Quoto tutti gli interventi di Moreno, con il quale concordo perfettamente e inoltre lo ringrazio per aver inserito il mio AP nella parte relativa a AiPS della Raccolta thread con errata e chiarimenti sui vari giochi, sono lieto che possa essere utile alla community. :-D
Vorrei aggiungere però anche alcune mie considerazioni. Non voglio cavillare sui termini, ho capito cosa Mauro intendesse nel contesto del suo discorso, però mi pare di notare un piccolo fraintendimento quando si parla di interpretare/narrare/giocare/interagire. Premetto che a mio avviso interpretare e narrare sono sempre giocare e quindi, visto che parliamo di gdr, implicano SEMPRE l'interagire (gdr in solitaria a parte, che comunque mi pare non esistano nemmeno :-) ).
Da qui, il passo successivo è breve... faccio un esempio:
Un giocatore di AiPS che interpreta Tom durante una scena desidera che il suo personaggio si rivolga al personaggio di un altro giocatore (il personaggio si chiama Lisa) dicendogli di stare zitta. In quanti modi può eseguire questo? Vediamo:
1)Giocatore dice: Tom dice a Lisa di stare zitta.
2)Giocatore dice: Tom dice a Lisa: "sta zitta!!".
3)Giocatore dice: mi rivolgo al tuo pg (il giocatore indica chi interpreta lisa al tavolo) e gli dico di stare zitta.
4)Giocatore dice: (si rivolge fisicamente al giocatore che interpreta Lisa al tavolo) sta zitta!
5)Giocatore dice: (si rivolge fisicamente al giocatore che interpreta Lisa al tavolo e gli fa il gesto di stare zitta)
Mi fermo qui, ma mi pare che siano sufficienti per capire alcune cose. Nell'esempio 5 il giocatore non parla nemmeno, eppure sta narrando! La 1 è distaccata ma sta comunque interagendo con la fiction e gli altri. Le 5 forme sono equivalenti dal punto di vista delle procedure in AiPS, sono tutte valide durante una scena. Il significato non cambia mai. E' solo una questione di gusti come anche di resa.. in un certo momento potrebbe rendere di più la 5 in altri la 1 in altri ancora la 2 e così via. A pag. 47, nel paragrafo su come giocare il protagonista, si esplorano tutte queste possibilità, e sono quindi valide fino a prova contraria anche nel conflitto.. non è che durante il conflitto si smette di giocare il proprio protagonista improvvisamente.
Quando si passa quindi a narrare l'esito del conflitto, usare la 1 o la 3 che differenza fa? La prima è narrare e la seconda interagire (o giocare)? :-)
A pag. 52 del manuale si legge:
"Una volta che si è chiarito chi ha avuto la sua posta e chi no, c'è bisogno di capire come tutto questo sia successo. L'INTERO GRUPPO partecipa alla Narrazione (si noti la maiuscola sul manuale per distinguere la parola dalla comune narrazione come solitamente intesa), ma un solo giocatore ha l'autorità di creare una sintesi dei contributi di tutti e dire di preciso cosa è successo e cosa no."
Si noti che è OBBLIGATORIO che l'intero gruppo partecipi alla Narrazione, e che non parla di giocatori che suggeriscono, ma che partecipano attivamente a definire cosa è successo.. non c'è il monologo di uno soltanto (ma su questo mi pare siamo tutti d'accordo), e quindi come si partecipa alla Narrazione? Se voglio far dire a Tom (il mio pg) "stai zitta Lisa!" che faccio? ;-)
Lo dico out of character perché altrimenti è troppo "interattivo" o interpretato? ;-)
Stessa cosa per quanto riguarda il Narratore designato. Costui ha l'ultima parola... ma non è che deve per forza aspettare mezz'ora, alla fine quando tutti hanno detto la loro, e poi fa un riassunto cassando metà di quanto detto! Non fa prima a cassarlo prima lol? ;-)
Inoltre a pag. 52 e 53 in alto si legge chiaramente che TUTTI (chi narra, quindi tutti) devono tenere presenti certi punti (i tratti, il contesto, ecc...). E' quindi, dire che si gioca l'esito del conflitto con tutti che partecipando e interpretano i vincoli imposti dalle meccaniche di risoluzione (poste, tratti, contesto, ecc...) è corretto secondo il regolamento stesso. Che poi ci si possa limitare a qualche suggerimento "out of character" e distaccato, lasciando ad uno solo la completa responsabilità di narrare il tutto .. va bene lo stesso.. è sempre AiPS: ad un estremo AiPS può anche essere giocato come un workshop formale di narrazione volendo! Questo non vuol dire però, che sia divertente farlo ;-)
Forse il termine Narratore non è stata una scelta felice da parte dell'autore di AiPS, ma almeno le regole e procedure sono chiarite anche da un esempio a pag. 54. Se si guarda l'esempio si vede come i giocatori "interagiscano" fra loro giocando i loro personaggi. Non c'è una persona che ascolta i suggerimenti di tutti (come una specie di pitch dell'esito conflitto) e poi crea il "racconto". L'esempio del manuale è ben altro ed è chiarissimo! Il fatto che Meredith in quell'esempio abbia detto che il suo pg fa una scenata, invece di recitare in character la scenata, è solo un dettaglio, che è equivalente al discorso di prima sui 5 modi di dire "stai zitta" a Lisa (si consideri anche che l'esempio è volutamente sintetico per ovvi motivi). Anche gli altri giocatori fanno "parlare" i loro personaggi. Nell'esempio non specifica se lo fanno in character, facendo la vocina, in modo distaccato, facendo una sintesi, o altro.... ma mi pare un dettaglio trascurabile al fine di comprendere le meccaniche che regolano questa procedura in particolare.
