Autore Topic: Sulle traduzioni [iniziata su "[Coyote Press] Hot War"]  (Letto 8378 volte)

Mauro

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Sulle traduzioni [iniziata su "[Coyote Press] Hot War"]
« Risposta #15 il: 2010-04-09 17:52:44 »
Premetto che non ho letto il manuale, quindi parlo in generale, e che il termine Hot War, come detto, è solo preso a esempio per portare dei ragionamenti di carattere piú generale (vedi qui: la discussione non è tanto su Hot War nello specifico, ma sulla traduzione in generale).
Fatta questa premessa... dire in generale cosa fare per termini stranieri non di uso comune non è che sia semplice, se possibile, perché vuol dire tutto e niente, inoltre dipende anche dal gioco (un termine specialistico cinematrografico in generale può essere meglio che sia tradotto, in Avventure in Prima Serata, data la natura del gioco, potrebbe avere piú senso mantenerlo).
Per il termine Hot War nello specifico, e sottolineando nuovamente la premessa, personalmente non mi farei problemi a tradurlo sempre (anche sulla copertina), ma mi rendo conto che ci siano logiche di mercato, che voi conoscete meglio di me, da tenere in considerazione; come la penso nel caso specifico credo sia chiaro qui (quando credevo lo avreste tradotto) e qui (quando ho capito che lo avreste tradotto). Fare una nota non costa nulla e valorizza il lavoro di traduzione, e visto anche quanto detto da khana personalmente la farei.

Il punto è che tradurre introduce sempre delle differenze, si deve valutare di volta in volta il male minore; nel fare un "ibrido" (a volte tradurre, a volte no) si deve tenere presente che si trancia il collegamento che c'è in originale. È accettabile? Dipende.

Citazione
[cite]Autore: khana[/cite]Si intendeva lasciare "Hot War" (in inglese) quando si tratta di "nome proprio" (che a rigore di grammatica italiana, dovrebbe essere intraducibile... sì lo so, i nomi geografici si traducono... ma lo sappiamo che in Italia, anche nella grammatica, vige la regola dell'eccezione), e invece tradurlo con "qualche cosa" quando l'espressione è inserita in linguaggio comune

Sí, avevo capito; forse sono stato io a non essere chiaro. Quello che volevo dire è che in originale il gioco è Hot War, ambientato durante la Hot War: il collegamento è palese.
Se si fa un "ibrido", il gioco è Hot War, ambientato durante la Guerra Calda: il collegamento è tranciato, nel senso detto sopra, perché la diversa terminologia spezza il collegamento che, banalmente, c'era nell'avere lo stesso nome.
È un male? Sí, cosí come è un male ogni cambiamento che una traduzione inevitabilmente produce; se sia il male minore, è un discorso diverso.

Citazione
[cite]Autore: khana[/cite]che a rigore di grammatica italiana, dovrebbe essere intraducibile... sì lo so, i nomi geografici si traducono... ma lo sappiamo che in Italia, anche nella grammatica, vige la regola dell'eccezione

Su questo almeno non siamo solo noi, in ogni lingua vige l'eccezione :P
Approfondirò la questione, comunque; in effetti non sono certo di come l'Italiano si ponga con i nomi geografici nello specifico e propri in generale (ma credo che a rigore di grammatica sia almeno ammissibile tradurli: Hot War è nome proprio del gioco tanto quanto The Lord of the Rings è nome proprio del libro, e onestamente spero che la grammatica non imponga di lasciare The Lord of the Rings come titolo della traduzione italiana del libro...).

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« Risposta #16 il: 2010-04-09 18:14:20 »
Bah, non tocchiamo il tasto Tolkien...
Chi ha tradotto ha fatto scelte... discutibili... hanno tradotto tutti i cognomi Hobbit per farli "capire" e poi hanno lasciato Merriadoc non tradotto, per cui nessuno ha mai capito il gioco di parole con il nick Merry (Felice).
Io avrei lasciato in inglese i cognomi e tradotto Merriadoc in Felicino, o qualcosa del genere.

Non tocchiamo neanche la traduzione di Alice nel Paese delle Meraviglie, pls... che a spiegare perché le farfalle sono fatte da fette di pane imburrate, ci si mette un'ora... (butter-fly)...
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Mauro

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« Risposta #17 il: 2010-04-09 18:20:20 »
Che la traduzione di Tolkien sia quello che è (e nonostante tutto ci siamo salvati da perle del tipo "Oakshield" tradotto come "Occhescudo") è noto; il discorso sul concetto del tradurre i titoli è valido in generale, se preferisci passo a un altro libro :P
Non conosco la traduzione di Alice.

