Ogni tanto, nei tanti forum dedicati a gdr, c'è un sussulto, un impeto di voglia di proselitismo: "basta! No vogliamo più essere vilipesi e reietti! Bisogna diffondere il gdr alle masse!"
Da li' si parte a discutere dei massimi sistemi, di eventuali pubblicità in TV, di come far arrivare alle massaie un bel manualone da 200 pagine che le convincera' tutte a giocare...
Poi dopo un po' la dura realtà inizia a entrare nel discorso, si diventa pessimisti, e tutti a dire che il gdr richiede un livello intellettuale e morale troppo elevato per le masse popolari, che l'ineffabile e sublime esperienza mistica dell'entrare in un dungeon, far fuori mostri e beccare tesori richiede un livello di consapevolezza interiore che non si raggiunge in vent'anni in un convento tibetano a studiare Kant...
Quello che non si dice mai (e se qualcuno lo dice, viene subito zittito come un "fondamentalista") è che ci sia qualcosa di sbagliato nel modello di gdr tradizionale. Esso è perfetto, per definizione, e tale deve rimanere. Il giocare tutte le settimane per dieci anni per arrivare finalmente al risultato che speravi (giocare finalmente un arcimago, per esempio) è il top della perfezione e la massaia dovrebbe andare in deliquio all'idea. Il dover gestire un gruppo di giocatori allo stato brado con tecniche da domatore di leoni e il manuale che ti dice solo "fai tu, se sei un bravo master sai gia' come fare" è un attivita' intellettualmente stimolante piu' di ogni altra.
Pero' questi qua che passano sempre dall'ottimismo al catastrofismo senza passare mai dal realismo dovrebbero spiegare, allora, l'evidenza della storia dei gdr. Se e' un genere cosi' di nicchia, per pochi illuminati... perche' ha avuto tanto successo negli anni 70, con milioni di copie vendute negli USA, tanto da scatenare il panico in alcune associazione di genitori cristiani? Tutti fini intellettuali? E i giocatori di ruolo che conoscete voi, sono tutti laureati in lettere?
E se comunque il gdr tradizionale e' tanto bello, perfetto e sopraffino, e basta farlo conoscere a qualunque casalinga e lei passera' tutti i sabati sera il resto della sua vita in uno scantinato a massacrar coboldi... come mai tutti quei milioni di giocatori degli anni 70 hanno in gran parte smesso?
Chi smette di giocare ad un gioco divertente?
Parlate con chi ha smesso. Di solito vi dicono le stesse cose: "non mi divertivo più", "non abbiamo piu' trovato nessuno disposto a fare il GM" o "non ho piu' trovato i giocatori". Cioe', in pratica, o il GM era scarso, o non abbastanza bravo da gestire la situazione, o se era bravo alla fine si e' rotto le palle e ha mollato tutti quanti.
Ma, ovviamente, da questi dati NON si puo' ricavare che il problema potrebbe essere legato ad un tipo di gioco in cui TUTTO il peso della gestione del gioco e' delegato ad un GM che deve lavorare il quadruplo degli altri (o piu') e che deve essere al tempo stesso improvvisatore e grande tattico e genuale drammaturgo, nooo.... chi lo penserebbe mai, di fronte a queste cose note a tutti?
Tutti quei milioni di copie vendute in passato sono diventate, paradossalmente, l'attuale peso che schiaccia e limita la diffusione dei gdr. I gdr non hanno una pessima reputazione perche' la gente non li conosce. Hanno una pessima reputazione perche' tutti quei milioni di persone hanno parlato in giro. E hanno raccontato dei GM con delirio di onnipotenza, delle discussioni, del tipo di relazioni in gioco, e di quanto alla fine si siano rotti le scatole.
Io SPERO che nessuno riesca mai veramente a "diffondere la conoscenza" dei gdr tradizionali allegandome milioni di copie in edicola, o facendolo provare nelle scuole. Sarebbe il colpo di grazia a qualunque idea di diffusione reale del dr, lo sputtanamento finale definitivo. Il fornire la prova a tutti gli italiani che il gdr è esattamente come loro hanno sempre pensato.
