Autore Topic: E' possibile giocare a D&D (non la Quarta) senza giocare a Parpuzio?  (Letto 7314 volte)

JudeBass

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O altrimenti, è possibile giocare a una qualunque edizione di D&D con la Regola Zero (se non sbaglio nei manuali base della quarta non c'è la R0) ignorando la Regola Zero e affidandosi solo alle meccaniche?
E' possibile, in pratica, fare il master arbitro, tirare sempre pubblicamente, applicare tutto ciò che c'è scritto nel manuale senza per questo finire a giocare a Parpuzio, anche a costo di fare il master bastardo che ammazza la compagnia se il nemico è troppo arduo?
E in tal caso, si sta facendo illusionismo anche se si gioco senza Regola Zero, sfruttando il fatto che tutte le quattro Autorità sono in mano al Master, che dunque controlla la Backstory ma anche la Storia vera e propria in corso?
"Il mondo è tutto ciò che accade." Wittgenstein.

D&D4 è possibile giocarlo coerentemente gamista senza regola zero. Quindi in questo caso la risposta è si.

OD&D è possibile (e alcuni lo fanno) giocarlo senza regola zero .. è un fenomeno conosciuto come Old School Renaissance.

Con D&D3.5 (o AD&D 2) non so quanto sia facile farlo. Diciamo che anche in questo caso, limitandoti alle situazioni ben codificate dal sistema (combattimento skirmish ed esplorazione di dungeon) potresti farcela ad ottenere una giocata coerentemente gamista senza R0.
Ma non è per nulla facile. Il problema infatti, non risiede solo nella presenza della regola zero, ma nel fatto che la regola zero esiste per colmare le lacune di design! Se la togli, in pratica, hai un gioco pieno di buchi, ingestibile e dove diventa difficile (se non impossibile) stabilire quando, come, e dove le meccaniche di gioco devono essere applicate. Sicuramente devi andarci di house rules e non è una soluzione chiavi in mano (poi lo devi pure testare); fai prima a scriverti un gioco da zero lol.
Io lascerei perdere. Se ti piacciono le ambientazioni fai come hanno fatto in molti, usale in giochi moderni (una stagione di AiPS in Forgotten Realms?).
Lord Zero - (Domon Number 0)

Mattia Bulgarelli

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[cite]Autore: Lord Zero[/cite]Con D&D3.5 [...] non so quanto sia facile farlo. Diciamo che anche in questo caso, limitandoti alle situazioni ben codificate dal sistema (combattimento skirmish ed esplorazione di dungeon) potresti farcela ad ottenere una giocata coerentemente gamista senza R0.

3.X: Sì, è possibile nella misura in cui non vuoi andarti a perdere in diecimila cose accessorie al dungeon crawl. Lascia che i giocatori abbiano accesso a classi, razze, oggetti in modo ben definito prima dell'inizio della partita e le cose fileranno lisce. Impelagati in, che so, "PX per l'interpretazione" e trame complesse e vedrai che inizieranno i casini.
Co-creatore di Dilemma! - Ninja tra i pirati a INC 2010 - Padre del motto "Basta Chiedere™!"

il mietitore

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come dico spesso, la maggior parte dei giochi tradizionali tende a imporre l'utilizzo della regola zero nel momento in cui tu tenti di forzare una trama, vale a dire in cui crei un'avventura. Appena i giocatori vogliono deragliare da qualche altra parte, una minima forma della regola zero per tenerli in riga salta fuori, per non parlare del momento in cui rischiano di fare qualcosa che rovina la trama.

SE usi un tradizionale per giocare Sandbox, allora è un'altra faccenda. Se i personaggi hanno in qualunque momento la possibilità di fare quello che vogliono, se tu non poni limiti ma ti releghi al ruolo di arbitro, allora è possibile giocare senza regola zero.

Ora, alcuni giochi in questo senso ti aiutano anche. Traveller da quel che ho visto sembra essere fatto principalmente per questo genere di gioco. Altri invece hanno un sistema costruito in modo tale, o mancano degli strumenti adatti per il master, che giocare in questa maniera spesso è dura. AD&D e D%D 3.5 onestamente non so.
"E non guardare troppo a lungo dentro alla lavatrice, o anche la lavatrice guarderà dentro di te"
Revan Adler, Match d'Improvvisazione Teatrale, Giugno 2009
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Simone Micucci

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In d&d4 (devo ritrovare la pagina) c'è una regola che dice che il master può riservarsi di proibire un attacco o un'azione se reputa che il personaggio non sia in grado di farlo, ad esempio se maneggia un'arma a due mani mentre sta scalando o se ha le mani legate dietro la schiena e tenta di usare un attacco che, razionalmente, richiederebbe l'uso delle  mani. È la cosa più simile alla regola0 (e NON è la regola0, sia ben inteso) che ho trovato leggendo Manuale del Giocatore I, Manuale del Giocatore II e Guida del Master I. Non so se è stata introdotta poi la vera regola 0.

Cmq è possibile giocare senza: ci ho giocato.

