(continua da sopra)Nel frattempo vengono estratte le armi da fuoco... Tranne che per Phineas Muffin, il cane "parlatore", che la pistola la butta... Però si rende conto di quanto contemporaneamente i suoi sforzi siano sempre più inutili. E si becca pure qualche pallottola.
Perchè ci si arriva, alle fatidiche pallottole. E con numerosi faccia a faccia tra Augustus Coliah (che, ricordiamoci, vuole dimostrare a suo padre di essere un uomo) e suo zio stregone. Quest'ultimo sta avendo la peggio... Così decide di optare per il gran finale: quando Augustus non ha abbastanza dadi per vedere, dice "io morirò, ma le mie idee sopravvivranno tra le gente" e si spara in bocca.
Risultato finale: lo stregone muore, ma ha vinto il conflitto. Ha dimostrato alla sua gente che vale la pena di andare in guerra, anche a costo di morire. E ora i cani devono fare i conti con qualcosa che non si può uccidere (almeno non in maniera facile): un'idea. Loro si mettono le mani nei capelli, io sghignazzo da morire.
Nel frattempo il cane Augustus Coliah inizia a smontarsi: deve dimostrare a suo padre di essere un uomo, ma anche se è così grande e grosso, tutte le volte che c'è un conflitto contro suo zio (un surrogato del padre, diciamo) perde... E comincia a capire che il mestiere di cane sta mettendo in discussione le sue certezze, anzichè dargli sicurezza.
Io mi compiaccio e penso già alla prossima città... >:-D
Facciamo un piccolo passo indietro, e torniamo a fratello Virgil e a come ha mollato la posta (lasciando peraltro in braghe di tela i suoi fratelli cani): quando si è accorto che era inutile cercare di convincere la gente, ha lasciato il conflitto, dichiarando che... Andava a prendere il cavallo, per DARE FUOCO AL GRANAIO DELLA DISCORDIA! Era pronto, ancora una volta, a
dividere equamente le vacche 1d6.
E a questo punto sono obbligato a fermarmi a riflettere un attimo: temevo che la sua incapacità di schierarsi l'avrebbe portato ad evitare il conflitto, a perdere di mordente... E invece, la sua incapacità di schierarsi si stava trasformando in giustizia sommaria.
Faccio un applauso mentale, e anche un paio veri e propri; seguono congratulazioni dal resto del tavolo, e iniziamo tutti quanti a godere all'idea di come sarà il prossimo conflitto. Credo che Nicola e il suo cane (con complice Ron al laboratorio del pomeriggio di INC '10) mi abbiano insegnato una lezione molto importante: che delle volte basta buttare via i propri timori e fidarsi del contributo creativo dei propri amici, e anzi cercare di costruirci sopra.
Infine, dopo una giornata di cure dalle fucilate, arriva il conflitto finale: al tramonto, i cani decidono che è ora di andare ad accendere il granaio, torce alla mano. Ovviamente i custodi armati non sono d'accordo... Conflitto.
Posta "Distruggere il granaio". Tanto per aggiungere un po' di pepe, decido che il "png di riferimento" sia una donna disarmata, li con altre madri di famiglia: si occupano di tenere compagnia agli uomini di guardia, portare loro un brodino caldo e così via.
La maggior parte dei personaggi entrano in fisico; non ricordo in che ambito sia entrato Phineas Muffin... Ma di sicuro è entrato
spazientito.
Infatti il conflitto si è praticamente aperto con fucili e pistole puntati da entrambe le parti. Una breve danza di rilanci e vedute più o meno fisici/verbali... Per poi passare alle pallottole, dopo che uno degli uomini armati ha messo in dubbio la buona fede dei cani in maniera piuttosto viscida.
Il risultato è che i cani vincono, per poi lasciare morire la donna disarmata (!!!) che aveva ordinato di fare fuoco ai suoi, ma senza mai sparare in prima persona.
E il granaio brucia... Eccome se brucia.
Finale della città: la gente si riunisce attorno all'incendio, e i cani fanno un discorso pubblico estremamente demotivante. Sono profondamente delusi da ciò che i fedeli sono arrivati a pensare e fare, originariamente per un semplice problema d'intolleranza. Così gli hanno tolto il pomo della discordia, e che adesso facciano in modo di andare d'amore e d'accordo se non vogliono soffrire la fame.
E mi io dico: molto bene, ne vedremo delle belle. ;-)
RIFLESSIONE TRA LE DUE CITTA' Passiamo al fallout di riflessione.
Augustus: realizziamo come per lui il perno di questa città sia stato lo zio. Ha vinto soltanto nei conflitti SENZA zio... Evidenziando come la sua fonte di complicazioni sia rappresentata dalla famiglia, incarnata nello specifico dal padre (in questo caso lo zio stregone, un "surrogato" di padre).
Quindi, passaggio importante: porta la relazione col padre a d4.
E il "cane d'acciaio" inizia a perdere l'equilibrio sul piedistallo... :-)
Virgil: durante i conflitti ha avuto una sfiga nera, e si è sempre più reso conto di quanto la sua timidezza, la sua incapacità di prendere una parte ecc. ecc. gli abbiano sempre complicato la vita. Tra un fallout e l'altro, la maggior parte dei suoi tratti sono andati a d4.
