Se Cani nella Vigna è il gioco di High Plain Drifter, Dust Devils è il gioco di The Unforgiven e Un dollaro d'onore, dove rispettivamente il demone è l'omicidio e (per il personaggio di Dean Martin) l'alcool.
Quindi, anche lì personaggi che cambiano, che si relazionano con quello che li circonda. Va bene anche per Sam Peckinpah, certo, ma non per la trilogia del dollaro di Leone (parentesi: nessun gioco al mondo riesce a "dare" il montaggio delle sparatorie di Sergio Leone più di Cani nella Vigna. Un conflitto può iniziare da uno sguardo o persino dallo scacciare una mosca, e passare in lampo da un ritmo lentissimo ad un scoppio improvviso di violenza)
Se vuoi che i personaggi siano "dei figli di puttana pronti a vendersi anche le proprie madri pur di mettere mani su un malloppo" e lo rimangano fino alla fine, non puoi proprio giocare narrativista. Quei giochi prevedono che chi è DAVVERO il personaggio, lo scopri giocando.