Sulla 3.5 anche credo sia possibile giocare senza regola zero. Il modo migliore per giocarci credo che sia questo: il master da degli input ai giocatori, che decidono di far muovere i loro personaggi secondo i loro scopi dando nuovi input al master, che li rielabora e rigetta nuovi input e via dicendo, calibrando di volta in volta le sfide, le CD, i mostri, le probabilità in modo da non compromettere la riuscita dei personaggi se non in momenti drammaticamente significativi.
È un modo che richiede abbastanza affiatamento di gruppo e un'ottima guida del master (che deve essere un esperto di d&d3.5). Anche se può non cadere nell'illusionismo io come master dopo un pò ho la sensazione di guidare un gregge di pecore e la cosa mi diventa insopportabile abbastanza in fretta.
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il mietitore

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la sensazione del gregge di pecore capita anche a me.. di solito perchè quel tipo di gioco che tu descrivi (il mio sandbox, in pratica) necessita una certa volontà creativa da parte del gruppo. Cioè, sono loro a dover cercare le cose da fare, non solo il master che gliele deve mettere sotto il naso. Se non hanno la volontà o capacità di giocare in questa maniera, una campagna di quel tipo non può purtroppo funzionare.

Ed è un peccato, perchè QUELLO secondo me è "giocare di ruolo". Ma questa è un'altra storia.
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Revan Adler, Match d'Improvvisazione Teatrale, Giugno 2009
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Simone Micucci

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[cite]Autore: il mietitore[/cite]Ma questa è un'altra storia.


invece è proprio questa storia.
Se il master deve guidare un gregge di pecore:

A) Non si diverte
B) Il gregge di pecore si diverte poco

però tutti sono contenti perché è venuta una bella giocata e sono convinti che quello è il divertimento massimo.
I casini succedono quando qualcuno non ci sta.
Quando qualcuno fa il cazzaro, ride, parla fuori dal gioco, fa commenti sulla partita.

Perché interrompe l'atmosfera.

L'unica cosa bella di quelle giocate (di QUELLE perché erano le mie) è l'atmosfera. E il "divertimento" ne è direttamente derivato. Se qualcuno ride ti rovina l'immedesimazione e l'atmosfera. Se devi fare un tiro di dado ti si rovina l'immedesimazione e l'atmosfera. Se devi sapere le regole ti si rovina l'immedesimazione e l'atmosfera. Ovviamente tutto quanto va a gradi, non tutti sono rigidi, ma alcuni si.
Simone Micucci - GcG Global Fac - Fan Mail: 70 - Pacche sulla Spalla: 1. "Difficile avere nemici con Caldo+3"

il mietitore

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se giocando a QUELLO la gente fà il gregge di pecore e si diverte poco, c'è poco da fare: il gioco di ruolo non fa per loro. E sicuramente non mi diverto nemmeno io a giocare a QUELLO con greggi di pecore (anche se belo, si).

Se invece abbracciano la libertà, si fanno dei personaggi con degli obiettivi (non me ne frega niente delle tue belle 12 pagine di background: io voglio sapere cosa vuoi fare adesso), e non attendono di essere presi a calci nel didietro dal master per essere spronati a giocare, allora vuol dire che la cosa fa per loro. Ed è possibile giocare in quella maniera senza regola zero. In casi alternativi forse è possibile, ma la vedo già più difficile.

Non credo comunque che fosse questa, la storia :S si stava discutendo se era possibile giocare a D&D senza regola zero, non della mia definizione di GDR :O
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Revan Adler, Match d'Improvvisazione Teatrale, Giugno 2009
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Niccolò

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la faccio semplice:

IN TUTTI I GIOCHI "a regola zero" E' POSSIBILE, con vari gradi di efficenza e di successo, NON GIOCARE A PARPUZIO. per farlo, è sufficente RINUNCIARE AD AVERE UNA STORIA in gioco.

Citazione
[cite]Autore: Domon[/cite][p]la faccio semplice:[/p][p]IN TUTTI I GIOCHI "a regola zero" E' POSSIBILE, con vari gradi di efficenza e di successo, NON GIOCARE A PARPUZIO. per farlo, è sufficente RINUNCIARE AD AVERE UNA STORIA in gioco.[/p]

abbastanza estrema ma direi condivisibile, domon ha il dono della sintesi

il mietitore

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ok gente, siamo in tre e stiamo dicendo tutti la stessa cosa
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Revan Adler, Match d'Improvvisazione Teatrale, Giugno 2009
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JudeBass

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perché rinunciare ad avere una storia? al massimo una brutta storia, dove c sono morti impreviste e brutte, però...
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Matteo Suppo

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Credo che parlasse di una Storia con la S maiuscola, quindi non un semplice accumularsi di fatti.
Volevo scrivere qualcosa di acido ma sono felice :(

il mietitore

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si beh. Si intende una storia dove i png importanti muoiono al momento giusto. Dal momento stesso in cui "quel png non deve essere ucciso", la regola zero è pronta ad essere usata.
« Ultima modifica: 2010-09-06 14:27:43 da il mietitore »
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Niccolò

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[cite]Autore: JudeBass[/cite][p]perché rinunciare ad avere una storia? al massimo una brutta storia, dove c sono morti impreviste e brutte, però...[/p]


a chi interessa avere "una storia brutta"?
una storia brutta è il risultato della rinuncia da parte del gruppo di gioco ad avere una storia, no?

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