Autore Topic: [inglese] Sul parlare di teoria al tavolo...  (Letto 2906 volte)

Moreno Roncucci

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[inglese] Sul parlare di teoria al tavolo...
« il: 2010-09-08 03:52:27 »
Negli ultimi giorni the Forge è una miniera di quote da ricordare e citare!!

Questo è di Eero Tuovinen, a chi gli chiedeva come spiegare la teoria agli altri gocatori

Ecco la risposta (in mezzo ad post più lungo e articolato che dava anche suggerimenti alternativi):

"My experience with similar situations is that trying to solve your agenda issues by teaching CA theory to the other people in your group is like trying to solve your interpersonal problems by teaching psychoanalysis"

Breve, chiaro e d'impatto. Sono invidioso!!
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vonpaulus

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[inglese] Sul parlare di teoria al tavolo...
« Risposta #1 il: 2010-09-08 10:10:27 »
Coinciso ma poco chiaro. Come interpretare la frase?

1 - E' inutile
2 - sarebbe fighissimo ma forse pochi ti ascolteranno
3 - sarà un'esperienza dura ma gratificante

Io invece trovo che la CA Theory possa una premessa molto utile (anche se non si vuol scendere nel dettaglio) per introdurre il concetto di CA condivisa che porta poi i giocatori dello stesso tavolo a sviluppare una ambientazione ed backhistory condivisa o addirittura accettare il concetto di "table rules". Soprattutto nei confronti di quei giocatori che sono abituati a sedersi al tavolo e sentire il master spiegargli come va il mondo etc...
Ovviamente non essendo un santone della né organizzatore di convention la esperienza si limita ad un solo caso.


EDIT: ma in realtà EERO dice di più:
"My experience with similar situations is that trying to solve your agenda issues by teaching CA theory to the other people in your group is like trying to solve your interpersonal problems by teaching psychoanalysis - it just might work with the right group of people, but most will consider the very idea of delving into an esoteric pseudoscience to solve straightforward (to their eyes) interpersonal issues laughable at best, or an effort at dodging the issue or brainwashing at worst."

Un pò meno coinciso, un pò meno deterministico, un pò meno fanatico . . .
« Ultima modifica: 2010-09-08 10:16:30 da vonpaulus »

Matteo Suppo

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[inglese] Sul parlare di teoria al tavolo...
« Risposta #2 il: 2010-09-08 10:17:32 »
Citazione
[cite]Autore: vonpaulus[/cite][p]Coinciso ma poco chiaro. Come interpretare la frase?[/p][p]1 - E' inutile <--- That's IT!
2 - sarebbe fighissimo ma forse pochi ti ascolteranno
3 - sarà un'esperienza dura ma gratificante[/p]
Volevo scrivere qualcosa di acido ma sono felice :(

Matteo Suppo

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[inglese] Sul parlare di teoria al tavolo...
« Risposta #3 il: 2010-09-08 10:18:20 »
No scusa eh, cosa diamine c'è di fanatico?
Volevo scrivere qualcosa di acido ma sono felice :(

vonpaulus

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[inglese] Sul parlare di teoria al tavolo...
« Risposta #4 il: 2010-09-08 10:52:57 »
la citazione parziale della frase di Eero secondo me dava un'immagine troppo rigida, e quindi fanatica, del suo pensiero che invece citato estesamente appare interpretabile come la 2.

[inglese] Sul parlare di teoria al tavolo...
« Risposta #5 il: 2010-09-08 13:08:54 »
Sbaglio o il titolo del topic può confondere?

La frase non si riferisce in generale al cercare di stabilire la CA del proprio gruppo in generale parlando di teoria? Non necessariamente MENTRE si gioca? Perchè parlare di teoria mentre si gioca è lapalissiano che sia una cavolata, capire che parlare di teoria è uno strumento sovradimensionato per risolvere problemi problermi interpersonali di un gruppo di gioco è un'altra cosa :)

Comunque la mia interpretazione è più vicina a questa:

1 - quasi sicuramente è inutile
2 - potrebbe essere fighissimo inoltre pochi ti ascolteranno
3 - potrebbe essere un'esperienza dura ma gratificante

Matteo Suppo

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[inglese] Sul parlare di teoria al tavolo...
« Risposta #6 il: 2010-09-08 14:09:37 »
Dov'è che leggete "potrebbe essere fighissimo"?