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« Risposta #18 il: 2010-04-09 19:42:30 »
Personalmente consiglio di stare sul piano basso.
Abbiamo tutti conoscenze (a quanto leggo e sto leggendo ora) piuttosto ferrate in materia di traduzione e semantica, ma tirare in ballo opere letterarie mi sembra quantomeno pretenzioso (anche se tradotte coi piedi, in certi casi); è come parlare dei diamanti partendo dal ciondolo [placcato oro bianco] trovato nell'uovo di pasqua.

Rimanendo sul piano ludico, credo occorra fare un distinguo fra termini "di gioco" e termini "di linguaggio comune". Se la parola "Danger" compare come termine di gioco, dovrà fornire una traduziona univoca e duttile, adatta a ogni situazione/contesto in cui compaia nel testo - in quanto parte integrante delle regole di gioco. Se la parola "Danger" mi compare in un dialogo fra due personaggi o in una parte del tutto discorsiva ed avulsa dalla meccanica...beh, l'uso di sinonimi non solo è permesso ma è incoraggiato.
Questa "regola" va ad applicarsi - almeno secondo la mia modestissima visione - anche ai "titoli"

Ci si chiederà: perché lasciare alcuni termini [i titoli e note di ambientazione]? Per vari motivi che sono stati riassunti qui sopra: è più evocativo data la musicalità propria della lingua inglese [ovviamente per noi italiani] e si è verificato (specie nell'ambiente GDR) una sorta di amalgama fra italiano e inglese, forse frutto del carattere "assorbente" della lingua del nostro Belpaese. Espressioni come Reserve Police Agency sono intraducibili (in quanto perderebbero la loro resa e il loro significato originario) se non con distorsioni incredibili. Nessuno si sognerebbe mai di tradurre termini come Federal Bureau of Investigation o Central Intelligence Agency (che sono agenzie segrete come la RPA in Cold City), né oralmente né in via scritta.

Non vedo neanche lo "strappo" della cosìdetta "traduzione ibrida" (a mio parere bona et iusta, visto la differenza del termine "Hot War" -> titolo e "Hot War" -> discussione comune/personaggi/citazione). Il significato del titolo scaturisce immediamente dalla prima riga del gioco e della lettura del manuale, oltre che dalla esperienza di gioco; per fare un altro paragone: Fallout 3 (che neanche a volerlo sembra calzare a pennello sul gioco. E infatti vogliamo...ok basta, sto zitto :) )

Emanuele Borio

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« Risposta #19 il: 2010-04-09 19:58:48 »
Citazione
[cite]Autore: mik[/cite]è più evocativo data la musicalità propria della lingua inglese

Verissimo.
Citazione
[cite]Autore: mik[/cite]Federal Bureau of Investigation o Central Intelligence Agency(che sono agenzie segretecomela RPA in Cold City), né oralmente né in via scritta.


L'F.B.I. è una società segreta? O_o
È un organo governativo pubblico... ò_ò

Comunque sì sono d'accordo su lasciare Hot War, che fa anche mucho macho U_U

D'altronde Guerra è una parola che sta bene solo vicino a poche altre, altrimenti non è per nulla musicale.
Traducete "Rome Total War" e provate a pronunciarla :O
« Ultima modifica: 2010-04-09 19:59:10 da Meme ò_ò »
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Mauro

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« Risposta #20 il: 2010-04-09 20:23:07 »
Non era mia intenzione spostare la discussione su quel piano, ho portato un titolo solo per spiegare perché non credo che la linguistica dica di non tradurre i nomi, laddove in "nomi" si inseriscano anche i titoli delle opere.
Detto questo:

Citazione
[cite]Autore: mik[/cite]credo occorra fare un distinguo fra termini "di gioco" e termini "di linguaggio comune" [...] Questa "regola" va ad applicarsi - almeno secondo la mia modestissima visione - anche ai "titoli"

Non dico di no, dico solo che qualora in originale ci fosse la stessa parola per indicare un legame tale legame si va a perdere; inoltre, l'esempio che fai ora è diverso da casi come quello di Hot War (di nuovo: lo porto come esempio, non voglio criticare la traduzione in sé; che non conosco, quindi non posso dire nulla): è diverso perché, per esempio, un personaggio che in Cani dica "Hai un grande cuore" non sta parlando della caratteristica Cuore, non sa che esistono i dadi associati; mentre la Guerra Calda di cui potrebbero parlare due personaggi in Hot War è proprio quell'Hot War che appare nel titolo. Sono di fatto lo stesso, identico oggetto, cui però ci si riferisce con due terminologie diverse.
Per fare un parallelo, sarebbe come aver lasciato come titolo titolo Dogs in the Vineyard, per poi avere i personaggi che parlano di Cani: certo, chi sa che Dog significa "Cane" ci arriva, ma comunque si è perso quel collegamento diretto dovuto all'avere lo stesso termine.

