Io ad esempio sono passato dal tradizionale (e dopo anni che non giocavo nemmeno quello) a provare direttamente Polaris e Hell For Leather come primi giochi. Entrambi senza master e, come dice Ezio, giochi del tipo: "Sarebbe un'esplosione di creatività e liberazione, non appena capiscono che non hanno bisogno del crunch per proteggerli."
Ora, personalmente, l'assenza della protezione che mi dava il gdr classico nemmeno l'ho avvertita e riesco a trarre divertimento sia da questi sistemi (così distanti dal tradizionale) che dai classici gdr. Secondo me dire "quello che il gruppo vuole" o "quello che il gruppo vuole provare", è utile solo fino ad un certo punto per la scelta del nuovo gioco da provare , dato che riscontro che la cosa è TOTALMENTE soggettiva, e un "gruppo" non è "una singola persona". Nella mia partita di Polaris (gruppo di tutti giocatori di tradizionale e giochi da tavolo) ad esempio: io mi sono divertito un casino (e ho oltre 20 anni di gdr alle spalle); un altro giocatore pure (con qualche riserva sul sitema) sbizzarrendosi nelle narrazioni più epiche; un altro giocatore (master da 20 anni pure lui) non si è divertito per niente e non è riuscito ad entrare nella mentalità del gioco (parole sue), creando addirittura situazioni comiche e assurde ^^ ed infine un'altra giocatrice "sembrava" divertirsi e non aveva esperienze di nessun gdr (e questo l'ha aiutata un bel pò, non avendo nozioni di nessun tipo).
Quindi, ripeto, per me è soggettivo. All'interno di un gruppo di gioco, sebbene i componenti abbiano giocato per anni alla stessa maniera, non è detto che ci sia il gioco "giusto per tutti" se vogliono fare il passo verso i sistemi moderni. Magari ad uno piace stile LSdS con Master, ad un altro farebbe effetto positivo un Master-Less alla Polaris, ad un altro verrebbe il panico (o la noia), ecc, ecc.