Ragazzi che spasso! Un caloroso grazie ai miei compagni di gioco: venerdì sera ero veramente brasata e sentivo prepotente il richiamo del letto. Ciononostante ho sentito Ezio baccagliare di un Shooting the Moon serale e non ho saputo resistere...
Eccoci dunque sui divanetti mentre, a onor del vero, intorno a noi gli eventi fuori programma fiorivano (che meraviglia!).
Per chi non lo sapesse, Shooting the Moon è un gioco di Emily Care Boss che vede protagonisti due Pretendenti che si contendono i favori di un amato il quale, a sua volta, ha un sogno da realizzare. L’ambientazione è a piacere e noi tratteggiamo rapidamente l’esercito francese che occupa il Cairo durante le guerre napoleoniche. Siamo in 6, dunque ci divideremo in 2 per ciascun protagonista.
Creiamo... Maximilien? Non sono sicura di ricordarmi il nome altisonante di questo aristocratico, ufficiale francese. Per quanto improbabile appaia, costui ha un amico italiano, un volontario cispadano di nome Marco Zamboni. I due sono entrambi affascinati da Najla, una esotica bellezza locale.
Io chiedo di fare il Pretendente ed Ezio si unisce a me per curare gli interessi del plebeo Marco, uomo rozzo ma poetico che ci attira immediatamente (Ezio, mi sono divertita un mondo a giocare Marco con te!)
Meme e Tozzie si occuperanno dell’ufficiale, elegante ma falso e tendenzioso.
Lavinia e Mattia Hendrake seguiranno Najla, mercante di spezie di discendenza reale che sogna di ridare l’antico lustro al nome di famiglia.
La storia è un susseguirsi di gwep e colpi di scena degna del più spudorato feuilleton: l’oppressione delle truppe occupanti, i moti di rivolta di cui Najla diviene un leader, sacrifici, scontri all’arma bianca, amicizie tradite.
Marco ha una tale sfiga coi dadi che perfino l’altro pretendente si impietosisce. Ma niente da fare, il finale è tragico: Najla non raggiungerà il suo sogno, Maximilien perderà un amico e l’integrità fisica, l’eroico Marco raggiunge l’invidiabile posizione di governatore del Cairo liberato ma, uomo semplice qual’è, non sarà mai a suo agio in una simile carica e, soprattutto, essa lo allontanerà dalla donna per cui ha rischiato tutto.
Una giocata certamente “leggera” (e meno male, vista l’ora e lo sfinimento!) ma piacevolissima e di ottimo livello. Ancora grazie a tutti!