MA abbiamo questo
Ho diviso equamente le vacche che viene portato a
1d10 poichè, effettivamente, è il tratto che ha guidato il giudizio della città, per lui come per gli altri cani. Le sue incertezze lo limitano e gli creano complicazioni, ma la giustizia sommaria (figlia della sua incapacità di schierarsi) lo guida verso il successo.
Fantastico.
Phineas: come ci eravamo anticipati, è il primo cane "broken". Non potrei spiegarlo meglio di come lo spiegano i suoi tratti:
Viso pulito e
Voglio aiutare le persone sono andati a 1d4. E prende i tratti
Le parole non bastano e
Le persone non vogliono essere aiutate.
Onestamente, non potevo sperare di meglio.
E tutti fremiamo all'idea di vedere cosa accadrà alla prossima città (e questo nonostante Mirrorlake
sia stata piuttosto tiepida!).
LA SECONDA CITTA': GLASSWELL Trovate la città completa qui:
GlasswellPer la prima volta da quando gioco a Cani, ho un gruppo che decide di affrontare una seconda città. Seguendo l'escalation di giudizio, esce un ramo un poco più "serrato" come problemi, con meno spazio di manovra per compromessi da parte dei cani. Al posto del "granaio della discordia" abbiamo una fonte d'acqua da cui dipende la vita o la morte, e al posto di due morti in una rissa abbiamo molteplici macelli a seguito di ripetuti scontri a fuoco. Quindi, meno spazio per compromessi e più violenza fin dall'inizio. Le cose sono andate peggio dello scorso ramo, e minacciano di peggiorare ulteriormente (morti, pestilenze e carestie).
Tanto per andare sul sicuro e spingerli al giudizio ancora più rapidamente, tutti e tre i png sono
relazioni o parenti dei cani, uno per ciascuno.
Vediamo come se la sono cavata:
la città inizia con i cani che sentono puzza di carne morta e fonderia (le vacche morte per carestia e i lavori sulla ferrovia) per poi incontrare subito alcuni soldati dell'Autorità Territoriale, che metto li apposta per fargli capire fin da subito chi comanda (e per ricordargli che sono su territorio americano). Si apre un conflitto per via dei soldati che vogliono disarmarli: Virgil e Phineas non partecipano e consegnano le pistole, Augustus invece si mette di punta e così abbiamo la
posta "Consegnare le armi ai soldati". Si minacciano e arrivano alle mani, Augustus viene
immobilizzato e molla la posta. Armi consegnate.
Poi i soldati, mentre scortano i cani al Ramo, iniziano a rivelare attivamente un po' di città: e mentre raccontano le cose dal loro punto di vista, capisco immediatamente che i giocatori si sentono predisposti a credergli e a dare torto ai fedeli.
Interessante...
Arrivati in città la prima cosa che fanno è dare fuoco al cumulo blasfemo di vacche marce. Gli dico di sì, senza conflitto, sia perchè non ci sono png importanti sulla scena, sia perché penso già a quali interessanti conseguenze ci saranno... ;-D
Poi si fanno raccontare tutto. Restano stupiti dal sovrintendente che va praticamente a braccetto con lo stregone; Phineas ha alcuni scambi di vedute piuttosto caustici con la madre/stregona, soprattutto riguardo quello che è successo nella città precedente a sua sorella Elizabeth e per il fatto che la ha sposata "quello li, un poco di buono". Io lo faccio apposta, col preciso intento di fargli perdere la pazienza... Ma per adesso Phineas si limita a subire e fare un po' l'emo. ;-)
Nonostante i cani siano sconvolti dalla condotta del Ramo, prima di esprimere un giudizio decidono di andare a parlare con gli uomini dell'Autorità Territoriale, che sono guidati da Isac Coliah (padre di Augustus), un ex militare convertito alla fede, che l'Autorità paga per guidare la spedizione ferroviaria e gestire i rapporti con il Ramo.
Isac appare come un uomo burbero, testardo e pure un poco "sporco dentro", ma per i cani, in qualche modo, è coerente nel suo essere un infame: viene pagato per fare un lavoro, ed è costretto a fare scelte difficili e pericolose, ma lo fa e va avanti, perlopiù in reazione alle avversità circostanziali e ai comportamenti scorretti del Ramo. In qualche modo, lo identificano come un qualcuno che "non ha colpa" o che perlomeno non merita troppa attenzione.
Ovviamente gli scambi acidi tra Isac e il figlio Augustus si sprecano. Augustus finisce per strapparsi i gradi di suo nonno dal cappotto (ricordate?) e rinnegare l'appartenenza alla famiglia.
Poco dopo, si fanno portare da lui alla fonte d'acqua (o a quel che ne resta) e... I giocatori ricominciano a farmi fare i conti: "quanto può sopravvivere la gente in queste condizioni?" "Quanto ci metterebbero a trasferirsi?" "Gli operai e i soldati, quanto hanno da mangiare?", ecc, ecc... Ancora una volta cercano la soluzione giusta a prescindere, anzichè la soluzione giusta per loro...
Dopo l'ennesima richiesta di "conti" che mi fanno, rispondo "non lo so, non si può sapere" e solo a
questo spunto si sbloccano e prendono una decisione.
Trovano un compromesso: obbligare la gente del Ramo a lavorare per finire la ferrovia; così gli
operai e le truppe se ne andranno presto, e la città potrà avere di nuovo tutta l'acqua che gli serve.
(CONTINUA)