A questo punto, salta sempre su il solito Fautore della Sublime Perfezione Parpuziana che inizia a strillare "se basta togliere i difetti a parpuzio, perche' AiPS non vende piu' di D&D???", dimostrando di non capire come funziona un mercato, di non conoscere le dinamiche storiche della diffusione dei gdr, di avere solo voglia di strillare senza capire un tubo, ma soprattutto, soprattutto, soprattutto, di non avere gli occhi per vedere al di la' del suo naso.
Perchè AiPS non e' "D&D senza i suoi difetti". E' un gioco con obiettivi diversi, un tipo di partita diverso, scopi diversi. Anche se gli aggiungi tutti i difetti che citavo prima, non diventa D&D.
Ma qualcuno l'ha fatto, un gioco dove vai in un dungeon, amazzi mostri e arraffi tesori (un attivita' che ha naturalmente piu' appeal del creare storie, e la cosa non mi scandalizza per nulla), senza bisogno di studiarti 300 pagine di regole, senza dover scovare da qualche parte un "bravo master" (e senza bsogno di sopportarne 20 scarsi finche' non l'hai trovato), senza doverti trovare tutte le settimane vita natural durante. Questo gioco si chiama World of Warcraft.
Che, come tutti sanno, non gioca nessuno al mondo. Dimostrando che (1) certo, sconfiggere mostri e' una cosa che piace solo agli intellettuali, e (2) le cose che elkencato prima non hanno avuto quindi il minimo effetto sulla diffusione di D&D...
Ma lasciamo questi qua ai loro piani arditi per la conquista del mondo con la versione stringata di Rolemaster. Torniamo su un piano piu' razionale. Cosa vuol dire, veramente, "diffondere il gdr"?
Qual e' il tipo di "diffusione del gdr" che da' piu' vantaggi, personali, a chi cerca di metterla in pratica?
Quando i conquistatori del mondo parlano del perche' bisognerebbe far giocare ai gdr tutta la cittadinanza, i motivi che citano sono soprattutto (1) per mantenere in vita le ditte produttrici e il mercato, e (2) per trovare piu' persone con cui giocare.
Ora, della (1) non me ne potrebbe fregare di meno. I giochi che gioco io adesso sono fatti da appassionati, per passione e non per lavoro. Di lavoro fanno altro. Non ho bisogno di nessuna "industria" a mettere in giro giochi peggiori, grazie!
E riguardo la (2).. scusate, ma perche' dovrei far iniziare a giocare quaranta milioni di persone per avere piu' probabilita' di trovarne una? Non faccio prima a trovare direttamente quell'una e farla giocare A QUALCOSA CHE LA DIVERTA?
E' QUELLA la diffusione del gdr che mi serve, che mi interessa, e che ha un senso! Non mi serve una versione di D&D "tanto semplice che anche una casalinga la possa capire", mi serve un gdr che possa interessare la mia ragazza che non ha la minima inyenzione di passare il suo tempo ammazzando coboldi, ed ora ce l'ho. Mi serve un gdr che possa tirar fuori per far giocare i miei amici anche una sera nel dopocena senza impegnarli vita natural durante, e adesso ce ne ho un sacco.
Ed e' cosi' che si diffondono veramente i gdr. Facendo giocare ai tuoi amici giochi divertenti. E che si possano portare a casa dicendo "fico! Questo lo gioco con la mia famiglia domani" senza che devi metterti un fiocchetto sulla testa rincorrendolo gridando "fermo, non funziona senza un "bravo master", impacchettami nella scatola!"
Ora ho i giochi indie: che cavolo me ne faccio della diffusione del gdr a milioni di persone? Non mi serve piu' un milione di persone per trovarne almeno una che sia disposta a giocare. Esistono strade piu' semplici e piu' efficenti. E che danno molta piu' soddisfazione.
Rimane il rimpianto per quei milioni di persone che si sono rotte le scatole e che non sapranno mai, ora, che c'erano altenative migliori... :roll: