Ciao, Enrico!
Il problema è che, se non usi il sistema... come fai a testare i limiti del sistema? :wink:
Questo rispende anche a tutte e tre le tue domande (che mi avevano lasciato perplesso, ma se non hai seguito il manuale tutto diventa più chiaro). Le tue non sono modifiche di poco conto. Citando dal tuo post:
uno sviluppo che non gradivo.
Il gioco è costruito sul principio base, cardine e fondamentale che il master non deve avere uno sviluppo in mente (anche perchè se usi il sistema com'è scritto, ti sarà impossibile imporlo)
Ho quindi creato la città e i personaggi senza seguire il verbo di Baker.
Lo Steward, la moglie, la ragazzina, lo scagnozzo li ho creati collegandoli in una maniera ambigua, di modo che la storia potesse cambiare secondo le mosse dei PC (esempio se i Cani non avessero sospettato della moglie lo scagnozzo non sarebbe intervenuto).
Vedi sopra: non ci deve essere nessuna "storia" da "cambiare"
Detto questo, non essendo sicuro di quanto i giocatori necessitassero di spazio ho perciò preso un attimo il controllo in alcune situazioni.
Inoltre sono ricorso poche volte ai Conflitti soprattutto per esigenza di tempo
Quindi, non hai usato il "tira i dadi o dì di sì" che è la regola fondamentale del gioco
Questo era soltanto un one shot e vorrei presto iniziare la cronaca. Perciò mi scuso per non aver seguito le regole come pure Michele consigliava ma la questione e che volevo testare il sistema (che ha risposto alla grande) e i limiti del GM.
In realtà non hai testato i limiti del GM, perchè non hai giocato con quelli imposti dal gioco...
Riguardo allo "scusarsi".. non penso che Baker mandi dei sicari (magari con un bel cappotto colorato) a casa tua per chiedertene conto, non penso ci sia bisogno di scusarsi! :lol:
Però so che è ormai "normale" nella cultura mainstream dei gdr il mettere le mani nei sistemi di gioco prima ancora di iniziare a giocare, e se questo non fa troppi danni a sistemi "tradizionali" dove sai a che servono i vari pezzi, diventa invece un disastro nei sistemi innovativi, perchè si tende a vedere tutte le maggiori innovazioni, le cose fondamentali del gioco, come "errori" e "cose che non funzioneranno mai", per pregiudizio o partito preso o anche solo perchè si è abituati a giocare in maniera diversa, e ad eliminarli. Così non si "modifica" il gioco, lo si ammazza.
Poi magari viene bene lo stesso, intendiamoci, ma non è quel gioco, è un altro.
(ci sono spesso in rete reazioni sprezzanti, stizzite e polemiche di fronte a queste considerazioni, quasi come se l'autore del gioco volesse limitare la libertà dei giocatori dicendo di giocare così e non in un altra maniera. A parte che questo sarebbe in effetti il mestiere di un game designer ("ti spiego come devi giocare per divertirti", mentre chi invece dice "gioca con le regole che ti pare, probabilmente saranno meglio di quelle che ho scritto qui" non so che mestiere faccia...), la cosa è stata posta molto bene in un post di un autore che ho letto giusto ieri: "è come quando compri un videoregistratore. Il costruttore non può impedirti di aprirlo, ma può dirti che se lo apri non sei più coperto dalla garanzia", cioè, in pratica, se non ti diverti non puoi dare la colpa a lui! :lol:
Quindi, il mio consiglio (anche per avere la risposta a tutte e tre le tue domande) è di provare, almeno una volta, a giocare al gioco esattamente com'è scritto, seguendo tutte le regole e pure i consigli di Baker. Che vi costa? Così intanto vedete come funziona il gioco originale, prima di cambiarlo...