[cite]Autore: Klaus[/cite]Una cosa: l'atmosfera del gioco com'è? Comica, tragica, altro?
Ti copincollo quello che ho scritto nella presentazione dell'evento, che mi pare piuttosto esplicativo:
Se pensi di doverti calare nei panni di simpatici topolini in cerca di formaggio, bhe, ti sbagli di grosso.
Dire che la vita nei Territori sia difficile è un eufemismo. E tu hai scelto di far parte della Guardia, l'ultimo baluardo contro la barbarie e i pericoli che minacciano le città dei topi.
Predatori si aggirano lungo i confini ed altri si spingono all'interno cacciando gli sprovveduti; le donnole, acerrime nemiche, continuano a tramare nell'ombra; pioggia, neve e afa possono colpire come pestilenze. Per non parlare delle quotidiane lotte fra topi per invidia, potere e odio.
Rricorda: "Non conta contro cosa combatti, ma per cosa combatti".Tutto fuorchè comico, direi.
In realtà il gioco è anche molto crudo ed i topo sono altamente antropomorfi (tanto che non è difficile immaginarsi personaggi "umani" al loro posto).
Io me lo immagino così (e mi pare di aver avuto conferma sia nel gioco che nei comics): sei una delle creature più deboli ed indifese del mondo in cui vivi. Una pioggia primaverile può essere un problema, figurarsi una nevicata o una pioggia torrenziale. Il mondo li fuori è una giungla: gli unici animali con caratteristiche anche culturali e sociali antropomorfe sono i topi; gli altri animali sono, appunto, animali.
Insomma, un vero inferno.
Dal mio punto di vista, usare i topi è proprio un escamotage per spingere ancora di più sul tasto "sei piccolo, sei debole, sei indifeso, sei la preda ideale...e il mondo è un gigantesco predatore".