[NCaS] Ritorno a Silent Hill - Topic di Gioco

[Arioch]

Charles Gork: Riquadri Incubo  Anima 3, Disperazione 2 Corruzione Permanente 0
Helen Bertholds: Riquadri Incubo xx Anima 3, Disperazione 1 Corruzione Permanente 0
Nick Fisher: Riquadri Incubo Anima 3, Disperazione 2 Corruzione Permanente 0
Billy North: Riquadri Incubo X Anima 3, Disperazione 1 Corruzione Permanente 0

Samael 1
Metatron 1

[Arioch]

Charles

[cite]Autore: makahd[/cite]Le lacrime iniziano a scorrere sul mio viso,non più bambino,mentre accarezzo, con le dita, la foto.
"ricordo quel coniglietto,mr tennets! e quella giornata...che divertimento..e la palla...aspetta un momento è quella che mi ha fatto uscire di strada!!!forse erika ha bisogno di me...piccola!!"penso a questo mentre le lacrime non più controllabili solcano la mia pelle..Ma ora so dove andare e che fare...al diavolo il lavoro non ci penso più,nella mia testa ci sono solo i miei ricordi e la mia amiketta..devo trovarla,ASSOLUTAMENTE!Lakeside Amusement Park!!
Mi giro indietro e cerco l'uscita,noto con gioia che all'improvviso le pareti dell'orfanotrofio si sono "aggiustate"sono meno fatiscenti..questo mi "colora" un po.

Hai la sensazione che il Lakeside Amusement Park non sia tanto distante dall'orfanotrofio... se non ricordi male ci eravate andati a piedi (come hai fatto a dimenticartene?)
Tornando indietro noti una porta aperta nel corridoio: dà su una sala piuttosto ampia, una specie di mensa a giudicare dalle tavolate. Qualcuno si è divertito a disegnare per terra con i gessetti. Ma allora i bambini non te li sei sognati! Forse abitano qui vicino e sono venuti a giocare nel cortile... E quelli nel sotterraneo? Forse sei ancora confuso per l'incidente... Devi prendere una boccata d'aria. Esci dall'orfanotrofio e cerchi il sentiero per il Parco.

[marco piemonte]

[cite]Autore: Arioch]Hai la sensazione che il Lakeside Amusement Park non sia tanto distante dall'orfanotrofio... se non ricordi male ci eravate andati a piedi (come hai fatto a dimenticartene?)
Tornando indietro noti una porta aperta nel corridoio: dà su una sala piuttosto ampia, una specie di mensa a giudicare dalle tavolate. Qualcuno si è divertito a disegnare per terra con i gessetti. Ma allora i bambini non te li sei sognati! Forse abitano qui vicino e sono venuti a giocare nel cortile... E quelli nel sotterraneo? Forse sei ancora confuso per l'incidente... Devi prendere una boccata d'aria. Esci dall'orfanotrofio e cerchi il sentiero per il Parco.
[/span][/p]

La nebbia persiste e come delle dita impertinenti toccano e coprono tutto cio che mi è attorno,mi fermo e giro la testa prima a destra eppoi a sinistra...quanto tempo è passato!!non ricordo!.Mi faccio guidare dai miei sensi,dai miei ricordi vaghi.Percorro la strada a destra dell'orfanotrofio la Gilman street;man mano che cammino i ricordi affiorano è la strada giusta!.
I cancelli arrugginiti sono aperti,il prato inglese presenta una crescita abnorme,saranno anni che nessuno  lo taglia più,le giostre sono letteralmente ingoiate dall'erba alta e in lontananza vedo una baracca di legno scrostato rosso...forse ci siamo.La nebbia non mi permette di leggere la scritta da lontano,caccio dal taschino della giacca la fotografia e la osservo,sembra questo il posto;mi avvicino e leggo il cartello di legno c'è una scritta nera sbiadita che recita:
Lakeside Amusement Park - Pesca il tuo premio! - 50c un tentativo.
Ci siamo.

