Credo sia la prima volta che mi lancio in un mega rant "ufficiale", ma stavolta credo di avere la spinta necessaria per farlo.
Son passati mesi da quando mi sono unito a questa community. Postavo poco seguivo molto le discussioni, pur trovandomi ad avere posizioni diverse(in fondo anche io ho avuto il primo impatto traumatico con (i vari? XD ) Domon). Lentamente leggendo, prima, e provando , poi, le mie idee sul gioco sono cambiate radicalmente: tanto per fare un esempio, il termine Parpuzio prima mi dava molto fastidio, ora lo uso anche io di quando in quando.
La vera svolta del mio pensiero è arrivata quando ho avuto modo di toccare con mano l'esperienza proposta negli ultimi anni dal panorama indie. Tutte quelle obiezioni sull'immedesimazione e quant'altro son cadute di fronte all'evidenza.
Ieri sera parlavo di teoria con un amico(lo so, non andrebbe mai fatto, ma io e lui lo abbiamo sempre fatto indipendentemente dal giocare o meno) e sono emerse delle coseche mi hanno messo angoscia.
Il discorso verteva sul livello di controllo del master sulla storia e sulla frustrazione che esso comporta. Io sostenevo che se un po' di controllo del risultato di una azione passa la giocatore quella specifica frustrazione viene meno.
La sua risposta mi ha gelato il sangue nelle vene: lui, infatti, ha sostenuto che per il bene della storia e soprattutto perchè l'immedesimazione sia completa quel tipo di frustrazione è inevitabile. Insomma per la buona riuscita della storia il divertimento deve venire a mancare, capito? il resto della discussione verteva sul fatto che il Bravo Master era necessario e barare ai dadi e cambiare le regole era giusto e meglio di così non si poteva giocare perchè se no i giocatori non si immedesimavano e che in fondo i giochi di nuova concezione erano giochi "col girello" per chi non era un Bravo Master
tm.(PS naturalmente barare era necessario solo sui giochi di ruolo perchè avevano la storia di mezzo, non si poteva fare lo stesso discorso che su un qualsiasi altro tipo di gioco) Il concetto che la buona riuscita di una campagna debba passare per l'insoddisfazione dei giocatori mi ha lasciato senza parole. Non riesco a capire come si possa sostenere una cosa del genere, è l'antitesi del concetto stesso di gioco. A volte mi chiedo come la gente possa sostenere certe cose o se si renda conto di quel che dice.
In qualsiasi gioco la mancanza di divertimento e il barare sono evidenti storture, ma nel GDR devono essere la norma perchè è quello il modo giusto di giocare.
Scusate il mega(o mini, visto che non è tra i più lunghi
) ma era da mercoledì che questa cosa mi stava in gola e dovevo condividerla.