Autore Topic: [business side] IPR and direct sales  (Letto 1379 volte)

Moreno Roncucci

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[business side] IPR and direct sales
« il: 2010-08-13 08:13:09 »
Salve.

Questa discussione finisce in "sotto il cofano" perché è per chi è interessato anche ai meccanismi economico-commerciali-distributivi dei giochi Indie.

Un post nel blog di Elisabeth Shoemaker ha fatto iniziare una conversazione interessante sui pro e i contro del vendere con IPR a GenCon:
More GenCon: why selling at IPR during the con was a mistake for me

E' un po' il seguito di quella dell'anno scorso su The Forge che ha dato vita all'un-store, anche se stavolta è limitata alle vendite alle convention.  Ricordo i thread dell'epoca:
Independence, Adept Press, and Indie Press Revolution
The Forge Booth 2009
The New Thing
« Ultima modifica: 2010-08-13 08:13:26 da Moreno Roncucci »
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Moreno Roncucci

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[business side] IPR and direct sales
« Risposta #1 il: 2010-08-14 16:44:04 »
La discussione è proseguita nel blog di Elisabeth, e un po' è arrivata anche nel blog di Vincent Baker

Altri dati arrivano dall'ultimo post di Sebastian Hickey nel lungo thread che ha postato su The Praxis con la cronaca "in diretta delle sue decisioni per Hell For Leather.

A questo proposito, Hell for Leather è un ottimo esempio di come si possa fare un gioco in Europa, partendo praticamente come uno sconosciuto, e generare comunque un sacco di interesse e vendite (d'accordo, Sebastian è Irlandese e quindi ha meno problemi di linguaggio, ma alcune delle tattiche che ha usato, come i pdf gratuiti prima della pubblicazione, l'avrebbero comunque aiutato a farsi segnare errori di traduzione). Se mai vi venisse voglia di provare a vendere un vostro gioco negli USA, fate una ricerca sui suoi post riguardo a Hell For Leather su The Forge e Story-games, è davvero un caso da manuale: guardate anche solo la massa di actual play, e come è riuscito a generare interesse e feedback.
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Suna

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[business side] IPR and direct sales
« Risposta #2 il: 2010-08-16 10:20:43 »
Ah, quindi anche gli autori hanno i loro issues con IPR. Personalmente neanch'io apprezzo il servizio che offrono. Il corriere è lento nei migliori dei casi, e costa un'assurdità. Paradossalmente se ordino tramite l'un-store ci mettono molto di meno, e costa meno di un terzo. Finora non ho avuto troppo di che lamentarmi, salvo una volta sola in cui la mia copia di shock: mi è arrivata dopo quasi un mese... che è la norma per qualsiasi cosa abbia finora ordinato da IPR. Però alcuni prodotti, come 3:16 Carnage Amongst the Stars, sembrano disponibili solo su IPR... ma è una mia impressione o gli autori di giochi di ispirazione forge stanno pian piano abbandonando IPR?

[business side] IPR and direct sales
« Risposta #3 il: 2010-08-16 11:41:44 »
Citazione
[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite][p]A questo proposito, Hell for Leather è un ottimo esempio di come si possa fare un gioco in Europa, partendo praticamente come uno sconosciuto, e generare comunque un sacco di interesse e vendite (d'accordo, Sebastian è Irlandese e quindi ha meno problemi di linguaggio, ma alcune delle tattiche che ha usato, come i pdf gratuiti prima della pubblicazione, l'avrebbero comunque aiutato a farsi segnare errori di traduzione). Se mai vi venisse voglia di provare a vendere un vostro gioco negli USA, fate una ricerca sui suoi post riguardo a Hell For Leather su The Forge e Story-games, è davvero un caso da manuale: guardate anche solo la massa di actual play, e come è riuscito a generare interesse e feedback.[/p]


Per quanto non si tratti di gdr ma wargame, questo è proprio quanto successo anche alla Ganesha Games, un caso tutto italiano, che ha conquistato la fiducia del mercato americano, grazie alla ottima padronanza della lingua dell'autoro. Certo non riesce a competere con i colossi del settore, ma per almeno uno-due anni il tizio è riuscito a campare per buona parte solo con quello. Anche partendo dal nulla, come sconosciuto, riuscendo a vincere premi di game design americani e facendosi quindi conoscere al pubblico statunitense, pur essendo pressocchè sconosciuto agli italiani. Anche qui i mezzi sono i pdf con anteprime, il print on demnand e il pdf mandato via mail, una attivissima comunità online che vive sulla mailing list, materiale gratuito come scenari e regole in prova, la versatilità di usare qualsiasi miniatura.

Quindi anche gli italiani ce la possono fare, se conoscono bene l'inglese o hanno chi li traduce. Il problema resta, a mio avviso, il non poterci campare sopra, visto che si tratta ogni caso di piccole fette di mercato.

Moreno Roncucci

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[business side] IPR and direct sales
« Risposta #4 il: 2010-08-16 15:14:43 »
Citazione
[cite]Autore: Suna[/cite]Però alcuni prodotti, come 3:16 Carnage Amongst the Stars, sembrano disponibili solo su IPR... ma è una mia impressione o gli autori di giochi di ispirazione forge stanno pian piano abbandonando IPR?


Sì. Ormai è un sacco di gente che se ne è andata. I primi sono stati Edwards e Baker e (solo per le vendite dirette, IPR gestisce ancora la distribuzione ai negozi) Luke Crane. Poi altri li hanno seguito, con scelte più di "rottura" (abbandonare completamente IPR) o comunque di allontanamento (smettere solo uno dei due canali, il diretto o quello ai retailers, o invitare i propri fans comunque ad usare un diverso canale di vendita)

dovresti leggere i link che ho postato prima, cioè:
Independence, Adept Press, and Indie Press Revolution
The Forge Booth 2009
The New Thing
Spiegano davvero tutto, il perchè, il come, come ci si è arrivati, i conti, l'alternativa e le strategie. Se non li hai letti non ha senso nemmeno parlarne

Sono questioni sia economiche che culturali.  La cultura dei forgiti della prima ora era basata sul "fanculo gli intermediari, creiamo un rapporto diretto fra autori e giocatori, anzi, siamo tutti giocatori, un mercato di gdr fatti da hobbysti per hobbysti, mentre chi viene dal gdr "tradizionale" ha come obbiettivo l'arrivare alla distribuzione e ai negozi.  Poi ciascuno si fa i conti in tasca e vede quando gli costa ciascuna di queste scelte
« Ultima modifica: 2010-08-16 15:15:38 da Moreno Roncucci »
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