Ok, un altro ci prova.
Fabio Succi Cimentini, doppio cognome da generazioni (come direbbe il vecchio prof. di latino "Ma è da nobile? No perchè... fosse così la nobiltà sarebbe caduta proprio in basso." Ahah, prof. Corti, le voglio ancora bene :° ). Classe 1986, nato e cresciuto a Monza (MB). Conosciuto sul net principalmente come Toz, poi diventato Tozzie o TozBrianzolo, oppure più rari Aion o Cheshire Kamineko. Un po' nostalgico dei tempi di Dragone.net, lontano 2002 o giù di lì oramai, frequentato col nome di battaglia originalissimo di Fabius. Miope e astigmatico. Un po' tondo da bambino (occhiali abnormi dai 4 anni in poi), bassino fino a quattordici anni, poi cresciuto stile stanga, sempre al principio della scoliosi, sempre al limite del sottopeso, sempre con bioritmi sballati.
Nasco bambino intellettuale e ipercurioso (dovrei essere autodidatta nella scrittura, anche se ci sono un po' di versioni contrastanti a riguardo; e stando ai genitori sapevo riconoscere a vista le marche di automobili), divoro libri, sogno gite nei musei, scrivo poesiole, mentre i compagni scoprono l'altro sesso io rimango tranquillo ed enciclopedico e semmai cerco di scrivere goffi biglietti di san Valentino. Ho un fratello minore che in pratica è il mio opposto - e se questo porta a battibecchi, dall'altra parte è uno stimolo. La vita è relativamente tranquilla, ci basta me stesso a mettermi i bastoni tra le ruote: del periodo tra i 13 e i 16 anni preferisco non parlare, guardo indietro e vedo un nerd stereotipatissimo convinto di imporre al mondo una sorta di sistema parallelo tutto nella sua testa per farsi forza; anche con le conoscenze e amicizie che mi porto dietro da quel periodo (due li considero i miei migliori amici, alla fine) ho parecchia ritrosia a rientrare nel filone di quei ricordi. Un po' di rivoluzioni nella mia vita: nel 1999 divento scout (per tre anni buoni seguo con molta riluttanza dato il mio scontro col mondo, poi entrato in Noviziato si apre una realtà diversa e resto accalappiato), nel 2000 dai miei compagni di Liceo Scientifico scopro l'esistenza del gioco di ruolo (che per un paio di annetti almeno ispira totale fanatismo), nel 2002 circa quella di anime e manga. Nel 2004 attraverso un gioco via forum che dura tutt'ora conosco quello che diventerà il mio gruppo d'amici sparsi per tutta Italia, e assieme alle attività scout un'altra delle cause che mi portano a diventare più socievole. Nel 2005 mi diplomo, scelgo il corso universitario di Mediazione Linguistica e Culturale per studiare lingua giapponese con vaghissime ambizioni, entro in un gruppo di amicizie cementato dalla passione comune per il Sol Levante, mi appassiono coi corsi di cultura, ma anche di sociologia, in parte di linguistica, e comincio a interessarmi a come tutto è cultura e riflette la società. Mi dico che voglio arrivare a studiare la valenza politica della cultura in Giappone, magari facendo l'ipersnobbone che studia manga anime e videogiochi nippo, o semmai occuparmi dell'economia. Il 24 Febbraio dell'anno scorso mi laureo e continuo con la Specialistica. Vado avanti a sperarci anche se l'impegno da studente s'è troppo affievolito.