Lo paragona a una "pseudoscienza esoterica"
Volevo scrivere qualcosa di acido ma sono felice :(

[inglese] Sul parlare di teoria al tavolo...
« Risposta #7 il: 2010-09-08 14:19:51 »
sisi certo  parafrasavo Vonpaulus non Tuovinen

"but most will consider" io lo traduco "i più la considererebbero", quindi per MOLTI pochi potrebbe essere fighissimo secono lui.

Moreno Roncucci

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[inglese] Sul parlare di teoria al tavolo...
« Risposta #8 il: 2010-09-08 16:38:14 »
Citazione
[cite]Autore: IacopoBenigni[/cite][p]Sbaglio o il titolo del topic può confondere?[/p]


Per me no.

Citazione

[p]La frase non si riferisce in generale al cercare di stabilire la CA del proprio gruppo in generale parlando di teoria? Non necessariamente MENTRE si gioca?[/p]


No no, parla proprio della 2: non sta parlando di venire qui e discutere, in un forum di teoria, dei problemi del gruppo. Sta parlando di cercare di risolvere problemi INTERPERSONALI di gioco e di gusti...  insegnando la "(pseudo)scienza che li studia" - AL TAVOLO.

E non c'è differenza se lo fai prima di giocare davanti a una pizza o dopo al telefono. E' sempre un discorso "al tavolo", solo anticipato o posticipato.

E' una variante della VERA REGOLA ZERO:  PARLA DI COSE CONCRETE E DEL CASO SPECIFICO

Se ti dà fastidio che il GM faccia railroading, parla del fatto che Sigismondo, il tuo Paladino, vorrebbe poter scegliere da che parte andare, NON metterti a spiegare la differenza fra la CA narrativista e quella Gamista...

Non avete notato come, praticamente SEMPRE, quando arriva qui qualcuno a fare domande iniziando con "io sono narrativista ma il mio gruppo è gamista e vorrei cambiare ma come.." non ci si capisce mai NIENTE, finchè non lo si ferma un attimo a dirgli "lascia stare i termini tecnici, parla in concreto del problema"?

E se non ci si capisce niente qui, figurati l'effetto che fa al tavolo...
« Ultima modifica: 2010-09-08 16:39:16 da Moreno Roncucci »
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Moreno Roncucci

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[inglese] Sul parlare di teoria al tavolo...
« Risposta #9 il: 2010-09-08 16:41:52 »
Corollario: iniziare un discorso di teoria con "io sono narrativista ma il mio gruppo è gamista e vorrei cambiare ma come..", è un brutto segnale perchè indica che si usa la teoria a sproposito, e molto probabilmente non la si è capita.

Perché la teoria dice di partire dall' Actual Play, e che le stesse CA non sono osservabili in astratto, ma solo nel contesto di una partita reale fra persone vere.
« Ultima modifica: 2010-09-08 16:42:07 da Moreno Roncucci »
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[inglese] Sul parlare di teoria al tavolo...
« Risposta #10 il: 2010-09-08 16:43:46 »
Allora sono perfettamente daccordo.

La mie "3 frasi" erano solo a un riferimento al fatto che non possiamo sapere se in un caso su un milione la cosa potrebbe essere utile, ma prendere il metodo come prassi lo ritengo assolutamente folle.

Crosspost ovvero risposta al secondo post di Moreno:

dando per scontato che tutti i presenti al tavolo siano daccordo e sappiano esattamente di cosa parlano e che a me per esempio potrebbero piacere tutti e i tre tipi di approcci e, sempre per me,  per l'ideale sarebbe alternarli, la frase che tollererei, ma sarebbe comunque pericolosa e facilmente fraintendibile potrebbe essere:

"mhm stasera cosa vorremmo giocare, vi va un gioco sui ninja (COLORE!) che favorisca la competizione tra i giocatori?" (ESEMPIO!)


