Gente Che Gioca > Sotto il cofano
[link][inglese] Alcuni dati di vendita
Moreno Roncucci:
La Evil Hat con Dresden Files (una serie con un sacco di fans negli USA) è ormai uscita dall'ambito "Indie" ed è diventata una realtà nota anche nei circuiti distributivi classici dei gdr. Anche come casa editrice ormai non è più molto definibile "indie" (che, ricordo, è un termine relativo all'autopubblicazione, non al contenuto, e si applica. ad essere rigorosi, al gioco e non alla casa editrice. Dresden non è Indie). D'altronde loro stessi non si definivano "Indie" ma "small press" (che ha meno connotazioni "rivoluzionarie" e si riferisce solo al fatto che la casa editrice è (ancora) piccola)
Non è una distinzione di lana caprina: il dubbio è "quanto può arrivare a vendere un gdr autoprodotto"? Se non è più autoprodotto, diventa "quanto può arrivare a vendere un gdr di un piccolo editore"? Che è una domanda diversa...
giullina:
non sono d'accordo: se il discrimine per la definizione "indie" è l'autopubblicazione, Evil Hat ci rientra a pieno: il gioco è (c) Evil Hat, scritto da Hicks, Donoghue e Balsera; il materiale riferito ai Dresden Files è (c) Jim Butcher, ma il gioco è proprietà intellettuale della compagnia composta dagli stessi autori. Fred raccontava dell'essere andato personalmente in banca a chiedere un prestito per la stampa.
Il confronto con Mouse Guard RPG, pubblicato da Archaia su licenza di Crane, è impressionante in termini di controllo del processo.
Tutto questo non ha nulla a che fare con il fatto che gli Evil Hatters non siano grandi fan del termine indie, perché ce ne sono almeno sette definizioni diverse; secondo la definizione che ne dai qui sopra, rientrano, e non ha nulla a che fare con la quantità di copie vendute.
(per assurdo io concordo con la definizione indie = autoprodotto e li considero indie anche se loro non si vedono tali :D)
Ferruccio A.C.:
Ops ... doveva essere un whisper. mi cancellate questo intervento per favore? :)
Emanuele Borio:
--- Citazione ---[cite]Autore: Mr Sick[/cite][p]Ops ... doveva essere un whisper. mi cancellate questo intervento per favore? :)[/p]
--- Termina citazione ---
Basta che lo rendi whisper cliccando su modifica e poi inserendo il nome della persona a cui lo dovevi inviare nell'area Whisper :D
Moreno Roncucci:
@Giulia : Oops! Sono andato cercare il thread dove mi pareva di aver letto questa cosa di Dresden Files, e in effetti Fred Hiks lì dice una cosa diversa:
As to Evil Hat's indieness, I feel I need to say that we have rarely made a claim to the indie label without others first applying it to us. I don't know that I, at least, have often felt truly a "part of" any sort of indie scene. For years, Chad Underkoffler and I have joked about our stuff being "too indie for the mainstream, too mainstream for indie", and I think that's continued to be the case. We aren't indie; we aren't trad; we aren't mainstream; we're Evil Hat. Period.
Honestly, the cyclical nature of this topic just upholds how truly ridiculous the "indie" label is, and how little control the indie community actually has over what the label means any more. The market has taken over ownership of the term, and that means the market decides what indie means anymore, at least in a commercial, "man on the street" sense.
Non concordo con lui sul termine "indie" (per me rappresenta una differenziazione sostanziale, una diversa maniera di concepire il gdr non tanto come tipo di regole ma come tipo di attività), ma è vero che quii rifiuta solo il termine, non dice nulla sul fatto che Dresden Files lo sia oggettivamente o no. Grazie per la correzione.
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