Allora, prima di tutto riporto il mio intervento originale, sennò non si capisce di cosa stiamo parlando. ^_^
[cite]Autore: Andrea Castellani[/cite][cite]Autore: Aetius[/cite][cite]Autore: Tozzie[/cite][p]Ma quindi, saremo noi italiani tarati in modo strano? :°D[/p]
[p]Il pensiero di Tobias (e mio, per quel che conta) è che lo stesso tema venga recepito in maniera totalmente diverso a causa delle differenze culturali.[/p]
[p]Come già accennavo a Tobias al Fastaval 2009, secondo me i jeepform (tutti) in Italia hanno un impatto emotivo molto più devastante che in Scandinavia, cosa di cui secondo me all'epoca i jeepers non si rendevano bene conto.
Restringendo il discorso al bleed (e allargandolo ai live), ormai da tempo ritengo che il pubblico italiano per un organizzatore di live sperimentali sia molto problematico, perché non bisogna tanto trovare modi per far bleedare i giocatori (cosa tutto sommato relativamente facile), ma piuttosto trovare modi per evitare che bleedino troppo (cosa molto più difficile). Io ormai da qualche anno registro costantemente almeno un giocatore che bleeda pesantemente anche in live concepiti per essere leggeri, cosa che in un jeepform va anche bene perché la situazione è tutto sommato controllata, ma in un live a immersione totale no, e rischia di rovinare il live a tutti (vedi casi con giocatrice che sviene IRL mentre tutti pensavamo che avesse fatto svenire il personaggio, giocatore che ha un attacco di panico con convulsioni costringendo a chiudere il live prima del tempo, ecc. ecc. ecc.). Pensavo di risolvere la cosa limitandomi a mettere i temi più pesanti nei jeepform (dove i giocatori sono più sotto controllo) anziché nei live veri e propri, ma vedo che non basta (vedi casi di giocatori che non riescono a dormire per giorni dopo live che ritenevo essere leggeri) e la cosa mi perplime alquanto. È forse il motivo più importante per cui ho proposto il dibattito sul bleed allo Knutpunkt, che mi dicono essere andato bene ma credo non abbia affrontato questi problemi. Ci riproverò al Larp Symposium...[/p]
Adesso passo a rispondere a Davide.
[cite]Autore: khana[/cite][p]Che bello, a distanza di 3 anni posso dirti "te l'avevo detto!" quando parli di giocatori che svengono o che hanno attacchi di panico RL 
Io personalmente non mi stupisco di questi effetti, anzi secondo me è strano che ti sia capitato solo 2 volte,[/p]
No, no, mi è successo parecchie volte. Ho citato solo i casi più eclatanti.
[p]vuole dire che nell'immersionismo c'è qualcuno che "bara" e non si immersiona a dovere,[/p]
Attenzione, attenzione, attenzione, quello che fai qui è un errore abbastanza comune (confondere il bleed con l'immedesimazione), e infatti chiarire questa cosa è proprio l'argomento che avevo concordato per il mio articolo sullo Knutebook di quest'anno con l'editor Elge Larsson.
I casi di cui sto parlando (gente che sviene, gente che ha attacchi di panico, gente che ha crisi di pianto, gente che non riesce più a dormire ecc.) non c'entrano nulla con l'immedesimazione (anzi, sono accaduti anche in live gamisti e drammatisti): sono invece effetti dovuti al bleed, anzi, a un particolare tipo di bleed, ossia quello che avviene quando cose che accadono al tuo personaggio nel live sono già accadute o stanno accadendo a te stesso nella vita reale. Chiamala revivescenza, o psicodramma se preferisci. Mentre è una cosa desiderabile nei jeepform (che si avvicinano intenzionalmente allo psicodramma e si svolgono in una situazione controllata che permette di minimizzare i rischi di queste esperienze), è una cosa assolutamente non desiderabile nei live (dove ci sono molte meno reti di salvataggio per evitare che una situazione di questo tipo provochi danni molto seri); e in particolare non è desiderabile nei live immedesimativi (per la mia definizione di immedesimazione nel personaggio), che vogliono ottenere l'effetto diametralmente opposto al bleed, cioè dimenticare completamente la propria personalità, i propri sentimenti e il proprio vissuto per assumere in maniera il più possibile completa la personalità, i sentimenti e le emozioni del personaggio.
Tralascio i commenti sul verbo "immersionarsi"... :-p
[p]Esiste questo tipo di alterazione anche dopo esperienze di Live Immersive? Ad esempio, se mi scatta una reazione del Live che è associata a quello che mi succede di norma al lavoro, le persone sviluppano ricordi di quell'esperienza alterata e calata nel contesto lavorativo?[/p]
Prima di tutto, attenzione a non fare confusione tra live immedesimativi e live tipo 360° illusion. NON sono la stessa cosa, ed esistono miriadi di live immedesimativi che non sono 360° illusion, e di live tipo 360° illusion che non sono immedesimativi.
In particolare, la tua domanda è mal posta, perché quello di cui stai parlando è la revivescenza di cui sopra, che può avvenire in qualunque tipo di live o freeform (io l'ho vista avvenire in live gamisti, drammatisti, immedesimativi, jeepform, 360° illusion, freeform alla Flying Circus...). Basta che il tuo personaggio si trovi in una situazione che ti ricorda una della tua vita reale, e a prescindere dal tipo di live parte il bleed-revivescenza. Evidentemente la cosa ha a che fare coi neuroni specchio (e sulla neurobiologia di questi fenomeni prima o poi terrò un seminario, anche se si possono solo fare speculazioni difficili da verificare sperimentalmente, perché secondo me la strada per domare il problema della revivescenza sta nel capirne le basi fisiologiche e cercare di aggirarle).
Ribadisco il concetto perché è molto importante:
per un autore di live immedesimativi (come me),
la revivescenza è la cosa peggiore che può capitare, perché strappa via il giocatore dal personaggio in cui tanto faticosamente si è immedesimato e lo riporta alla sua personalità reale.
In un live immedesimativo ben riuscito, classicamente i giocatori provano emozioni anche fortissime, ma queste rimangono sempre a livello del personaggio (cioè della personalità secondaria che il giocatore assume durante il live), e a fine live NON rimane nessun trauma nella psiche del giocatore. Quando rimane un trauma, per definizione c'è stato bleed, e quindi qualcosa non ha funzionato (solitamente c'è stato un fenomeno di revivescenza).