Autore Topic: ma questi giochi nuovi...ma sono davvero così facili  (Letto 8015 volte)

Mauro

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ma questi giochi nuovi...ma sono davvero così facili
« Risposta #30 il: 2008-09-12 21:17:21 »
Un'altra cosa che può inficiare un primo approccio a giochi come Cani nella Vigna è il pregiudizio: ho parlato con uno che conosco, ed è uscito che credeva (1) che il Big Model (o, meglio, il Threefold Model, nemmeno sapeva del Big Model) servisse a classificare i giochi di ruolo (GNS), e (2) che Cani nella Vigna è un gioco in cui ogni giocatore porta avanti la sua storia indipendentemente dagli altri, e anzi cerca di ostacolarli. Essendo partito anche dal presupposto che, avendo solo letto qualche resoconto, magari la sua idea era sbagliata, non è stato difficile convincerlo a provare; ma vorrei sapere che ha letto, per farsi simili idee...
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Moreno Roncucci

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ma questi giochi nuovi...ma sono davvero così facili
« Risposta #31 il: 2008-09-12 21:38:59 »
Questo sottolinea un problema che avverto sempre più pesantemente con le discussioni su questi giochi, online.

Da una parte, vedo, tutti i giorni, in queste discussioni, che DESCRIVERLI a parole a gente che in vita sua ha giocato solo a Parpuzio è controproducente. E' come descrivere un elefante ad una persona che non ha i punti di riferimento: gli dici "ha quattro gambe" e poi lo becchi che in un altro forum dice "mi hanno detto che ha quattro gambe, quindi è come un tavolo, ci poggi sopra i bicchieri e la tovaglia". Mi chiedo se non ho fatto più danno che altro insistendo a cercare di descriverli. Dopotutto, una persona abbastanza interessata da fare lo sforzo di capire lunghe descrizioni se li è già comprati. E chi non è abbastanza interessato da comprarli, le descrizioni le legge una riga sì e una no e capisce quello che vuole capire.

L'abitudine a Parpuzio poi ha il suo effetto: l'idea che comunque ci sia una UNICA, SOLA E INVARIABILE maniera di giocare è la più radicata, quella più difficile da estirpare (c'è gente che gioca a gdr forgiti da anni e ancora non l'ha capita, e usa le tecniche di un gioco in tutti facendo un gran mescolone disfunzionale).  A questa gente NON C'E' MANIERA di far capire questi giochi senza farglieli giocare.  Perchè gli dici "con uno di questi giochi puoi fare pure questo", e loro capiscono SEMPRE, "con tutti questi giochi fai _solo__ questo". Ogni singolo esempio che fai e' controproducente, un danno per il gioco. E' come parlare ad una persona che è stata chiusa per tutta la vita in una stanza di 2 metri per due. Gli apri la porta e gli dici che è libero. E lui "ma non voglio perdere la mia libertà, qui posso andare due metri a destra e due metri a sinistra, la porta va in un unica direzione..". Se gli spieghi che devi solo uscire dalla stanza e poi la direzione la sceglie lui, ti chiede "fammi un esempio", e gli rispondi "beh, per esempio, se vuoi andare a nord est per trecento metri, fare una giravolta, e poi andare a nord, puoi farlo, puoi fare quello che vuoi" lui ti risponde SEMPRE "ma io non voglio essere obbligato dal gioco ad andare sempre a nord est, fare una giravolta e andare poi a nord. Io voglio la liberta' di poter andare dove voglio, come facevo nella  mia stanzetta..."

(e poi c'è gente che si stupisce se ogni tanto mando qualcuno a quel paese...)

D'altro canto, per quanto mi renda conto dei danno che si fanno a spiegare questi giochi invece di mostrarli giocando, vedo che anche se chi li conosce non li spiega e consiglia di leggerli e giocarli, arriva SEMPRE qualcuno che non capito un tubo, che non sa niente, e di solito è anche un po' pirla, che si mette a sentenziare sostenendo monumentali cazzate su quello che non conosce...   :shock:  :?  :twisted:

Non mi ricordo più chi ha detto "gli Dei stessi sono impotenti contro la stupidità umana", ma sicuramente frequentava forum e newsgroup sui giochi di ruolo...   :?
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Mauro

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« Risposta #32 il: 2008-09-12 22:55:02 »
Citazione
[cite] Moreno Roncucci:[/cite]Da una parte, vedo, tutti i giorni, in queste discussioni, che DESCRIVERLI a parole a gente che in vita sua ha giocato solo a Parpuzio è controproducente

Quando ho cercato di spiegare a quel mio conoscente che il risultato del tirare "Acutezza 4d6" non simula quanto è intelligente il tuo personaggio, la replica è stata "E allora perché l'hanno chiamata 'Acutezza'? Potevano chiamarla [nome a caso]"; su quello si è bloccato, e causa ora si è interrotto il discorso.

Una cosa che trovo molto radicata è l'idea che il metagioco, e l'interpretazione fuori personaggio, siano il male; al momento sono riuscito a far capire che non è necessariamente cosí a qualche persona, sfruttando il fatto che loro avevano come idea di metagioco "È il primo Drago che vedo, il master non mi metterebbe mai contro un mostro che non posso affrontare", e un esempio pratico di metagioco costruttivo. Ma questo mi pare un ottimo esempio di come l'abitudine al gioco classico sia distruttivo, nel capire invece quelli indipendenti: se leggi la parte che dice di fare metagioco, e la interpreti come un consiglio, o peggio come una cosa da scartare perché sbagliata, hai già iniziato a modificare il sistema, sulla base della sola abitudine alla metodologia classica.