In parte del mio carattere scrissi con molto impeto del momento - e un certo atteggiamento da primadonna, temo - commentando Previous Occupants. Sono insicuro, parto ancora spesso dal presupposto da non interessare agli altri e faccio raramente la prima mossa per attirare l'attenzione: oppure a volte finisco per impacciarmi o per tentare la brillantezza e non sempre riuscire. In certi momenti sovranalizzo l'altro per cercare di capire la sua reazione, in timore del giudizio. Cerco perennemente di praticare empatia negli altri, di capire le loro intenzioni, di concedergli terreno - anche troppo. Tendo a fidarmi in generale degli altri, raramente provo grosse antipatie a pelle, anche se l'apertura di norma è con chi penso essere interessato alla mia compagnia o comunque divertito - e in quel caso divento logorroico. Prima di quel momento, spesso (o quando mi sento comunque meno preparato), ascolto tanto e parlo poco. Odio non essere preso in considerazione, vedere gli altri non essere presi del tutto in considerazione, la prepotenza, chi scarica il proprio stress subito e direttamente senza pensare al fastidio che darà a qualcun altro (per questo ho dei problemi con l'idea di "spontaneità"). Invidio sovente e parecchio. Pratico spesso l'autoironia, un po' perchè la trovo positiva e un po' per scopo autoprotettivo. Sono zuccheroso e idealista, pigro, poco costante, un po' restio a cambiare metodi già assodati, paranoico riguardo ai commenti altrui, ma testardo su argomenti che mi stanno a cuore. Sentimentalmente molto goffo, essendo già introverso di per me sento di cercare una persona diretta.
Sono cattolico, più per scelta che per dono della fede, e nonostante molti dubbi sulle azioni della Chiesa come partito di potere non mi reputo di rinnegare la Chiesa stessa nel senso di 'comunità'. Ma al tempo stesso son cresciuto relativista e cerco di tenere l'equilibrio tra questi fattori, perchè spesso fatico a dovere giudicare le posizioni altrui. Mi considero di centrosinistra, credo nel dovere abbattere il mito dell'uomo di successo e il potere della paura, nella pericolosità delle utopie e nell'idea che l'educazione sia la priorità per il mondo: vedo la politica come qualcosa che ognuno di noi comincia a fare quando pensa che non è un punto nel vuoto, che c'è un mondo intorno e può fare nel suo piccolo qualcosa, prima di tutto dare l'esempio; mi incazzo quando qualcuno mi dice "non voto, mi fanno tutti schifo." Come capo scout faccio il possibile per questo.
Mi piace mangiare, anche se dovrei essere meno vorace, e birra e vino rosso; quando c'è clima conviviale mi piace lasciarmi andare. Prendo con molta serietà i miei interessi, anzi spesso mi pongo in modo pretenzioso, cerco di vederli non solo come hobby, sovranalizzo, mi interesso quasi automaticamente alle parti più 'indie' (pur avendo ormai trovato un campo di sintesi che mi fa anche piacere il mainstream, qualunque cosa l'etichetta voglia dire). Soprattutto sono nauseante nel pretendere che gli altri, se si dicono appassionati, mostrino vedute ampie e possano andare oltre i singoli generi, sottogeneri e nicchie in cui stanno stabili.
Le mie prime passioni attualmente sono la musica (tanta, troppa e assieme troppo poca, non a 360° perchè non ci credo ma ho abbattuto molte barriere di sospetto che avevo prima, specie verso l'hip-hop e l'elettronica ballabile), il fumetto e animazione, il gioco di ruolo. Di cui non parlerò perchè ho ancora l'ambizione di scriver rispettivamente nei thread delle biografie ludiche e dell'AP di Parpuzio. Suono il pianoforte anche se non sono mai riuscito a far molto di concreto, quando non mi vergogno mi piace cantare anche se ho una memoria pessima per i testi musicali. Poi la letteratura, soprattutto quella fantastica ma in generale la narrativa che 'trasfigura' il mondo, che lo vede secondo lenti diverse, e le mitologie e simbologie lungo la storia, i videogiochi (avventure e RPG in origine, ora un interesse per il gioco indie soprattutto nei platform)... e un interesse per il cinema rinnovato da un esame universitario di Gennaio che insegnandomi le basi di 'come' è fatto un film mi ha dato occhi nuovi, non solo a 'la storia'. Pochissimo interesse per lo sport, di più per le camminate e per i bei luoghi di montagna o natura in cui si possono fare. Il mio ideale di conoscenza è quello pre-moderno del tuttologo che cercava di sapere un po' di tutto per ricondurlo a una visione unificante... anche se mi mangio ancora le mani per avere dimenticato ogni cosa di Scienze e Matematica.
Ecco, spinto dalla presentazione di Klaus posso dire: ho la patente ma è come se non ci fosse dato il mio terrore di guidare, dopo i risultati di un paio di sfortunate guide. E prima o poi dovrò riuscirci, e questo mi rode ancora.