topic che ho scritto in un altro forum, e che una delle donne della mia vita mi ha chiesto di postare anche qui. Lo faccio con gioia. ^_^
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Scrivo questo topic per un paio di semplici motivi. Parlare un secondo della mia esperienza. Dire cosa ho visto nel gioco e cosa no. Far capire il mio punto di vista.
Parlerò dei personaggi, i Cani.
Parlerò dell'ambiente, le Città (chiamate Rami).
Una premessa, io adoro Cani nella Vigna, e diverse volte sento delle strane affermazioni, raramente supportate da giocate, più spesso da strane elucubrazioni. Non ne voglio a nessuno. Il tempo è poco persino per giocare quello che ci piace, figuriamoci per dare fiducia a cose che non ci convincono. Per questo scrivo la mia esperienza.
I personaggi:
in Cani nella Vigna i personaggi dei giocatori sono giovani, probabilmente hanno diverse inclinazioni (alcuni possono essere pacifisti e tranquilli, altri magari sono convinti di essere giustizieri; altri ancora non hanno mai visto la violenza, anche se gli istruttori gli hanno assicurato che esiste eccome!). Sono stati scelti per essere essere Cani, sono stati addestrati e vogliono farlo!
Magari vogliono farlo per fede, magari perché è una responsabilità da fare, forse vogliono dimostrare al padre che saranno un Cane migliore di lui (spocchioso vecchio!). Ma comunque vogliono farlo. Sono addestrati a sparare, a conoscere le scritture e ad affrontare le situazioni possibili.
Chi diventa cane? Chiunque. Un paio di esempi, gli ultimi personaggi, uno mio e uno di un mio amico.
Uno è un ragazzo tranquillo, è cresciuto in una famiglia sana e normale di cui è il primogenito, con una sorella poco più piccola in età da fidanzato e tanti fratellini. Purtroppo il padre muore in un incidente con l'aratro. Succede. Il ragazzo continua il lavoro del padre, fatica dalla mattina alla sera, continua a pregare come normale, vive la sua vita insomma. Finché il Sovrintendente non gli dice "Hai dimostrato molto. Sarai un buon cane. Preparati, fra una settimana partirai"...e sua madre? e sua sorella? Chi lavorerà i campi? "Ci penserà il padre della vita a risolvere i vostri problemi". E così, pieno di fede, ma preoccupato, si prepara alla partenza. Considera il ruolo di Cane come un dovere, qualcosa da sbrigarsi il prima possibile, ne è onorato, ma ha una famiglia che ha bisogno di lui. Chissà come essere un cane lo cambierà?
L'altro ha avuto una pessima infanzia. Cresciuto con una madre peccatrice che tradiva spesso suo padre. Il padre non riusciva ad imporsi e l'umiliazione era troppa. Una sera lui prende la pistola e la uccide col suo amante. Un Cane prese il ragazzo e non ebbe cuore di punirlo. Lo spedì al tempio dei Cani, li avrebbero saputo cosa farne.
Il ragazzo sa cosa significa essere un Cane, ma non riesce a sopportare l'adulterio e ha una pessima considerazione delle donne. Chissà come essere un cane lo cambierà?
Il loro dovere? Girare di città in città (di ramo in ramo), portando la posta. Quando sono là baciano i bambini in fronte, benedicono gli innamorati, sposano i fidanzati, battezzano i neonati, consigliano le persone e se ne vanno tra i saluti e i sorrisi delle medesime. Che gioia! Ci sono i Cani!
I Cani non sono i carcerieri e gli inquisitori. Sono i portatori delle parole del signore. I rappresentati del suo volere. E il Signore della Vita è buono. Quando ci sono i Cani è sempre una gioia.
Ma ci sono delle situazioni in cui non sempre tutto fila liscio. Queste situazioni sono quelle che interessano al regolamento di creazione delle città. Queste situazioni sono quelle che interessano al gioco.
In una città c'è un problema.
1) Tutti i problemi partono dall'Orgoglio (che può rientrare in diversi campi, specificati nel manuale). Magari pensi che compiere il tuo dovere come padre, o come sovrintendente, ti dia dei vantaggi particolari. Forse vuoi che il tuo spasimante compri il tuo affetto. O forse il tuo aiuto ai poveri è solo un modo per comprare il tuo rispetto nella comunità.
2) In ogni caso l'Orgoglio genera Ingiustizia. Qualcuno ha fame e qualcun altro mangia. Qualcuno sta bene e qualcun altro sta male. Qualcuno è costretto a scegliere tra il peccato e la sofferenza. Quando insomma, gli interessi del singolo si scontrano con le aspettative della società.
3) L'Ingiustizia conduce al Peccato. Le regole della fede non bastano a coprire la situazione. Le vittime dell'ingiustizia potrebbero cercare fuori dalla fede la soluzione ai loro problemi (una donna che arriva al sesso non coniugale dopo che il marito la trascura ingiustamente) oppure l'orgoglioso diventa estremo (un uomo che arriva a picchiare la figlia che teneva chiusa in casa pur di non farla vedere al suo innamorato).
4) In ogni caso la città si scopre e iniziano gli Attacchi Demoniaci (qualsiasi cosa possibile, anche se a me piace tenermi vicino alla realtà).