Citazione
[cite]Autore: mik[/cite]Il significato del titolo scaturisce immediamente dallaprimariga del gioco e della lettura del manuale, oltre che dalla esperienza di gioco

Ciò non toglie che si sia perso un legame: in Inglese in entrambi i casi è Hot War, in Italiano si avrebbe in un caso Hot War, nell'altro "Guerra Calda". Per me, una simile cosa toglie il collegamento diretto, in quanto - se volete vederla cosí - in Italiano si passa attraverso la traduzione che il singolo fa da Inglese a Italiano e viceversa; mentre in Inglese questo non c'è.
Schematicamente:

Inglese: Hot War
Italiano: Guerra Calda
Ibrido: Hot War <= traduzione => Guerra Calda

L'"ibrido" ha bisogno della traduzione del singolo, per creare quel collegamento; l'Inglese (o l'Italiano, se si usasse sempre "Guerra Calda") no. A me pare un fatto che avere lo stesso nome crei un collegamento, laddove averne due diversi non lo faccia.

P.S.: piú che di musicalità dell'Inglese, parlerei di mancanza di abitudine: l'Italiano è molto musicale, semplicemente siamo abituati a sentirlo e quindi non ce ne rendiamo conto; l'Inglese invece suona esotico, proprio perché non lo abbiamo continuamente nelle orecchie.
Credo che lo dimostri il caso portato da Hasimir: a lui Frother pareva figo, mentre "Sbavatore" pareva brutto; per gli autori inglesi, era l'esatto contrario.

Aggiunta: Forse ho capito come rendere il concetto che sto cercando di esprimere: prendi uno che non sa l'Inglese (e ci sono, anche tra i giocatori di ruolo). Nel leggere la citazione che dici, non capirebbe che si riferisce alla stessa cosa del titolo, perché non sa che Hot War significa "Guerra Calda". Se invece leggesse in entrambi i casi "Guerra Calda", lo capirebbe. Appunto, viene meno il collegamento diretto, che per nascere ha bisogno di una conoscenza ulteriore, di una traduzione che ovvi alla traduzione "ibrida".
Mettere una nota serve proprio a questo: invece che lasciare al lettore il compito di fare quel collegamento, lo fa la nota.

Aggiunta: Effettivamente, tutto il mega-pezzo sull'"ibrido" si può riassumere cosí: nell'usare sia Hot War, sia "Guerra Fredda", si inseriscono una diversità di terminologia e una barriera linguistica. Che tolgono l'immediatezza che deriva dall'usare un termine unico.
« Ultima modifica: 2010-04-09 20:32:12 da Mauro »

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« Risposta #21 il: 2010-04-09 22:25:13 »
Che l'italiano possa risultare esotico agli inglese è indubbio.
Ma noi siamo in Italia e dobbiamo far risultare esotico qualcosa agli italiani.
Se fossi in inghilterra, probabilmente avrei chiamato il gioco "Memento Belli", oppure "Memento Mori", che è poi il modo di dire da cui è partita la scintilla che mi ha fatto portare lo scenario "zero" di Elar che iniziava dalla scoperta dei cadaveri dei protagonisti.

Citazione
[cite]Autore: Mauro[/cite]Aggiunta: Effettivamente, tutto il mega-pezzo sull'"ibrido" si può riassumere cosí: nell'usare siaHot War, sia "Guerra Fredda", si inseriscono una diversità di terminologiaeuna barriera linguistica. Che tolgono l'immediatezza che deriva dall'usare un termine unico.

Mi spiace, ma qui non sono per niente d'accordo.
Il concetto è complesso.
Sostanzialmente è riferito alla teoria del linguaggio e al fatto l'uomo capisce prima i significati che sono associabili a "icone".
"Guerra fredda" è un'icone di per se. Tutti sanno cosa sia la guerra fredda.
Non certo si può dire lo stesso per "guerra calda", che infatti fa partire immagini iconografiche di "calda", forse proprio perché avendo tutti già un'icona per "guerra fredda", quello che fa scattare il riconoscimento del significato è la differenza, e di conseguenza la parola "calda".
A me fa ridere e mi fa venire in mente i titoli dei film di Rocco Siffredi, a Meme (che probabilmente è meno erotomane di me :D) vengono in mente la cioccolata e la vasca da bagno (ok... forse l'erotomane è lui :D:D).
In questo senso, usare l'inglese è una scelta che porta proprio a "svuotare" il significato letterale del segno in questione per far sì che chi legge ne inserisca un altro (e quindi si "interessi", usando i suoi neuroni per capire cosa ha davanti).
Questo però è applicabile al titolo, che è "slogan" per natura intrinseca.

