Ciao Marco!
La storia è quella di un convoglio ferroviario a vapore, un treno locale usurato che, poche ore prima della presa di Varsavia da parte dei nazisti, fugge dalla città alla volta della Romania. La storia è soprattutto quella della gente che riesce a salire su quel treno, senza sapere bene dove sia diretto. Un viaggio che si svela pian piano, tappa dopo tappa. Una storia di profughi, una partenza disperata, una fuga dalla follia della guerra. Una storia tutta da creare!
Le meccaniche sono esattamente quelle di Arcipelago II, un gioco di Matthijs Holter.
Estremamente facili ed intuitive, favoriscono l’interazione tra i giocatori nella narrazione delle storie dei personaggi senza interrompere il flusso narrativo.
Non si usano dadi e i conflitti, ad esempio, si risolvono semplicemente pescando una carta .
Detto così può sembrare semplicistico e poco funzionale (quando mi proposero di giocare ad Arcipelago II ero scetticissima e pensavo non potesse funzionare per niente!...) invece ti assicuro che è davvero efficace!
In Last Train of Warsaw Jason Morningstar apporta alcune modifiche:
1- Introduce una “guida” che non controlla direttamente nessun protagonista (in Arcipelago II ogni giocatore
controlla un personaggio principale)
2- Fornisce già una rosa di personaggi pre-costituiti, alcuni da scegliere prima, altri in-game
3- Fornisce una traccia di 10 scene lungo le quali sviluppare la storia (in Archipelago II le scene sono
totalmente libere)
4- Gestisce in modo leggermente diverso le “carte fato”, distribuendone una per scena. Questo direi che lo
vedremo giocandoci, comunque.
Schede dei personaggi, carte e mappa con segnato il percorso del treno saranno da me fornite tradotte in italiano.
A me è sembrato subito il gioco perfetto per una CON perché, unendo semplicità e immediatezza delle meccaniche alla profondità del tema dei profughi di guerra, credo ci possa fornire una bella esperienza di gioco!
Non so, sono stata esaustiva? Volevi sapere qualcosa di più specifico?