ma... non parlo tanto per esperienza personale, quanto per competenza professionale.
Il cambiamento può essere guidato e indotto, con passaggi studiati e graduali, con pochi shock e alzando poche resistenze.
Ovviamente la persona deve avere predisposizione al cambiamento e un minimo di apertura mentale e ovviamente chi sta favorendo il cambiamento deve avere un minimo di competenza in materia, almeno del gioco che vuole far giocare.
Spirit lo conosco, ed è un gioco/strumento che permette questo. Ha una apparente divisione dei ruoli classica, anche lo stile di risoluzione richiama molto, ma poi durante il gioco il GM può mostrarti passo passo quegli elementi che ti permettono una maggiore libertà narrativa.
Certamente è normale un impaccio iniziale, un non riuscire ad usare appieno i punti fato così come specificato, o creare un personaggio con descrizioni ancora non cariche di mordente. Ma ci si prende ben presto la mano, se ovviamente c'è compatibilità di desiderio e carattere con quel tipo di gioco e se si ha abbastanza apertura mentale da voler accettare quelle derive così diverse dai giochi precedenti.
E quando i giocatori ogni tanto manifestano comportamenti errati, derivati da modalità disfunzionali precedenti, semplicemente gli si fa notare le nuove possibilità col sorriso in faccia.
E poi... Beh poi c'è il discorso legato a chi il gioco lo "conduce" e propone.
Se il GM è un ragazzo che si è letto un paio di thread qui, ha sempre solo giocato tradizionale, forse addirittura con pesante uso di regola zero, allora certo che un gioco che assomiglia troppo a un tradizionale è un rischio. Perchè lui non ha mai giocato davvero alle nuove modalità e pertanto non le conosce e finisce per reitarare semplicemente un modo sbagliato di giocare, favorito da una struttura gestaltica (l'insieme degli elementi) che lo induce all'errore. Per tal persona allora molto meglio cominciare con qualcosa che stacca fortemente, o con qualcosa di molto ben spiegato, perché davvero diventa a conti fatti la soluzione che creerebbe meno problemi.
Ma comunque la via di cambiamento attraverso un passaggio favorito e graduale è in letteratura, ove possibile, il miglior tipo di cambiamento che si può effettuare. Pertanto (poiché sono sempre animato da un certo positivismo su queste cose) ritengo che Solar, Spirit , Cold City e Elar siano particolarmente indicati alle condizioni di base poste al thread, anche se qualcuno ha fatto notare che altri giochi di stacco più netto potrebbero comunque rivelarsi altrettanto adeguati.
P.S.: sul discorso di conoscenza reciproca è vero... Io ho sempre cercato di giocare a quanti più giochi possibili, e poi di cercare di conoscerli al più possibile per poter dare esempi. Al momento mancano al mio arco (tra i tradotti in italiano) solo montsegur e spione (quest'ultimo probabilmente maledetto a me, accidenti...). Poi certo, ad avere tempo giocherei molto di più a tutto e anche di più, ma d'altronde come fare?