All'interno del testo invece, di -deve- fornire un flusso di comunicazione univoco e senza salti comunicativi, quindi si troverà un termine che NON sarà "Guerra Calda", ma "Guerra Totale", o "Guerra Infuocata", o "Guerra "+ [ qualcosa che non faccia ridere ], e usato nelle parti discorsive.

Come dici tu, si traduce il più possibile.
il dado si lancia da solo, e da qualche parte nel mondo un orco muore - vincitore di un Ezio D'Oro per la Boiata della Settimana! ("This Is Something Only I Do!"™)

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« Risposta #22 il: 2010-04-09 22:50:20 »
Citazione
L'F.B.I. è una società segreta? O_o
È un organo governativo pubblico... ò_ò

Meme, ricordati di dormire.
Almeno eviti di confondere due concetti nella medesima frase come ho fatto io [volevo scrivere "agenzia di servizi segreti" - come è per traslato la RPA - ma ho confuso le cose da bravo pirla :D]

Citazione
A me fa ridere e mi fa venire in mente i titoli dei film di Rocco Siffredi, a Meme (che probabilmente è meno erotomane di me :D) vengono in mente la cioccolata e la vasca da bagno (ok... forse l'erotomane è lui :D:D).

"Preparati a combattere, baby. Qui non si fanno prigionieri."
:D

Mauro

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« Risposta #23 il: 2010-04-09 22:52:38 »
Citazione
[cite]Autore: khana[/cite]siamo in Italia e dobbiamo far risultare esotico qualcosa agli italiani

Come già detto, la traduzione deve considerare anche aspetti di mercato; l'unica cosa su cui ho qualche riserva è il "dobbiamo": non ho mai capito bene perché per un Inglese un nome comune dovrebbe andare bene, mentre in Italia sembra esserci una corsa al nome esotico (non parlo di Coyote nello specifico, è un discorso generale; vedi anche solo il già citato Dragon Trainer, in cui sono riusciti a cambiare il titolo inglese per metterne un altro in Inglese).

Citazione
[cite]Autore: khana[/cite][p]Mi spiace, ma qui non sono per niente d'accordo [...]
All'interno del testo invece, di -deve- fornire un flusso di comunicazione univoco e senza salti comunicativi, quindi si troverà un termine che NON sarà "Guerra Calda", ma "Guerra Totale", o "Guerra Infuocata", o "Guerra "+ [ qualcosa che non faccia ridere ], e usato nelle parti discorsive[/p]

Qui ci sono due punti da analizzare:

• Commenti di mik come questo mi hanno fatto pensare che nel manuale si sarebbe tradotto "Guerra Calda" (se quella citazione non venisse tradotta con "Guerra Calda" non chiarirebbe il confronto tra Guerra Fredda e Calda); se ora mi dici che non sarà tradotto cosí allora i discorsi sul caso specifico possono benissimo cambiare, ma allora non capisco cosa intendesse dire mik.
• Per il resto, non ho chiaro perché non sei per niente d'accordo, visto che quanto tu dici non nega quanto dico io; forse sono io che non riesco a spiegarmi, ma mi pare innegabile che indicare con piú nomi la stessa cosa renda meno immediato capire che si riferiscono tutti a essa, mentre usarne uno solo non presenta questo problema: in un caso hanno lo stesso nome, nell'altro si deve capire che N nomi diversi indicano la stessa cosa.

Come detto, prendiamo uno che non sa l'Inglese: se non gli si spiega che Hot War vuole dire "Guerra Calda", non capirà che le due terminologie identificano la stessa cosa. Se invece leggesse "Guerra Calda" per entrambe, lo capirebbe. In teoria, persino leggendo Hot War per entrambe: non capirebbe cosa significa, ma vedendo lo stesso nome (del tipo avere Hot War come titolo e leggere "Ci fu una Hot War") potrebbe tranquillamente pensare che siano la stessa cosa.
Mi pare quindi vero che l'usare la forma ibrida richieda un passo in piú, per fare quel collegamento.