Ripeto, che poi si possa anche fare una discussione tutti insieme per decidere la narrazione (anche se a me questo ricorda più un workshop formale di narrazione), va bene... il regolamento non lo vieta, ma il buon gusto (o quanto meno, il mio di gusto :-D ) decisamente SI lol. :-)
In conclusione (come avevo detto anche nel mio primo intervento) ci sono diversi modi di giocare l'esito del conflitto (AiPS è molto flessibile) ma il mio consiglio è quello di giocarli con una semplice narrazione breve se l'esito è semplice e scontato (ad esempio... "scappi via!") o di giocarli con passione, immedesimazione, e coinvolgimento (magari anche "in character") se il conflitto è complesso, articolato e/o importante. :-)
[cite]Autore: Airone[/cite]ecco, qui mi piacerebbe molto che mi parlaste delle vostre esperienze, ed è un po' ciò cui volevo arrivare parlando della suspence nella domanda di apertura. Imposto un conflitto --> risolvo il conflitto con carte o dadi. Poi devo dare a chi di dovere la responsabilità di narrare, attenendosi sì ai risultati dei dadi, ma dandogli anche tanto spazio di manovra sul "come". Questo sarà sicuramente spiazzante per almeno 2 dei miei 4 giocatori, i più timidi. Ci sono trucchi o consigli per farli "buttare" senza esitazione nella narrazione?
Bella domanda. Il problema è che ogni persona è diversa, e sicuramente tu conosci i tuoi amici meglio di me. Io posso solo consigliarti di aspettare il momento critico.. arrivare al conflitto quando questo è realmente sentito. A quel punto, è probabile che chiunque in quella circostanza abbia qualcosa da dire e la voglia dire! :-)
In altre parole non avere fretta. Se sei il produttore, vai dritto alla "gola" del personaggio.. prima o poi il giocatore chiamerà il conflitto, e quando lo farà saprà come muoversi. Punta molto sul suo problema e assicurati che questo sia realmente quello che il giocatore (il giocatore non il personaggio) desidera esplorare in gioco. Tu li conosci, e quindi saprai come pungerli sul vivo.. proponi problemi per i loro personaggi che non li facciano restare indifferenti! Ad esempio se qualcuno non sopporta l'intolleranza.. proponigli di fare un pg razzista (o con un problema simile o correlato)! ;-)
Moltissimi giocatori timidi dei tradizionali, sono sbocciati in gdr come AiPS.. quindi non è detto che tu abbia problemi per forza :-)
Altro trucco, è quello di giocare "in character" il più possibile anche l'esito dei conflitti (a parte quelli semplicissimi e scontati). Come ho detto nel primo intervento, questo è solitamente più facile e divertente. Ma vedrai che non avranno problemi anche in altri modi.
Infine, ricordati che nessuno è abbandonato a se stesso .. ci siete tutti quanti attorno al tavolo ed è vostro dovere partecipare alla Narrazione dell'esito del conflitto! :-)
PS: una piccola nota... lo so che non è quello che intendevi, ma attendo alle parole: tu non devi dare a nessuno l'autorità di narrare nulla. Il Narratore dell'esito del conflitto è il giocatore che pesca la carta più alta.. con o senza il permesso del produttore. E nemmeno gli devi dare spazio di manovra! E' tutto deciso dalle regole del gioco. :-)
PPS: per la questione di SoTC ho aperto un topic qui:
http://www.gentechegioca.it/vanilla/comments.php?DiscussionID=3131&page=1#Item_0