5) La gente inizia a darsi delle spiegazioni non ortodosse. I peccatori non accettano che il loro sia un peccato e reinterpretano la fede (una donna può avere più mariti), oppure le vittime degli attacchi demoniaci inventano strani motivi per giustificarseli (la madre che giustifica suo figlio: uccidere un padre violente non è peccato).
6) la falsa dottrina corrompe il culto creando nuove pratica, nasce il Culto Corrotto.
7) più persone (minimo 3) appoggiano il Culto Corrotto. Questo è il Falso Sacerdozio. Uno dei tre è il Falso Sacerdote.
a questo punto a città bolle già di conflitti. Di persone oppresse e di oppressori, di gente che avrà tutta le sue buone ragioni per fare quello che sta facendo. E il Falso Sacerdote è il portavoce di questa Falsa Dottrina (che può essere tanto sottile da essere a malapena visibile) e odia a fondo l'altra dottrina. Perché gli ha fatto del male. Perché fa soffrire i suoi amici. Perché non basta a dar da mangiare alla sua famiglia. Magari non se ne rende conto, ma la odia. E questo porta i demoni a servirlo. Questa è chiamata
Stregoneria. E con i demoni al suo servizio il Falso Sacerdote è sicuramente un individuo al centro di molti nodi e di problemi. E probabilmente lui ha la soluzione. E nelle città migliori questa soluzione spesso è perfettamente condivisibile.
9) eppure in un modo o nell'altro si arriva all'Odio&Omicidio. Non è un normale omicidio, ma avviene per volere stesso della Falsa Dottrina. Per difenderla, per onorarla, per perpetrarla.
Fischiettando arrivano i cani. Forse fiduciosi che dovranno solo baciare bambini e benedire innamorati. Ci si può fermare in qualsiasi punto della creazione della città. Non è obbligatorio arrivare all'Odio e Omicidio, ci si può fermare all'Ingiustizia, o magari si è già al Culto Corrotto. Ma quella scaletta è d'obbligo.
E i cani cosa fanno? Puniscono i trasgressori.
NO!!
I cani hanno l'obbligo di fare qualunque cosa ritengono giusta per salvare il ramo. Perché così com'è il Ramo va verso la sua distruzione.
E i Cani cosa ritengono giusto? Ah...questo varia da giocatore a giocatore, da personaggio a personaggio.
Nessuno ha mai ragione a priori, e le città sono costruite in modo che le ragioni della gente siano condivisibili.
E proprio perché sono condivisibili non sempre la gente nasconde i loro peccati.
Un figlio che ha ucciso il padre perché picchiava sua madre va dai cani e glielo dice. Si, l'ho ucciso e ne sono orgoglioso. È stato il padre della vita a dirmelo in sogno. Ho fatto bene vero?
E quando quel bambino andrà, inconsapevole, dal cane che ha ucciso la propria madre adultera e gli chiederà come fare con la propria madre, anch'essa colpevole di adulterio? Cosa farà quel cane? Giustizierà anche questa donna?
E quando lei confesserà all'altro cane di essere trascurata? Che suo marito ha preso in sposa una donna più giovane e più bella e tutti gli anni che lei ha passato come una moglie devota ora non contano più, solo perché a suo marito ancora tira duro e lui ha il diritto di prendersi una donna più giovane.
La gente vuole conferme, vuole chiarezza, vuole giustizia. E a volte semplicemente hanno entrambi ragione. E tutti vanno da un pugno di ragazzini con delle pistole in mano.
E a volte quei ragazzi sono pieni di speranza e fiducia nel prossimo. A volte invece sono reduci da una sparatoria con una donna che voleva solo giustizia per suo figlio. Col passare del tempo saranno logorati? Saranno disillusi? O avranno ancora la fede?
Come quel giovane ragazzo volenteroso di cui ho parlato all'inizio sarà cambiato dalla sua esperienza? E il giovane assassino di sua madre? Si pentirà del suo delitto? O si considererà per sempre un angelo vendicatore?
Solo giocando si potrà scoprirlo.
Per questo la coscienza del personaggio è nelle mani del giocatore. Solo puoi può stabilire questo.
Per questo non c'è un finale corretto, per questo non c'è una strada stabilita.
Per me è stupendo. Ho affrontato diverse situazioni e raramente ho visto due città uguali. Anche quelle identiche avevano spesso diversi modi di essere affrontate. Ho visto città finire nel sangue e città finire nelle lacrime di gioia.
E no, non credo che possa essere affrontato in un modo diverso. Credo che Cani crolli miseramente quando si tenta di fare qualcosa di diverso.
Non lo andrei mai a rovinare con una misera indagine su "di chi è il cavallo che ha lasciato le impronte?". Non ci metterei mai un ceffo che ha torto "perché si".
Per me qualsiasi tentativo di snaturare questo processo significa mettere un bello scudo per impedire ai propri sentimenti di emergere, per non prendere posizione, per partecipare in modo superficiale.
Ovviamente tutto secondo l'ottica della mia esperienza.
Chiunque abbia altre esperienze con Cani me le dica pure. Sarei davvero felice di sentirle.