Se anche uno solo non sa di cosa stiamo parlando e si deve spiegare la teoria è sicuro che la serata andrà in vacca, ma se anche tutti lo sanno potrebbe comunque essere un buon metodo per mandarla in vacca, no?
« Ultima modifica: 2010-09-08 16:51:31 da IacopoBenigni »

Moreno Roncucci

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« Risposta #11 il: 2010-09-08 18:15:18 »
Citazione
[cite]Autore: IacopoBenigni[/cite]"mhm stasera cosa vorremmo giocare, vi va un gioco sui ninja (COLORE!) che[span style=text-decoration: underline;]favorisca[/span]la competizione tra i giocatori?" (ESEMPIO!)


Dipende dal tipo di conversazione che hai al tavolo, se parlate sempre così va bene, io direi "badate che in questo gioco si tira a vincere!" :-)

Notare che NON è la stessa cosa del dire "e' un gioco gamista": "un gioco in cui si tira a vincere facendo x" è una concretizzazione al tavolo, fra QUESTE persone e con QUESTO gioco. Ci sono giochi gamisti dove non si tira a vincere (D&D per esempio, dove si collabora).

Per questo chi sa la teoria sa che dire "questo è un gioco gamista", prima di aver spiegato che gioco è e come si gioca, non serve a niente. (vabbè, puoi anche iniziare così, ma è un "lasciare in sospeso il discorso" che devi risolvere subito dopo con "infatti si gioca per vincere", o "infatti si gioca per dimostrare di essere bravi", o "infatti bisogna risolvere i casi creati dal GM", o "infatti si tira a chi fa più xp", o "infatti lo scopo è far sopravvivre il personaggio", o "infatti si gioca l'uno contro l'altro senza GM" o "infatti il GM cercherà di sconfiggerci in tutti i modi", o "infatti dobbiamo tutti collaborare per sconfiggere la minaccia creata dal GM", o "infatti è un gico in cui la collaborazione è esclusa, ci si scanna", o "infatti ...". Da solo non si capisce COME si APPLICA in maniera CONCRETA in questo gioco...)
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[inglese] Sul parlare di teoria al tavolo...
« Risposta #12 il: 2010-09-08 18:28:52 »
Si mi hai beccato ho volutamente usato un linguaggio artefatto per capire meglio come funziona la cosa. ^^

Si anche con i miei amici in realtà dopo la frase "vi va un gioco sui ninja" diciamo qualcosa tipo "badate che in questo gioco si tira a vincere!", poi ovviamente se la cosa interessa passiamo subito a parlare delle regole e dell'ambientazione del gioco, se non interessa passiamo a altro.
« Ultima modifica: 2010-09-08 18:29:24 da IacopoBenigni »

vonpaulus

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[inglese] Sul parlare di teoria al tavolo...
« Risposta #13 il: 2010-09-09 10:34:30 »
Ciao,
parlare di CA non significa secondo me necessariamente adottare un linguaggio convenzionale incomprensibile alle persone, si può parlare di CA e spiegare la teoriea della CA utilizzando un linguaggio colloquiale. Che è quello che le persone comuni (esclusi alcuni Softwaristi) fanno quando si parla con qualcuno in cui non è un professionista. Cionondimeno se ne può parlare e credo che parlare di intenti creativi, aspettative dei giocatori, modalità di raggiungimento, ambientazione etc. sia molto importante.

Antonio Caciolli

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[inglese] Sul parlare di teoria al tavolo...
« Risposta #14 il: 2010-09-09 11:26:13 »
Citazione
[cite]Autore: vonpaulus[/cite][p]Ciao,
parlare di CA non significa secondo me necessariamente adottare un linguaggio convenzionale incomprensibile alle persone, si può parlare di CA e spiegare la teoriea della CA utilizzando un linguaggio colloquiale. Che è quello che le persone comuni (esclusi alcuni Softwaristi) fanno quando si parla con qualcuno in cui non è un professionista. Cionondimeno se ne può parlare e credo che parlare di intenti creativi, aspettative dei giocatori, modalità di raggiungimento, ambientazione etc. sia molto importante.[/p]


anche per risolvere i problemi al tavolo? cioé quando giochi se sorge un problema ti metti a parlare in termini di CA per risolverlo? cazzo complimenti io non ci riuscirei ... devi avere un audience molto maturo per farlo ... almeno credo

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