[Arioch]

Helen

No, non è possibile che sia sua... cioè, è poco plausibile, ecco, non eravamo migliori amiche. Non ho mai avuto una "migliore amica," se è per questo, ma non l'avevo mai considerata tale... Forse lo pensava lei? Forse lo avrebbe voluto lei?
E poi, perché la lettera è sotto questo banco? Ce lo ha messo lei e questo avrebbe dovuto essere il mio banco, o questo era il suo? Ma io in questa scuola alla fine non ci sono mai stata, quindi forse era il suo. Viste come stanno le cose, forse chi la insultava ha rubato questa lettera, forse gliel'hanno strappata di mano o cose così... so come vanno certe cose, purtroppo.
Devo ritrovarla. Non so perché, ma ho la sensazione che lei sia ancora qui in giro. Anche se me la sto facendo sotto, sento che sto facendo la cosa giusta! Fuori, fuori da questa stanza!

torni nei corridoi diroccati, l'atmosfera di questo posto non ti piace per niente e in poco tempo ti trovi a camminare come facevi nella tua scuola quando eri bambina: in fretta e rasente ai muri, per evitare di essere notata.
Il pensiero ti torna involontariamente a quei giorni e nella tua mente ti trovi a rivivere i soprusi e le prese in giro dei tuoi compagni. Le loro filastrocche ti sono rimaste impresse nella memoria, ti pare quasi di sentirle mentre cammini nella semi-oscurità... aspetta un attimo... non te le stai immaginando! C'è veramente qualcuno qui!
Senti chiaramente la voce qualcuno (probabilmente una ragazzina, dalla voce) che sta singhiozzando, mentre altre voci ridacchiano e di tanto in tanto se ne escono con frasi come "Guardatela, la cocca del maestro piange!"; "Hai perso la tua letterina, frignona?"; "Dov'è la tua mamma, perché non vai a piangere da lei?"; "Non ce l'hal mamma, quella... è scappata perché non la voleva!"; "La tua lettera l'ha rubata l'Uomo Nero, perché non vai a riprenderla?"; "Aha, sì vai giù a prenderla, se hai il coraggio!"
Infuriata, corri in avanti verso le voci: non sai cosa ci facciano qui dei ragazzini, ma non hai intenzione di fargliela passare liscia! Qui ci vuole una bella lezione, così impareranno a lasciar stare quella povera ragazzina!
Spalanchi la porta dietro alla quale hai sentito provenire le voci, ma non trovi nessuno: solo una buia scala che scende verso il piano inferiore e un cartello di ferro appeso al muro con scritto "Caldaia: vietato l'ingresso ai non addetti ai lavori". Le voci si sono dissolte nell'aria come echi non appena hai aperto la porta... solo il singhiozzare della bambina è rimasto per un attimo sospeso nell'aria, giù vicino al pianerottolo inferiore delle scale, prima di sparire.

[Arioch]

Nick

[cite]Autore: Talos 2.0[/cite]"Cazzo cazzo cazzo" sbatto le mani sul volante come a punirlo del malfunzionamento della vettura..appoggio per alcuni secondi il capo al clacson ma senza farlo suonare, respirando profondamente..poi mi alzo...e salto sul sedile...dallo specchietto retrovisore vedo chiaramente il viso di Erick che mi sorride maligno seduto placidamente sul sedile posteriore...mi volto ansimante per scoprire che..
Non c'è nessuno....meglio.....non c'è Erick
In compenso un clacson assordante e luci che potrebbero illuminare uno stadio mi colpiscono in pieno.....un enorme autorimorchio sembra aver intenzione di colpire me, la mia auto.e preferibilmente accartocciarlo sotto le ruote
Ho tempo una manciata di secondi ma freneticamente riesco a slacciarmi la cintura e lanciarmi letteralmente fuori dal lato passeggero chiudendo gli occhi in attesa dell'impatto
Che non arriva......riapro lentamente gli occhi e mi volto ancora più lentamente...nessuna traccia...di niente...anzi...per mia fortuna la nebbia sembra essersi un pò ritirata...l'insegna del motel sembra tornata a com'era ieri quando ero arrivato, non sgangherata e arrugginita come pochi minuti fa..
Ancora stordito e incredulo mi rialzo e batto le mani sulle cosce a levare la polvere
Grattandomi la testa iniziando a pensare di essere completamente pazzo, mi incammino verso Crichton Street abbandonando la macchina per ora inutile.
Mi chiudo nel cappotto tirando sù il colletto il più possibile...la nebbia è diminuita ma l'umidità è ancora molto presente, fa freddo e c'è un lieve soffio di vento.
Raggiungo Sandford Street e poi la Riverside Drive...l'atmosfera è strana, inquietante..ma almeno non impossibile come quella a cui avevo assistito prima le strade sembrano deserte..ma in realtà è come se sentissi sussurri..passi e fruscii quasi ad ogni angolo...credo di aver sentito una risata di un fanciullo ad un certo punto..tutto ciò non fà altro che farmi aumentare il passo e farmi guardare attorno sospettoso..Rob aveva parlato di disordini o sbaglio?....era meglio raggiungerlo il più in fretta possibile, soprattutto contando che era vicino alla stazione di polizia.
Dopo una mezzora di camminata più o meno raggiungo la Stazione..tirando un sospiro di sollievo

