Oggi ho avuto un incubo. E dato che mi sono appena svegliato, lo racconterò finché è fresco nella memoria.
Venivo invitato da un giocatore che stava provando «questi nuovi giochi indie», e che avrebbe fatto da padrone a lmvcp per il suo gruppo. Io accettai perché una partita di rodaggio la si da a tutti, anche quando sai che non ti divertirai.
La partita si svolgeva in un castello diroccato, così da avere più atmosfera. I giocatori me compreso eravamo 8, credo ci fossero almeno 2 ragazze tra noi, e gli altri erano TUTTI più piccoli anagraficamente di me. Tutti i personaggi erano prefatti dal padrone. Il padrone aveva subito hackato il gioco introducendo 4 classi di personaggio perché se no non c'era differenza di potere tra i pg, e anche se c'erano 2 pg per classe, diceva che con del buon roleplaying ci saremmo differenziati definitivamente. Alle prime due scene, il padrone uccide 3 servitori perché non erano stati adeguatamente servili, e perché così si sfoltivano i ranghi e c'erano meno giocatori da gestire.
Al che io mi alzo e mi impongo con la forza, fino a convincerli tutti a giocare ad aips con me come produttore. Spiego il gioco, e (mi pare) per spiegare il settaggio della scena faccio un esempio che si conclude con «...quindi facciamo che c'è una scena di sesso tra due amanti, e spunta il marito incavolato: conflitto!». Loro mi guardano inorriditi. Io esito. Il vecchio master si fa avanti e mi dice: «noi non parliamo mai di sesso nei giochi di ruolo. E' proibito.»
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a voi l'interpretazione freudiana del sogno.