[cite]Autore: Antonio[/cite]Nel teatro
Esistono anche casi di attori che dopo anni ad interpretare la stessa parte (ad esempio i grandi spettacoli con 10 anni di repliche o le serie-TV) si confondono e pensano di essere davvero quella "parte".
E' un limite intrinseco della percezione umana e di come le esperienze vengono immagazzinate e associate al "sé".
L'identificazione parte dall'io-oggetto contrapposto all'io-soggetto che trova la sua esistenza paradossale nel "corpo", che è contemporaneamente io/altro e soggetto/oggetto, non che contemporaneamente fonte/destinazione delle percezioni e delle emozioni.
Ad esempio posso confermarvi per esperienza personale che mi è capitato di sognare con l'interfaccia dei comandi di Enemy Territory o di WoW in sovraimpressione.
Come dire... la realtà è ciò che "vedi". Se passi 18 ore attaccato ad un MUD, la realtà è quella e il tuo cervello ci sguazza.
Ma personalmente rimango dell'idea che la colpa non sia del GdR o dei MUD, ma delle persone e della loro necessità di "averne sempre di più", fino a saturare.