La porta a vetri della Stazione di Polizia è aperta, la spalanchi ed entri alla luce dei neon dell'atrio, lieto di lasciarti alle spalle il gelo notturno. Pensavi di trovare Rob ad aspettarti, ma nell'ingresso non c'è nessuno. Perfino la guardiola è vuota. Sembra che la Stazione sia stata abbandonata in tutta fretta: la porta che conduce agli uffici è spalancata, su uno scaffale qualcuno ha lasciato accesa la macchina del caffè e ora il liquido scuro sta colando dalla brocca sui ripiani sottostanti.
Che si sia verificata un'emergenza? Forse uno dei disordini di cui parlava Rob? E come mai lui non è qui? Che sia andato con la polizia?
Meglio aspettare un po' qui, qualcuno arriverà, prima o poi... Ti siedi su una panca e ti guardi un po' attorno, stiracchiando le gambe. Solo ora noti un foglio appoggiato sul banco della guardiola. Sulla parte che pende oltre il banco riesci a leggere "SHPD - WANTED": si tratta dell'identikit di un criminale, dunque. Forse è proprio per andare a dargli la caccia che hanno lasciato la Stazione... Incuriosito, ti alzi e vai a vedere di chi si tratta. C'è scritto: "Dipartimento di Polizia di Silent Hill - RICERCATO per Aggressione ed Omicidio" sotto c'è lo schizzo di un volto che conosci bene, quello di Erick e, ancora più sotto: "Nick Fisher (Maschio, Bianco, Caucasico). Attenzione! Armato e Pericoloso!"
Non è possibile! Hanno scambiato Erick per te! Ma.. perché!? Perché tutte a te, oggi? Va bene che vi somigliate, ma questo è troppo, cazzo! Cosa puoi fare? Calma... calma, devi restare calmo. Fai un bel respiro. Si tratta di un errore. Ci sarà sicuramente un modo - DEVE esserci un modo - per per dimostrare che tu non hai ucciso nessuno...

[Ivan Repetto]

Nick Fisher

Anche per un'emergenza sembrava strana la totale assenza di personale...nessuno nemmeno all'ingresso, potevano lasciare che la gente entrasse e uscisse da una stazione di polizia come se nulla fosse? E qual era il prossimo passo...aprire le celle?
Poi vidi l'ordine di cattura
Era impossibile...strabuzzai gli occhi incredulo...uno dei miei incubi si avverava e ritornava...qualcuno mi aveva dato la colpa dei crimini che aveva commesso Erick...non era la prima volta...anche quand'ero piccolo
"TI ODIOOOOOOOOOOO!" Urlai con quanto fiato avessi in gola
"Ar...armato e pericoloso..." balbettai guardando il foglio  "Non ci posso credere...è incredibile...questo è un incubo...un fottuto incubo...devo fare qualcosa"
Mi attaccai al terminale dell'ingresso...volevo trovare qualche informazione su cosa in particolare mi accusassero.."che sia per quella donna?" pensai ad alta voce
"No...no...è impossibile...era una squallida allucinazione Nick sveglia...cavolo...era un morto vivente!"
Nel frattempo provai a richiamare Rob...forse lui avrebbe potuto dirmi qualcosa

[Michael Tangherlini]

