[cite] marco.costantini:[/cite]Se non si esplicitano i tratti dei PNG, come possono i giocatori poter dire qualcosa sull'uso di quel tratto? Forse la regola del discutere dell'utilizzo dei tratti vale per i giocatori ma non per il GM, visto che i giocatori possono al massimo "suggerire", ma non "realizzare" tutto quel che è "il mondo esterno ai propri personaggi"?
Questa domanda è interessante per il veto: direi che quella regola vale anche per i giocatori verso il master, visto che possono sempre dire "Questa non passa", ma se non sanno che Tratto viene usato come fanno a sapere se passa o no? Forse comunque è una domanda piú accademica che altro: visto che il PNG è creato sul momento, associando un nome a un proto-PNG, se i giocatori si opponessero a un Tratto basterebbe darne un altro; o, piú semplicemente, dare Tratti che si portino senza particolari voli di fantasia.
a meno di non vincere un conflitto (e anche in questo caso non sono tanto sicuro), come GM non posso dire ad un giocatore cosa pensa il suo pg
Direi che eventualmente rientrerebbe nei Conflitti per convincere di qualcosa, ma, come detto
altrove, pur non essendo irregolari sono da trattare con cautela.
E se il giocatore volesse giocarsi un pg stupido, credulone o estremamente ingenuo, tanto da non accorgersi nemmeno delle bugie più chiare? O anche se solo volesse giocare in quello specifico momento il suo pg così (magari perchè vuol far venir fuori qualcosa che ritiene essere importante)?
Semplicemente se lo gioca: quando dici "Sta mentendo", lo dici
al giocatore, non al personaggio. Non stai in alcun modo imponendo "Il tuo personaggio si accorge che". È metagioco? Sí. Ma non per questo è un male, il manuale stesso invita a dire cose del tipo "Piú avanti ci sono dei banditi che vogliono tenderti un agguato. Non li hai ancora visti. Cosa fai?" (pagina 6); se poi il giocatore vuole giocarsi il personaggio stupido... cosa glielo vieta? Se lo gioca come se il PNG avesse detto la verità.
Poi, che si trattino simili cose con frasi del tipo "Il Sovrintendente vi racconta una bugia dicendo che..." (che non uso nemmeno io), dicendo dopo "È chiaramente una balla", aspettando che siano i giocatori a chiederlo, oppure semplicemente non rivelandolo, a mio parere l'importante è farlo in modo che non rovini il divertimento del gruppo. Ma Baker stesso fa cose simili, anche se a quanto dice senza indicarlo a voce (pagina 121), quindi dubito sia contro le regole
Del resto, il ragionamento "E se uno vuole giocarsi il PG che non capisce nulla?" si può facilmente ribaltare: e se uno vuole giocarsi il PG che capisce tutto? Non vedo particolare correttezza in uno o nell'altro modo, personalmente trovo che sia meglio fare come il gruppo decide.