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[Steal Away Jordan] [AP] Schiavi nel profondo Sud di GnoccoCON

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Matteo Suppo:
Capito, un po' come negli scacchi. Pezzo toccato pezzo mosso.

Moreno Roncucci:

--- Citazione ---[cite]Autore: triex[/cite][p]Capito, un po' come negli scacchi. Pezzo toccato pezzo mosso.[/p]
--- Termina citazione ---


Ma i pezzi degli scacchi non hanno un teschio sopra...  ;-)

Moreno Roncucci:
Spiego un po' meglio: è un dado con un teschio al posto del numero 1 (si trovano senza grande difficoltà a Lucca, e comunque si può usare anche un dado normale anche se non fa lo stesso effetto.)

E' sempre in mezzo al tavolo, e sempre a disposizione. Ha sempre un senso tirarlo in ogni momento del gioco (può salvarti da punizioni, rovesciare l'esito di un conflitto, darti bonus al conflitto successivo, etc.)

Ma se viene il teschio, il personaggio è morto.

Mauro:
+1 scrive:

Il mio personaggio era un anziano di cinquantatré anni, chiamato Solomon dal padrone, che ha sprecato quasi tutta la sua vita nella tenuta. Era il supervisore degli schiavi nella magione e la persona di riferimento per tutti quelli della piantagione, essendo il “medico” e lo “stregone”, dispensatore di cure e amuleti. In un ambiente severo, con padroni dispotici e rivalità tra gli schiavi, cercava sempre il male minore per la “sua” comunità, trovandosi a dover decidere tra il favorire l’omicidio di un altro schiavo, causa di forti contrasti e odi, o denunciare il fatto, arrivando a favorire il primo. Altruista dove non avrebbe potuto permetterselo, raramente chiedeva compensi per i suoi servigi e, se lo faceva, quasi sempre era per aiutare terzi.

Suo desiderio era riuscire a dare una possibilità ai suoi figli, nati e cresciuti nella piantagione dalla moglie, Lizzi, alla quale era legato unicamente dall’amore, essendo i matrimoni vietati e illegali, ma era l’unico legame che importasse loro.
Quando, in seguito alla stupidita del figlio del padrone, gli viene ordinato di far sparire una giovane schiava, decide di rischiare tutto per aiutare a farla fuggire e, dopo aver rubato del cibo e averla accompagnata nei campi lontano dalla magione, le consegna il suo poco denaro e la esorta a fuggire.
La schiava viene ricatturata e Solomon ne deve condividere il destino. Viene fustigato e mandato a lavorare nei campi, ossia condannato a morte in pochi mesi. La giovane schiava tenta nuovamente la fuga, ma Solomon la vede “ritornare” morta, trasportata dai guardiani.
Quando scopre che i suoi figli stanno per essere venduti, capisce di non poter più attendere. Li esorta a fuggire, rifiutandosi insieme alla moglie di seguirli, per non rallentarli. Una volta partiti, si ferisce e fugge in direzione opposta finché riesce. Grazie alle sue arti i cani inseguono lui, e viene ritrovato in fin di vita. Lizzi, per pagare la fuga dei figli e il tradimento del marito, viene uccisa.
 
Riposate in pace, Solomon e Lizzi: siete morti nel rispetto di voi stessi per dare una vita da Uomini Liberi ai vostri figli.

Matteo Suppo:
Sappiate che mi è venuta voglia di partecipare la prossima volta che lo porterete ad una con.

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