[cite]Autore: Arioch[/cite]torni nei corridoi diroccati, l'atmosfera di questo posto non ti piace per niente e in poco tempo ti trovi a camminare come facevi nella tua scuola quando eri bambina: in fretta e rasente ai muri, per evitare di essere notata.
Il pensiero ti torna involontariamente a quei giorni e nella tua mente ti trovi a rivivere i soprusi e le prese in giro dei tuoi compagni. Le loro filastrocche ti sono rimaste impresse nella memoria, ti pare quasi di sentirle mentre cammini nella semi-oscurità... aspetta un attimo... non te le stai immaginando! C'è veramente qualcuno qui!
Senti chiaramente la voce qualcuno (probabilmente una ragazzina, dalla voce) che sta singhiozzando, mentre altre voci ridacchiano e di tanto in tanto se ne escono con frasi come "Guardatela, la cocca del maestro piange!"; "Hai perso la tua letterina, frignona?"; "Dov'è la tua mamma, perché non vai a piangere da lei?"; "Non ce l'hal mamma, quella... è scappata perché non la voleva!"; "La tua lettera l'ha rubata l'Uomo Nero, perché non vai a riprenderla?"; "Aha, sì vai giù a prenderla, se hai il coraggio!"
Infuriata, corri in avanti verso le voci: non sai cosa ci facciano qui dei ragazzini, ma non hai intenzione di fargliela passare liscia! Qui ci vuole una bella lezione, così impareranno a lasciar stare quella povera ragazzina!
Spalanchi la porta dietro alla quale hai sentito provenire le voci, ma non trovi nessuno: solo una buia scala che scende verso il piano inferiore e un cartello di ferro appeso al muro con scritto "Caldaia: vietato l'ingresso ai non addetti ai lavori". Le voci si sono dissolte nell'aria come echi non appena hai aperto la porta... solo il singhiozzare della bambina è rimasto per un attimo sospeso nell'aria, giù vicino al pianerottolo inferiore delle scale, prima di sparire.

Lei è qui, e loro la stanno prendendo in giro. La cosa mi fa star male... è come se di colpo tutti i bulletti degli anni passati mi fossero tornati davanti alla faccia, ma più cattivi e cresciuti. E ovviamente le loro frasi sono ancora coltellate nel costato, ogni santa volta.
Deglutisco. Sono armata solo della mia torcia, che grazie a Dio o chi per lui è ancora attiva. Devo trovare delle pile, delle batterie di qualche tipo, farne scorta, così da averle sempre disponibili e tenerla accesa...
...Helen, calma. Non impazzire. Non ancora. C'è ancora del lavoro da fare, torcia o non torcia, ok? Là sotto dei bulletti e l'Uomo Nero stanno facendo del male ad una bambina. E qui ci sono solo io. Il lavoro sporco, il lavoro dei grandi lo posso fare solo io.
Quindi passo dopo passo vado giù, nel buio, scendo le scale.

-MikeT

[Mr. Mario]

[cite]Autore: Arioch[/cite][p]
Quando ti riprendi, sei seduto in mezzo ai bagni, proprio sotto lo specchio. Almeno, sembrano i bagni, solo che sono diversi: più bui, più sporchi, più... vecchi. Ti alzi barcollando. Sono macchie di ruggine quelle sullo specchio? E le pareti sono sempre state così malandate? Ma dove cazzo sei finito?

Cazzo. Devo essere messo male. Non credo di avere perso abbastanza sangue dalla caviglia da avere le allucinazioni. E allora cos'è stato? Mi sono infettato con qualcosa? Sto impazzendo? Che diavolo succede qui?

Mi alzo barcollando, e non ho il cuore di guardarmi di nuovo allo specchio. Ho paura di quello che potrei trovarci. La scritta sulla porta del bagno è sparita, ma chiunque sia che scrive coi gessi, sento che mi ha aiutato, in qualche modo. Chi potrebbe essere?

E cosa ci sono venuto a fare qui? Ah sì, il nascondiglio. Comincio a battere sulle mattonelle. Quella giusta faceva un suono particolare. E lo fa ancora, anche se devo scacciare un brutto ragnone per raggiungerla. Beh, è il momento della verità. La sposto e infilo una mano dentro.

E qualunque cosa ci sia, direi che diventa il mio nuovo pezzo di equipaggiamento, visto che mi è salita la disperazione.

[Arioch]

Charles

[cite]Autore: makahd[/cite]La nebbia persiste e come delle dita impertinenti toccano e coprono tutto cio che mi è attorno,mi fermo e giro la testa prima a destra eppoi a sinistra...quanto tempo è passato!!non ricordo!.Mi faccio guidare dai miei sensi,dai miei ricordi vaghi.Percorro la strada a destra dell'orfanotrofio la Gilman street;man mano che cammino i ricordi affiorano è la strada giusta!.
I cancelli arrugginiti sono aperti,il prato inglese presenta una crescita abnorme,saranno anni che nessuno  lo taglia più,le giostre sono letteralmente ingoiate dall'erba alta e in lontananza vedo una baracca di legno scrostato rosso...forse ci siamo.La nebbia non mi permette di leggere la scritta da lontano,caccio dal taschino della giacca la fotografia e la osservo,sembra questo il posto;mi avvicino e leggo il cartello di legno c'è una scritta nera sbiadita che recita:
Lakeside Amusement Park - Pesca il tuo premio! - 50c un tentativo.
Ci siamo.

