Eccomi di ritorno dopo una trasferta che mi ha tenuta due giorni lontano dal pc.
Ho letto il thread e voglio dire anch’io la mia,
[cite]Autore: renatoram[/cite]Mi piacerebbe che gli editori facessero un passetto (piccolo) indietro. Membri alla pari della comunità, non autorità formali.
Perchè? In che modo questa cosa migliorerebbe la nostra community?
Per convincermi a fare il famoso “passo indietro” dovrebbe saltare fuori una ragione di ferro perchè al momento, per come vedo io le cose, qua dentro io sono il membro di una comunità che si è riunita intorno a un interesse comune. Se vogliamo parlarci in termini molto terra-terra ed estremamente espliciti, in questo tipo di raggruppamento umano si conquista la stima dei compagni partecipando e facendo cose che gli altri apprezzano, che siano postare un bell’actual play, partecipare a una giocata memorabile, organizzare una con o moderare il forum della community. Fare queste cose aumenta la partecipazione alla comunità e io voglio partecipare casomai di più, di certo non di meno. Certo, se mi calasse la passione, non mi piacesse la community o mi sentissi rifiutata da essa sarei la prima a defilarmi, ma, per il momento, la situazione mi sembra molto diversa (N.B.: non è una frecciatina sulla scelta di Renato o nessun altro, sto proprio parlando delle motivazioni che muovono me personalmente, altre persone possono essere mosse da tutt’altre cose). Quindi io dovrei trasformarmi in un membro del gruppo un po’ più anonimo e di secondo piano... per cosa esattamente?
Qualcuno mi ha chiesto se non mi sento disagio ad alternarmi “3 cappelli” sulla testa: quello da moderatore, quello da appassionato e quello da operatore del settore. La mia risposta è stata “assolutamente no”. L’unico “effetto collaterale” che vedo legato ai tre ruoli è che, essendo moderatore, devo essere molto educata nel postare (ma è una forma di autodisciplina che in fondo non mi dispiace) e, operando nel settore, sarebbe inelegante per me parlare male della concorrenza. Niente di insopportabilmente pesante per me, francamente. Per il resto ho sempre postato esattamente le cose che avrei postato a prescindere da qualsiasi cappello.
Faccio notare anche un aspetto che, secondo me, rende molto poco pratica la proposta di Renato.
Qual’è il limite di professionalità per potere fare il moderatore? Non può farlo chi è titolare di un’azienda che pubblica giochi? I suoi soci? Chi collabora con essa? E se un moderatore pubblica un gioco suo deve dimettersi? Un moderatore non può collaborare alla pubblicazione di un gioco?
Io qui vedo un grosso problema, voi lo vedete? Perchè questo ambiente è fatto di appassionati e, naturalmente, più si è appassionati e competenti più è facile che si finisca per l’essere attivi anche professionalmente in questo campo. Con i criteri qui sopra avremmo il bel risultato di garantirci di non avere come moderatori la maggior parte dei membri più attivi e brillanti della comunità che non mi sembra una cosa furbissima.
Con questi criteri The Forge non avrebbe Ron e Vincent a occuparsene e non mi sembra che abbiano fatto esattamente un cattivo lavoro.
[cite]Autore: -Spiegel-[/cite]orrei fare un piccolo appunto al tuo bellissimo post, Renato. Per me, ma spero per tutti, i membri delle case editrici sono prima di tutto membri della community. Quando vedo i post di Claudia penso a Claudia, non a Narrattiva.
Grazie Simone, è proprio quello che vorrei facessero tutti: leggere i miei post sapendo chi sono, le opinioni espresse in passato, le cose che ho fatto e faccio e i rapporti che intrattengo. Al momento ho determinati link in firma che dovrebbero chiarire a tutti “da che pulpito viene la predica” quando posto qualcosa. Ma se qualcuno pensa non siano abbastanza chiari accetto suggerimenti per trasmettere in maniera ancora più inequivocabile chi sono e che faccio, perchè vorrei esprimermi sempre con la massima trasparenza e non ho niente da nascondere.
Credo comunque che, come per chiunque altro sul web, la mia credibilità possa venire solo dalla somma di quello che ho fatto e detto ed è proprio una delle cose belle del web che esse siano lì a disposizione di chiunque voglia prendersi la briga di cercarle.
[cite]Autore: Domon[/cite]per come la vedo io si può cambiare software di forum, se c'è qualcuno che GARANTISCE la manutenzione delle stosso. stiamo crescendo in maniera imprevedibile, non c'è alcuna vergogna nel rivedere gli strumenti informatici che stiamo usando.
Per la cronaca: sono anch’io, come altri, dell’idea che Vanilla abbia avuto alcuni effetti nefasti sul clima e lo sviluppo della community (se ne sta parlando in Gente che Chiacchiera, se qualcuno vuole approfondire). Adottarlo è stata una cazzata e spero possiamo liberarcene al più presto.
[cite]Autore: Aetius[/cite]Ritengo quindi che la figura stessa del moderatore sia un'imposizione, dettata forse da una necessità reale, ma non imprescindibile e, in quanto imposizione dall'alto, non desiderabile.
Ma esistono comunità (che funzionano) senza questo tipo di figura? Io non ne conosco e quindi sono piuttosto scettica, qualcuno può indicarmi degli esempi? Perchè nella mia esperienza la realtà è questa:
[cite]Autore: triex[/cite][p]Sì, sarebbe bello se tutti si comportassero bene.[/p][p]Ricordatevi però che non succederà.[/p]
Infine:
[cite]Autore: Lollo[/cite]Porto solo la mia esperienza nel dire che la comunità automoderata può funzionare solo su numeri molto piccoli e solo se ti guardi negli occhi. Su internet è fin troppo facile non comprendersi o arrivare a litigate furibonde.
Credo invece che un maggiore "coinvolgimento orizzontale" della base sia sempre molto auspicabile. Ma se non c'è un moderatore o una figura di riferimento (per quanto primus inter pares), prima o poi emergerà, per elezioni o per spintoni. Tanto vale che ci sia fin da subito.
La mia esperienza, non solo di forum ma proprio della vita, coincide con quella di Lorenzo. Sottoscrivo tutto quanto sopra.