L'altra sera discutevo di Regola zero con un mio amico(che la difende a spada tratta) e scherzosamente gli ho detto che è possibile dimostrare matematicamente che la regola rende inutile il regolamento e rende automaticamente il gioco una struttura dittatoriale(per quanto illuminata) perchè la realizzazione della storia è sempre e comunque nelle mani di uno solo. Lui mi ha sfidato a farlo. Ed ha avuto la peggio XD(purtroppo per lui, anche se non mi son laureato ho fatto matematica all'Università e la stessa è ancora oggi una mia passione

)
Se vi interessa sapere come ci sono riuscito leggete di seguito

Prima una piccola nozione, giusto perchè il mio giochetto risulti fruibile a tutti.
una funzione, in matematica, è, in soldoni, una regola che stabilisce in che modo debbano essere collegati gli elementi di due insiemi(questa non è la definizione esatta, ma serve solo a far capire di che parlo)
Bene.
Ora definiamo l'insieme di partenza I: cioè l'insieme delle idee delle persone al tavolo ancora non tradotte in fiction) esso è suddiviso in vari sottinsiemi che possono essere di due tipi: l'insieme M(le idee del master) e gli insiemi G
x(ossia gli isiemi delle idee dei singoli giocatori.
L'insieme di arrivo è S, ovvero la storia, le idee che si sono concretizzate in gioco.
Che cosa trasforma le idee in storia? il sistema, anzi, il regolamento(ci sono regole del sistema che non traducono idee in storia, secondo la definizione di Baker se non erro.) quindi è proprio questa la nostra funzione
f.
Ora definiamo i come elemento di I e s come elemento di S e abbiamo che f(i)=s (f(i) è notazione, vuol dire la funzione di i ossia applicare la funzione a i cioè filtrare l'idea col regolamento, quindi f(i)=s significa che un elemento della storia generico è un'idea generica filtrata dalle regole.)
Abbiamo detto che I è la somma di M+G
1+G
2+...+G
n dove n sarà ovviamente il numero dei giocatori al tavolo escluso il (Bravo XD)Master. Quindi definiamo m come elemento di M e g
x come l'elemento di uno dei sottinsiemi G (la lettera x indica un numero che va da uno a n e di conseguenza g
x è un elemento di un qualsiasi sottinsieme G)
Ok, fatta questa trafila di definizioni, noiose ma necessarie, applichiamo la regola zero che ci dice che, in buona sostanza, le regole e i tiri di dado sono arbitrio del master. tradotta significa che la nostra f è un elemento del sottinsieme M(ossia delle idee del master) e questo implica che qualsiasi f(g
x) (ossia qualsiasi elemento di un G filtrato da f) sia un elemento di M e anche che un qualsiasi f(m) sia elemento di M. Ma noi sappiamo già che ogni m e g
x sono in realtà i(ossia elementi dell'insieme di partenza I, le idee delle persone) e quindi f(m)=f(i)=s e f(g
x)=f(i)=s ma se f(m)=f(i) e f(g
x)=f(i) allora f(g
x)=f(m)=f(i) quindi f(i) è elemento di M ... ma s è un elemento di S,La storia e f(i) è un elemento di M(come visto sopra, per la regola zero) quindi se f(i)=s
cioè ogni singolo elemento di M è uguale ad un rispettivo elemento di S allora Msarà uguale ad S ossia le idee del Master costituiscono la storia. C.V.D. XD
Spero di non avervi annioato con questa fesseria e se l'ho fatto... perchè avete letto fin qui? XD