[cite] Mauro:[/cite][cite] Moreno Roncucci:[/cite]I giochi "generici" non esistono. Un gdr già con il suo sistema di gioco e il resto del testo (e gli esempi, e le illustrazioni, e lo stile, etc.) definisce un certo tipo di ambientazione in cui va giocato
Cose come The Pool? Di per sé per com'è il regolamento, per quanto gli esempi siano in ambiente fantasy, è adattabile a qualunque cosa, e non c'è nulla che indirizzi specificamente il sistema verso un'ambientazione piuttosto che un'altra.
Come no?
Priva ad usarlo per in giallo "da camera" alla Agatha Christie, tutto basato sul indizi trovati parlando con le varie persone...
Oppure, per giocarci L'ulisse di Joyce, o anche un ambientazione di quelle che vanno bene invece per Sorcerer, CnV o LMVCP...
The Poll descrive un ambientazione dove avvengono scene d'azione, che seguono alcune leggi della narrazione più che quelle della probabilità (tipo: le conseguenze sono legate all'importanza di un conflitto), dove i personaggi sono persone descrivili in poche parole e le storie tendono a presentare una successine di conflitto in crescendo in cui questi eroi tendono a vincere in maniera schicciante o a perdere in maniera catastrofica, ma rimanendo sempre protagonisti della scena. In questo tipo di universo non c'è alcuna moralità superiore o conseguenza diretta delle proprie azioni tranne quelle date da una sconfitta. E' il mondo degli eroi d'azione, dove se vinci vinci alla grande e se perdi perdi alla grande, tutto larger than life, senza sfumature e vittorie di Pirro.
Nel campo dei fumetti, questo già esclude praticamente tutti quelli alternativi - art house, ma pure quelli supereroistici Marvel e DC (entrambi abitano in universi non rappresentabili tramite the pool). Riuscirebbe a rappresentare invece i protagonisti di diverse Daily Strip, tipo Flash Gordon, Tarzan, Topolino (quello degli anni 30) e Braccio di Ferro, cioè quel classico "fumetto di avventura" non ancora legato agli universi moralistici e fissi (DC) o conflittuali (Marvel) delle pubblicazioni da edicola.
E' interessante notare, come utile esercizio al fine di evitare altri messaggi successivi con "xx è generico", con xx = AiPS, CnV o qualunque altro gdr, che con The Pool non si può giocare nell'ambientazione di CnV, nè in quella di AiPS nè in quella di LMVCP nè in quella di NCAS nè in quella di Shadows of Yesterday, e la cosa è reciproca anche in ciascuno di questi giochi: nessuno di essi può essere usato per giocare nell'ambientazione di un altro. Il semplice fatto di cambiare il sistema distruggerebbe l'ambientazione.
L'idea balzana che "con questo gioco ci posso giocare fantasy, fantascienza, e realistico, allora è universale" è un tipico esempio delle baggianate date per scontate nel momdi di Parpuzio. Immaginate un sistema di gioco adatto per ricreare le atmosfere dei Film di Russ Meyer ("Vixen", "Faster Pussicat, Kill, Kill!" e altri), cioè umorismo (volutamente) di bassa lega con gag che non sfigurerebbero nei film anni 70 con Pierino, in un mondo dove nessuna donna ha seni più piccoli di meloni, e sono tutte sessualmente frigide o assatanate ninfomani (con frequenti passaggi dalla prima categoria alla seconda), gli uomini sono stupidi, impotenti o superdotati o criminali maniaci, e la violenza è volutamente "finta".
Con un sistema come questo, potrei comunque benissimo ambientare la mia versione di "Supervixen" nella preistoria, nel medioevo, su un pianeta alieno, ai giorni nostri, in una dimensione alternativa, fra animali antropomorfi, in giappone o nel west.
Bastarebbe questo a rendere "generico" un gdr? Poter giocare Supervixen in una qualsiasi epoca è l'idea di"gioco universale"?