Sì, è qui. Te lo ricordi bene quel giorno, ora. Siete venuti insieme al parco, avete preso lo zucchero filato a quel baracchino giù in fondo, poi siete venuti qui agli ufo-catacher. Erika era bravissima con questi aggeggi, pensi, avvicinandoti ad essi. E' stata lei a vincere la palla e quel buffo pupazzo... Ora però sono tutti rotti e spenti, impolverati e coi vetri coperti di sporcizia. La cosa ti rende un po' triste.
Appeso al muro di fronte all'entrata c'è un vecchio poster, un tempo sicuramente colorato ma ora quasi del tutto sbiadito: "Tennet-Coaster: le Montagne Russe più alte dello Stato! Solo al Lakeside Amusement Park"
Hai una strana sensazione... c'è qualcosa che ti attira in quel poster, ma allo stesso tempo ne sei quasi spaventato. Cosa ti sta succedendo?

[marco piemonte]

[cite]Autore: Arioch[/cite][p]
Ci siamo.[/p]

[p][span style=color:#f00]Sì, è qui. Te lo ricordi bene quel giorno, ora. Siete venuti insieme al parco, avete preso lo zucchero filato a quel baracchino giù in fondo, poi siete venuti qui agli ufo-catacher. Erika era bravissima con questi aggeggi, pensi, avvicinandoti ad essi. E' stata lei a vincere la palla e quel buffo pupazzo... Ora però sono tutti rotti e spenti, impolverati e coi vetri coperti di sporcizia. La cosa ti rende un po' triste.
Appeso al muro di fronte all'entrata c'è un vecchio poster, un tempo sicuramente colorato ma ora quasi del tutto sbiadito: "Tennet-Coaster: le Montagne Russe più alte dello Stato! Solo al Lakeside Amusement Park"
Hai una strana sensazione... c'è qualcosa che ti attira in quel poster, ma allo stesso tempo ne sei quasi spaventato. Cosa ti sta succedendo?[/span][/p][/quote]

"le montagne russe!! che bei ricordi....anzi no!Ricordo che portai Erika a farci un giro,aveva paura,ma le dissi non preoccuparti,ci sono io!Arrivammo davanti al bigliettaio,ma non ci fecero salire,eravamo troppo piccoli.All'improvviso erika si fece bianca in viso e mi disse che doveva scappare....forse aveva visto qualcuno..forse quelle dell'orfanotrofio".
Dopo aver pensato questo cerco di arrivare alle montagne russe,continuando così il mio tour di ricordi.

[Arioch]

Helen

[cite]Autore: MikeT[/cite]Lei è qui, e loro la stanno prendendo in giro. La cosa mi fa star male... è come se di colpo tutti i bulletti degli anni passati mi fossero tornati davanti alla faccia, ma più cattivi e cresciuti. E ovviamente le loro frasi sono ancora coltellate nel costato, ogni santa volta.
Deglutisco. Sono armata solo della mia torcia, che grazie a Dio o chi per lui è ancora attiva. Devo trovare delle pile, delle batterie di qualche tipo, farne scorta, così da averle sempre disponibili e tenerla accesa...
...Helen, calma. Non impazzire. Non ancora. C'è ancora del lavoro da fare, torcia o non torcia, ok? Là sotto dei bulletti e l'Uomo Nero stanno facendo del male ad una bambina. E qui ci sono solo io. Il lavoro sporco, il lavoro dei grandi lo posso fare solo io.
Quindi passo dopo passo vado giù, nel buio, scendo le scale.