Poi, ripeto quello che ho già detto: «nel fare un "ibrido" (a volte tradurre, a volte no) si deve tenere presente che si trancia il collegamento che c'è in originale. È accettabile? Dipende». Io non sto dicendo che usare la forma ibrida sia in sé un male da evitare, sto solamente dicendo che avere la doppia terminologia rende meno immediato capire che entrambi i significanti si riferiscono allo stesso significato. Forse non riesco a spiegarmi, forse sbaglio, ma mi pare ovvio che sia cosí: se in un testo cito due volte la Prima Guerra Mondiale chiamandola "Prima Guerra Mondiale", chiunque capirà che entrambe le volte parlo di quella; se una la chiamo cosí e l'altra "la Grande Guerra", l'associazione è meno immediata, richiede un passaggio in piú.
E, se sei in disaccordo su questo... onestamente, dal tuo messaggio non capisco il perché.

P.S.: Personalmente "Guerra Calda" non mi fa ridere, forse perché fin da subito l'ho associato alla Guerra Fredda.

Francesco Berni

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« Risposta #24 il: 2010-04-09 23:10:44 »
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[cite]Autore: Meme ò_ò[/cite]Rome Total War
Roma:guerra totale
se togli i due punti è più difficile
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Emanuele Borio

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« Risposta #25 il: 2010-04-09 23:10:49 »
Citazione
[cite]Autore: Mauro[/cite]Personalmente "Guerra Calda" non mi fa ridere, forse perché fin da subito l'ho associato alla Guerra Fredda.


OOOHHH... Hai scoperto la Guerra Calda! XDDDDD
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« Risposta #26 il: 2010-04-10 00:26:27 »
Comunque Guerra Totale in italiano è molto più figo del Total War inglese, almeno per me :p sarà perché la T e la R si sentono di più e la T e la R fanno macho (e nemmeno a farlo apposta... http://www.youtube.com/watch?v=RNWUXtanuUE)

Non vorrei sbagliarmi comunque, ma Hot War credo sia addirittura un termine usato all'estero (o almeno, trovo la definizione in giro, man on so quanto sia ufficiale), mentre in italiano Guerra Calda non viene usato, quindi non viene associato a nulla... Insomma, suona anche innaturale...

Sulla traduzione di Dragon Trainer dico solo che per me è delirante ò_ò "Come addestrare il tuo drago" poteva pure andare, magari un "Addestra il tuo drago!", se sarebbe risultato troppo strano... Moh! Penso abbiano deciso Dragon Trainer perché fa molto titolo da videogioco quindi aiuta ad attirare il target demografico, ma meh, non penso nemmeno ce fosse bisogno @_@

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« Risposta #27 il: 2010-04-10 01:27:26 »
Citazione
Non vorrei sbagliarmi comunque, ma Hot War credo sia addirittura un termine usato all'estero (o almeno, trovo la definizione in giro, man on so quanto sia ufficiale), mentre in italiano Guerra Calda non viene usato, quindi non viene associato a nulla... Insomma, suona anche innaturale...

Detta molto sinteticamente:

Sia il titolo di Hot War che di Cold City sono "giochi" di significato con termini inglesi e - a mio parere - di conoscenza globale.

Si fa riferimento alla Cold War (come concetto E evento storico) e la si rovescia nella sua antitesi (Hot War -> http://www.answers.com/topic/hot-war), ovvero di acre e forte conflitto armato (la prima citazione dovrebbe risultare illuminante, a tal proposito).

Stesso gioco di significati che è stato usato per Cold City, dove il concetto alla base della - Cold War - è fatto pregnante del gioco, visto che si riferisce a una situazione [Berlino -> City] in procinto di esplodere.

Questo mostra il perché una traduzione non solo sarebbe non-necessaria, ma addirittura dannosa; rovinerebbe la finezza con cui è stato costruito questo salto logico. Idem per la nota di traduzione; il flusso di comunicazione univoca - senza salti logici - verrà fornito tramite la traduzione in un termine unico, chiaro ed esplicito.

Mauro

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« Risposta #28 il: 2010-04-10 10:28:33 »
Posso assicurarti che non sono di conoscenza globale; soprattutto, non lo sono nell'ambito dei giochi di significato che citi. Perché quindi la nota sarebbe dannosa? Non solo non penso che rovinerebbe quella finezza, anzi credo che la renderebbe esplicita anche a chi non la capirebbe altrimenti.

P.S.: di nuovo, sottolineo come Hot War sia solo un esempio; a parte il caso particolare, cosa pensi del discorso generale?

Rafu

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« Risposta #29 il: 2010-04-10 18:37:16 »
Citazione
[cite]Autore: Mauro[/cite]non ho mai capito bene perché per un Inglese un nome comune dovrebbe andare bene, mentre in Italia sembra esserci una corsa al nome esotico


Perché ci vogliamo male. E perché ciò che è italiano non è "figo"... me l'avete insegnato voi.

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