Riprendo da
QUI.
[cite]Autore: Claudia Cangini[/cite][p]posso dare un suggerimento? Per cominciare non chiamateli così. Nemmeno fra di voi quando nessuno vi sente.[/p][p]Le parole hanno potere. Babbani suona molto simile a "babbioni" e, nell'universo fittizio da cui arriva come termine, è la categoria di quelli comuni, normali, scontati contrapposti a quegli altri fichissimi, potenti e spettacolari.
Mattia, non è un rimprovero, è un consiglio. Immaginatelo detto con un sorriso.[/p]
Tranquilla, Claudia, lo sai che con me puoi dire pane al pane e vino al vino. ^__^
Per quanto mi riguarda, uso "muggles"/"babbani" con una sfumatura di significato MOLTO più ottimista.
In Harry Potter i "babbani" sono sì "i normali", ma contrapposti ai maghi, che sono stravaganti, colorati, assurdi, con una (sub)cultura diversa, ma non necessariamente "fighissimi, potenti e spettacolari" (anzi, ci sono dei soggetti da manicomio nella serie mica da poco, il Weasley padre per cominciare, che di fighissimo, potente e spettacolare non ha nulla).
Insomma, il senso è più di "entrate nella tana del bianconiglio (alla Matrix, come diceva qualcuno
QUI) e venite a vedere le cose strane che non conoscevate", che "unitevi a noi che siamo meglio".
Più chiaro il mio pensiero?
Cmq ho capito che intendi sul pericolo (SENZA virgolette!) di usare il termine nell'accezione che dici, anche perché a forza di dire una cosa, uno inizia a crederci... E di gente che si monta la testa per il suo hobby perché è ineffabilmente "superiore" abbiamo ampia letteratura... >__<