[cite]Autore: Antonio[/cite]non sono d'accordo molto sul discorso dei volumi di d&d perché credo che tutti debbano sentirsi liberi di chiedere qualsiasi cosa alla biblioteca e che questa debba cercare di esaudire le richieste. se nel campo gdr questi qua chiedono D&d io lo prenderei ... mi chiedo perché nessun altro chieda altri volumi
Chiarisco un attimo perché, in effetti, non sono stato molto chiaro e risulta una curiosa inversione.
La Biblioteca DEVE venire incontro all'utenza. Una biblioteca pubblica ha il sacrosanto dovere di esaudire le richieste del singolo utente e se non lo fa fallisce il suo scopo costituente. Del resto una delle Leggi della Biblioteconomia di Ranganathan è: "Ad ogni lettore il suo libro".
Ricordiamo però anche il primo dei principi dello stesso Ranganathan: "I libri sono fatti per essere usati". Se un volume esaudisce le esigenze di un singolo lettore quel volume non verrà realmente usato, non terminerà la propria vita in tempi ragionevoli. Verrà messo negli SMUSI e terminerà la sua vita in un magazzino a prendere polvere o, peggio, al macero.
Un discorso equivalente può essere fatto per i libri di matematica: se uno studente chiede alla biblioteca di acquistare un testo di matematica superiore la biblioteca farà bene, entro le sue valutazioni di opportunità, ad assecondarlo. Se però tale biblioteca non possiede anche libri di matematica elementare quel volume rimarrà un unicum non consultabile o consultabile solo dopo un percorso esterno alla biblioteca. In questo caso la cosa migliore che può fare il bibliotecario è comprare il libro di matematica superiore e insieme qualche libro di matematica elementare. In questo modo amplierà enormemente le potenzialità del suo primo acquisto e gli consentirà di essere usato maggiormente in un percorso di apprendimento interno alla biblioteca.
Allo stesso modo se si vuole introdurre una collezione di GdR in biblioteca ben venga la richiesta d'acquisto del modulo di ambientazione di D&D (anche se a livello di management economico un gioco indie è meglio :-P) ma che sia affiancato anche dai 2/3 manuali base, in modo da offrire il gioco completo, da usare anche per iniziare altri lettori al gioco e non soltanto per soddisfare la prima egoistica richiesta. I manuali base dovrebbero poi essere acquistati immediatamente, senza aspettare che un altro lettore li richieda, specialmente nel vostro caso.
Il vostro intento è quello di attirare giocatori di ruolo. Per farlo un target molto succulento è quello dei "nuovi giocatori". I veterani hanno di solito riti e luoghi già solidificati nel tempo, mentre la biblioteca con il tavolo "Riservato al Gioco di Ruolo" potrebbe fare un gran bene a quelli che hanno appena iniziato e, tipicamente, sono alla ricerca di una loro sede. Per raggiungere questo target credo che sia più efficace presentare il "gioco base" piuttosto che gli splat-book acquistati su richiesta di qualcuno già esperto. In breve tempo anche i novellini potranno avvalersi del volume di espansione, ma le loro esigenze immediate sono diverse.
Per questo è necessario avere nello staff della biblioteca qualcuno che abbia una minima idea della struttura e della realtà commerciale del GdR in modo da individuare queste problematiche e porvi rimedio, evitando di lasciare manuali a galleggiare nel vuoto e preoccupandosi sempre di avere negli scaffali giochi giocabili.
[cite]Autore: Antonio[/cite]mi chiedo perché nessun altro chieda altri volumi
Perché la nostra biblioteca non è rpg-friendly e la maggior parte dei giocatori è anche un collezionista. Inoltre c'è anche una gran confusione: alcuni vengono catalogati nella sezione adulti, altri nella sezione ragazzi (che sono separate), non è detto che vengano acquistati, dato che sono le richieste più facilmente ignorate, in base ai dati di prestito. In pratica... una sezione che andrebbe rasa al suolo e rifatta su da capo. Quando lavoravo lì ci provai, ma con scarsissimi risultati.
[cite]Autore: Antonio[/cite]l'importante è che poi si formi un gruppo che ruoti intorno alla boblioteca
Non proprio, o meglio... non come "gruppo" in senso di gioco tradizionale. I gruppi litigano, sono instabili e sono di solito molto isolazionisti. La biblioteca potrebbe diventare il territorio del "Gruppo di Marco", quindi Andrea si sentirebbe in dovere di evitarla...
L'importante è che si formi un nucleo di ragazzi, anche mobile, che consideri la biblioteca un potenziale luogo di aggregazione, un luogo in cui conoscere altri player, in cui scoprire nuovi giochi e in cui ci sia la possibilità di giocare sempre con persone nuove.
Ovviamente se intendevi già "gruppo" in questo senso ignora l'ultimo intervento ^^