In quello stesso discorso ho riscontrato anche la "maniera unica" di giocare: la sua idea iniziale era che quei giochi non gli piacciono perché ne ha provato uno (Donjon), e non gli è piaciuto; al che, premettendo che non conosco il gioco (sto leggendo ora il manuale), ho sollevato il dubbio che non fosse stato masterato seguendo il manuale, e gli ho fatto notare che comunque Cani nella Vigna, cosí come mille altri, è parecchio diverso.


Citazione
Non mi ricordo più chi ha detto "gli Dei stessi sono impotenti contro la stupidità umana", ma sicuramente frequentava forum e newsgroup sui giochi di ruolo

A memoria,

Neanche gli dei
contro la stupidità
possono nulla

Sono i titoli delle tre parti di Neanche gli Dei, di Asimov; non so se sia tratto da modi di dire antecedenti.
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Moreno Roncucci

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« Risposta #33 il: 2008-09-12 23:11:39 »
Citazione
[cite] Mauro:[/cite]
Sono i titoli delle tre parti di Neanche gli Dei, di Asimov; non so se sia tratto da modi di dire antecedenti.


Stavo scherzando per fare una battuta: lo so da dove viene, è una citazione relativamente comune negli USA (e NON l'ha inventato Asimov, l'ha usato invece proprio perchè i lettori l'avrebbero riconosciuto).

Con l'aiuto di un rapido viaggio su Wikipedia per non sbagliare la scrittura dei nomi e l'originale tedesco (che non mi sarei MAI ricordato...): è una citazione da "Die Jungfrau von Orleans" (La pulzella d'Orleans) del 1801 di Friedrich Schiller, l'originale è ""Mit der Dummheit kämpfen Götter selbst vergebens.", gli americani lo scrivono di solito come "Against stupidity the gods themselves contend in vain."

E insisto che, anche se non so come abbia fatto, stava parlando dei forum e dei newsgroup! :evil:

Chiuso l'off-topic, parliamo dell'argomento!  :twisted:

(però il romanzo di Asimov è bello, molto più di altri suoi più noti)
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Mauro

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« Risposta #34 il: 2008-09-12 23:42:16 »
Parlando di Donjon, com'è, in sé e a livello di impatto sui giocatori nuovi ai giochi indipendenti? Ho letto poco in merito, e in questo poco c'era chi parlava del bisogno di una revisione meccanica. Mi sono ripromesso di leggerlo e approfondirlo per poter trattare l'argomento con quel mio conoscente; al momento sono quasi a metà dell'opera (la lettura) :P

P.S.: avevo capito che era una battuta la parte sui forum, non avevo capito che era una battuta anche la parte del non ricordarsi da dove veniva :P
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Renato Ramonda

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« Risposta #35 il: 2008-09-12 23:56:16 »
Molto semplicemente, secondo me la meccanica base di Donjon e' perfetta e molto intelligente (usare un'abilita' per "creare" elementi del SIS relativi a quell'abilita'). Ma il resto dell'implementazione del gioco secondo me fa acqua (e te lo dice uno che se l'e' comprato, compreso il supplemento con il bestiario) per parecchi motivi.

1 - Troppi d20. No, davvero. Uno scontro tra due personaggi con abilita' alte puo' coinvolgere una ventina di d20 se non ricordo male. Tantissimo handling time (senza contare la disponibilita' dei dadi stessi), per un guadagno molto marginale. Esistono hack che usano i dadi fudge ad esempio che sarebbero molto piu' rapide.

2 - 1 successo oppure 1 fatto? Nah! 1 successo E 1 fatto. Il bello del gioco sono i fatti creati dai giocatori... perche' farti scegliere se essere piu' efficace (successi) o piu' divertente (fatti)? E' un hack che se ricordo bene lo stesso Nixon aveva approvato.

3 - Troppo prep time. Decisamente troppo. Se hai il bestiario ci vuole meno, ma per natura il gioco permette di creare al volo la necessita' di una nuova creatura con N stat piu' le abilita'. Troppa roba. Servirebbe un equivalente del Dolore di NCAS, o poco piu'.

...son le prime cose che mi vengono in mente.

Oh, e btw, se qualcuno si sente pronto per scriverlo, lo faccia. Il gioco e' rilasciato in CreativeCommons Attribution se non ricordo male, quindi puo' essere rielaborato, pubblicato e pure venduto senza nemmeno chiedere il permesso a Clinton.
« Ultima modifica: 2008-09-12 23:58:14 da renatoram »

Moreno Roncucci

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« Risposta #36 il: 2008-09-12 23:58:01 »
Citazione
[cite] Mauro:[/cite]Parlando di Donjon, com'è, in sé e a livello di impatto sui giocatori nuovi ai giochi indipendenti? Ho letto poco in merito, e in questo poco c'era chi parlava del bisogno di una revisione meccanica. Mi sono ripromesso di leggerlo e approfondirlo per poter trattare l'argomento con quel mio conoscente; al momento sono quasi a metà dell'opera (la lettura) :P


Donjon e' stato uno dei primissimi esperimenti con l'attribuzione di autorità ai giocatori, in termini di game design forgita è decisamente arcaico (è uscito subito dpo Dust Devils, ma mentre Dust Devils è stato playtestato e pubblicato in breve tempo, Dunjon era in vari stadi di realizzazione dai tempi di The Gaming Outpost), presenta diversi aspetti problematici e oggi è abbastanza dimenticato.

Questo non significa che non sia divertente, specie se sai quello che fai (cioè, non chiedi al gioco di insegnarti come giocarlo), solo non aspettarti che tutto scorra sempre senza intoppi. Più adatto a chi conosce diversi giochi forgiti e voglia sapere com'erano i primi esperimenti che come dimostrazione per un nuovo giocatore, IMHO.

[edit: cross-posted con Renato]
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