Non era mia intenzione spostare la discussione su quel piano, ho portato un titolo solo per spiegare perché non credo che la linguistica dica di non tradurre i nomi, laddove in "nomi" si inseriscano anche i titoli delle opere.
Detto questo:
[cite]Autore: mik[/cite]credo occorra fare un distinguo fra termini "di gioco" e termini "di linguaggio comune" [...] Questa "regola" va ad applicarsi - almeno secondo la mia modestissima visione - anche ai "titoli"
Non dico di no, dico solo che qualora in originale ci fosse la stessa parola per indicare un legame tale legame si va a perdere; inoltre, l'esempio che fai ora è diverso da casi come quello di
Hot War (di nuovo: lo porto come esempio, non voglio criticare la traduzione in sé; che non conosco, quindi non posso dire nulla): è diverso perché, per esempio, un personaggio che in Cani dica "Hai un grande cuore" non sta parlando della caratteristica Cuore, non sa che esistono i dadi associati; mentre la Guerra Calda di cui potrebbero parlare due personaggi in
Hot War è proprio quell'
Hot War che appare nel titolo. Sono di fatto lo stesso, identico oggetto, cui però ci si riferisce con due terminologie diverse.
Per fare un parallelo, sarebbe come aver lasciato come titolo titolo
Dogs in the Vineyard, per poi avere i personaggi che parlano di Cani: certo, chi sa che
Dog significa "Cane" ci arriva, ma comunque si è perso quel collegamento diretto dovuto all'avere lo stesso termine.
[cite]Autore: mik[/cite]Il significato del titolo scaturisce immediamente dallaprimariga del gioco e della lettura del manuale, oltre che dalla esperienza di gioco
Ciò non toglie che si sia perso un legame: in Inglese in entrambi i casi è
Hot War, in Italiano si avrebbe in un caso
Hot War, nell'altro "Guerra Calda". Per me, una simile cosa toglie il collegamento diretto, in quanto - se volete vederla cosí - in Italiano si passa attraverso la traduzione che il singolo fa da Inglese a Italiano e viceversa; mentre in Inglese questo non c'è.
Schematicamente:
Inglese:
Hot WarItaliano: Guerra Calda
Ibrido:
Hot War <= traduzione => Guerra Calda
L'"ibrido" ha bisogno della traduzione del singolo, per creare quel collegamento; l'Inglese (o l'Italiano, se si usasse sempre "Guerra Calda") no. A me pare un fatto che avere lo stesso nome crei un collegamento, laddove averne due diversi non lo faccia.
P.S.: piú che di musicalità dell'Inglese, parlerei di mancanza di abitudine: l'Italiano è molto musicale, semplicemente siamo abituati a sentirlo e quindi non ce ne rendiamo conto; l'Inglese invece suona esotico, proprio perché non lo abbiamo continuamente nelle orecchie.
Credo che lo dimostri il caso portato da Hasimir: a lui
Frother pareva figo, mentre "Sbavatore" pareva brutto; per gli autori inglesi, era l'esatto contrario.
Aggiunta: Forse ho capito come rendere il concetto che sto cercando di esprimere: prendi uno che non sa l'Inglese (e ci sono, anche tra i giocatori di ruolo). Nel leggere la citazione che dici, non capirebbe che si riferisce alla stessa cosa del titolo, perché non sa che
Hot War significa "Guerra Calda". Se invece leggesse in entrambi i casi "Guerra Calda", lo capirebbe. Appunto, viene meno il collegamento diretto, che per nascere ha bisogno di una conoscenza ulteriore, di una traduzione che ovvi alla traduzione "ibrida".
Mettere una nota serve proprio a questo: invece che lasciare al lettore il compito di fare quel collegamento, lo fa la nota.
Aggiunta: Effettivamente, tutto il mega-pezzo sull'"ibrido" si può riassumere cosí: nell'usare sia
Hot War, sia "Guerra Fredda", si inseriscono una diversità di terminologia
e una barriera linguistica. Che tolgono l'immediatezza che deriva dall'usare un termine unico.