Ricordandoti ancora una volta il numero di cocktail ingeriti durante il pomeriggio

, e tenendo presente che non ho il manuale per aiutare i miei ricordi, tento volentieri di risponderti.
[cite]Autore: Meme ò_ò[/cite][p]Claudia, alla luce delle ultime giocate a questo gioco, voglio farti un pò di domande riguardo all'Off-Slot:
-Quanto ci hai messo a scoprire chi era l'Amante? Ron te l'ha fatto capire facilmente o c'erano varie possibilità? [/p]
Un paio di scene, mi pare. Nella prima scena c’era un sacco di gente (giocavamo nella Corte di Cristallo). Tra di essi l’Amante, ma non era subito inequivocabile chi fosse.
[cite]Autore: Meme ò_ò[/cite]
-Quanto è durata in complessivo l'avventura? Intendo la prima parte, più Match, più Climax. [/p]
Abbiamo fatto in tempo a giocarla tutta dopo che avevamo distribuito i welcome kit e sistemato tutte le cosette in sospeso e dopo c’è rimasto comunque tempo per cazzeggiare un po’ prima che ci spostassimo in albergo. Per la storia che ne è uscita avrebbe retto bene anche a prendersela un po’ più calma e dettagliare ulteriormente delle cose.
[cite]Autore: Meme ò_ò[/cite]
-Avete fatto solo un giro?
Ho fatto solo io il protagonista. Gli devo ancora il giro con lo scambio di ruoli

[cite]Autore: Meme ò_ò[/cite]
-Durante il Match chi aveva più dadi alla fine?
Il match è il final showdown col mostro? Se sì ne avevo di più io.
[cite]Autore: Meme ò_ò[/cite]
-Chi ha vinto il Match?
Mi pare io, ma ho potuto permettermi solo certe conseguenze. Tra le scelte possibili ho scelto di sconfiggere il Mostro, restare ferita e fare morire l’Amante.
[cite]Autore: Meme ò_ò[/cite]
-Ci sono stati molti personaggi secondari, o soprattutto Eroe, Amante e Mostro?
Oltre a noi c’erano la gente della Corte che, nella nostra storia, era una specie di mente alveare fatta di tizi dal corpo di cristallo semitrasparente abbastanza indistinguibili l’uno dall’altro, e i consimili dell’Amante, ossia una genia di umanoidi dai tratti bestiali. Fossimo in PTA direi che anno avuto presenza in scena molto bassa.
[cite]Autore: Meme ò_ò[/cite]
-Nella vostra partita, le vostre descrizioni quanto erano vincolate? Ovvero, tu narravi per quello che facevi e ti accadeva e Ron tutto il resto, oppure una via di mezzo, o chiunque poteva narrare quello che voleva? (Per chi leggesse: Tutti i modi detti da me ora sono utilizzabili, solo mi interessa sapere quale usava Ron)[/p][p]Grazie in anticipo per le risposte e posso capire che tu non riesca a ricordarti cosa è capitato, non ti preoccupare, è solo curiosità
[/p]
Ti rispondo con un esempio (sempre ricordando che non ho il manuale, quindi potrei utilizzare termini di gioco sbagliati).
Io ero un’apprendista maga fuggita dal suo apprendistato portando con sè l’arma potentissima da lei inventata e decisa a diventare la Maga di Corte alla Corte di Cristallo (più vari altri descrittori).
Nella prima scena Ron ha descritto questo paesaggio fiabesco fatto di strutture semitrasparenti collegate da scalinate aeree che sfidavano le leggi della fisica. In un terrazzo di queste strutture si stava svolgendo una sorta di cerimonia. Diverse ieratiche figure biancovestite (membri della Corte) erano radunate intorno a una specie di altare a cui era legata una creatura umanoide. Altre simili a quello erano inginocchiate nei pressi con aria timorosa. Ci si preparava a una pubblica punizione. Mi ha detto semplicemente “dimmi come arrivi sulla scena”, mi pare.
Da lì sono partita a dire che il mio personaggio è da poco giunto alla Corte che la ha lasciara restare ma il suo status non è ancora ben chiaro in essa. È un ospite gradito? Tollerato? Ne fa parte? Lei non sa nulla di questa cerimonia e la cosa la indispone perchè sottolinea che è un’estranea malgrado stia cercando in tutti i modi di integrarsi. Infine ingoia l’orgoglio e chiede direttamente a uno della Corte per cosa venga punito il prigioniero*.
Noterai che, con questa risposta, ho aggiunto diversi dettagli di ambientazione e Ron mi ha semplicemente lasciato parlare aggiungendo solo che già il fatto di avere trovato e raggiunto la Corte era un fatto eccezionale.
In linea di massima siamo andati avanti così, quando toccava a me aggiungevo diversi dettagli ma senza stravolgere l’ambientazione e lui non mi ha mai fermata ne mi ha vetato nulla.
* Per la cronaca: avrei scoperto in seguito che l’Amante era il prigioniero che stava venendo frustato. Quando lo ho incontrato nuovamente in scene successive, narrativamente è stato chiaro che fosse lui.