM di giochi "tradizionali" Quote= by focusing on objective rules, honest dice, and player choice, you maximize the fun for your players in the long term
Ovviamente, non tutti questi consigli vanno bene una volta abbandonato D&D (e in genere tutti i giochi "tradizionali" costruiti sulla stessa falsariga, da CoC a Amber a Vampire). Il metodo consigliato nel terzo articolo come alternativa al railroading mi scoraggerebbe dal fare il GM oggi, per il lavoro che comporta e l'alta probabilità che vada sprecato.
Ma se i giocatori di giochi più evoluti queste cose le sanno già (o non hanno bisogno di saperle), leggere questi articoli anche oggi farebbe bene a molti GM "tradizionali" che magari non hanno mai nemmeno pensato che il loro ruolo non fosse "creare la storia" (e sono tanti, a giudicare dai commenti oltraggiati a quegli articoli... ;-)
Vittorio Del Bianco - [Lord Zero]:
Io sono stato più fortunato di te, perché ho cominciato a fare il master con la scatola rossa di D&D! Poi un master esperto mi ha introdotto al vero mestiere con AD&D 2th! :-D
Comunque leggendo i commenti agli articoli c'è, come al solito, da mettersi le mani nei capelli.
Prima di tutto perché si leggono le solite sciocchezze che si sentono anche in molti forum nostrani (gente indignata, consigli a trovarsi un buon vero master, definizioni "farlocche" di cosa sia o meno un gioco o peggio un gdr, cosa fa un buon DM e cosa no, e via dicendo), e dalle reazioni sembra di vedere gli indigeni di un'isola deserta e fuori dal mondo di fronte ad una lampadina (il che provoca un forte senso di deja vu).
In secondo luogo perchè non sono sicuro di come avrei reagito io al loro posto: se davvero quei consigli li avessero dati a me 20 anni fa, sarei stato fra quelli "oltraggiati" o tra quei pochi che ringraziano per le dritte?
--- Citazione ---[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]Ovviamente, non tutti questi consigli vanno bene una volta abbandonato D&D (e in genere tutti i giochi "tradizionali" costruiti sulla stessa falsariga, da CoC a Amber a Vampire). Il metodo consigliato nel terzo articolo come alternativa al railroading mi scoraggerebbe dal fare il GM oggi, per il lavoro che comporta e l'alta probabilità che vada sprecato.
--- Termina citazione ---
Concordo. Oggi poi, con quello che abbiamo, puoi darmi tutti i consigli e house rules di questo mondo.. ma no grazie: al tradizionale non ci torno nemmeno con un fucile puntato alla testa. :-)
Certo, averli avuti prima...
Comunque, torno a sottolineare, che leggendo i commenti appaiono letteralmente terrificanti le reazioni di persone "oltraggiate" che non riescono ad accettare nemmeno un modo di giocare il tradizionale diverso da Parpuzio!! Nemmeno gli avessero presentato Spione lol!!
Questo conferma ulteriormente quanto profondi e radicati siano i danni provocati da parpuzio in questi decenni. :-(
Suna:
E' rinfrescante leggere articoli di questo genere.
Innanzitutto perché fa vedere che nascono correnti di pensiero all'interno del gioco tradizionale che prima neanche ci si sarebbe sognati di vedere. E non parliamo di titoli minori o di nicchia, ma del gioco più famoso in assoluto. Il ché è ancora più incoraggiante.
In secondo luogo, mi piacciono i toni di quegli articoli. Certo, chi è "de coccio" reagirà con il solito rifiuto/disgusto/odio, ma sono toni meno accesi di tante discussioni, anche dello stesso Edwards, che ho letto. E questo mi fa piacere perché anche un giocatore tradizionale che si avvicina a concezioni di gioco innovative può farlo senza sentirsi trattare come un tossicodipendente da riabilitare (torno da una recente lettura di un vecchio post di Edwards su The Forge, quello sul brain damage. Tutto vero, concordo nel contenuto, e critico fortissimamente la forma).
Grazie per i link, Moreno. E' stata una lettura molto piacevole.
Paolo "Ermy" Davolio:
--- Citazione ---[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]by focusing on objective rules, honest dice, and player choice, you maximize the fun for your players in the long term
--- Termina citazione ---
Su questa, non solo concordo ma posso anche testimoniare. Era uno dei fondamenti della campagna col nostro "gruppo storico" di D&D 3a, e infatti siamo andati avanti 7 anni (per poi esplodere come gruppo di amici, a livello sociale, per questioni slegate dal gioco - ma questa è un'altra storia).
Vittorio Del Bianco - [Lord Zero]:
--- Citazione ---[cite]Autore: Suna[/cite](torno da una recente lettura di un vecchio post di Edwards su The Forge, quello sul brain damage. Tutto vero, concordo nel contenuto, e critico fortissimamente la forma).
--- Termina citazione ---
In quel caso però Edwards si riferiva ad un contesto molto preciso e limitato da lui osservato: una nicchia insomma. Poi il significato di Brain Damage è stato ampliato (non da Ron però), includendo cose che non hanno nulla a che vedere col "fenomeno originale", diventando un termine usato in altri contesti (anche non tradizionali).
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