Man mano che scendi le scale (ma quanto sono lunghe? sembrano non finire mai!) la rabbia nei confronti delle voci che hai sentito diventa sempre più forte. Sembra una fotocopia di ciò che ti accadeva quando eri piccola, ricordi bene come ti sentivi impotente e la cosa ti ba imbestialire... Non avevi qualcuno che accorresse in tuo aiuto, allora. La torcia comincia nuovamente a fare i capricci: lampeggia un po' e poi si affievolisce, come ingoiata dalle ombre, lasciandoti con solo un tenue filo di luce, ma tu non ti scoraggi, quella bambina dipende da te.
Finalmente arrivi in vista della fine delle scale, fai per affettarti a scendere, quando una voce ti ferma: "Helen? Helen sei tu?" Rimani come congelata, la voce ti è in un qualche modo familiare, ma non riesci a identificarla.

Prima di proporre un conflitto, visto che Mike è nella SH alternativa, come la vedete la mia ultima proposta? Quella dei successi minimi, intendo.

[Michael Tangherlini]

[cite]Autore: Arioch[/cite][p][span style=color:#00f]Man mano che scendi le scale (ma quanto sono lunghe? sembrano non finire mai!) la rabbia nei confronti delle voci che hai sentito diventa sempre più forte. Sembra una fotocopia di ciò che ti accadeva quando eri piccola, ricordi bene come ti sentivi impotente e la cosa ti ba imbestialire... Non avevi qualcuno che accorresse in tuo aiuto, allora. La torcia comincia nuovamente a fare i capricci: lampeggia un po' e poi si affievolisce, come ingoiata dalle ombre, lasciandoti con solo un tenue filo di luce, ma tu non ti scoraggi, quella bambina dipende da te.
Finalmente arrivi in vista della fine delle scale, fai per affettarti a scendere, quando una voce ti ferma: "Helen? Helen sei tu?" Rimani come congelata, la voce ti è in un qualche modo familiare, ma non riesci a identificarla.[/span][/p][p][/p]

No, ti prego, ti prego, resisti... non lasciarmi sola qui, nel buio... ti prego, reggi, almeno finché non me ne esco di qui...
"Chi... chi è là?" Il cuore salta alcuni battiti. Questa voce la conosco, anche se non riesco... non riesco bene a collegarla ad una faccia. Giro la torcia in direzione della voce, mentre mi fermo alla base delle scale. C'è una figura alta, un uomo...
"...Professor Anderson? E' lei?" Non è possibile, non può essere lui... il professor Anderson era un amico di mio padre che viveva qui e insegnava in questa scuola quando venivamo in vacanza a Silent Hill, ma... Dovrebbe essere invecchiato, ma la figura che vedo qui è esattamente identica a com'era l'uomo quando l'ho conosciuto! Non è possibile!

-MikeT

[Arioch]

Nick

[cite]Autore: Talos 2.0[/cite]Anche per un'emergenza sembrava strana la totale assenza di personale...nessuno nemmeno all'ingresso, potevano lasciare che la gente entrasse e uscisse da una stazione di polizia come se nulla fosse? E qual era il prossimo passo...aprire le celle?
Poi vidi l'ordine di cattura
Era impossibile...strabuzzai gli occhi incredulo...uno dei miei incubi si avverava e ritornava...qualcuno mi aveva dato la colpa dei crimini che aveva commesso Erick...non era la prima volta...anche quand'ero piccolo
"TI ODIOOOOOOOOOOO!" Urlai con quanto fiato avessi in gola
"Ar...armato e pericoloso..." balbettai guardando il foglio  "Non ci posso credere...è incredibile...questo è un incubo...un fottuto incubo...devo fare qualcosa"
Mi attaccai al terminale dell'ingresso...volevo trovare qualche informazione su cosa in particolare mi accusassero.."che sia per quella donna?" pensai ad alta voce
"No...no...è impossibile...era una squallida allucinazione Nick sveglia...cavolo...era un morto vivente!"
Nel frattempo provai a richiamare Rob...forse lui avrebbe potuto dirmi qualcosa

Inserisci i dati del poster nel computer ed inizi a leggere le informazioni che scorrono sullo schermo: è evidente che qualcuno ha scambiato la tua cartella con quella di Erick. I dati anagrafici corrispondono tutti ai tuoi: la nascita, residenza, l'università in cui ti sei laureato... Inizi a scorrere la lista dei reati, per lo più si tratta di aggressioni, ed i nomi collegati ad esse non ti dicono nulla. Un dato però ti fa sobbalzare sulla sedia, quello relativo all'omicidio di Harry Winchester, 22 anni.
Winchester, non era il nome di quel ragazzo? Cosa c'entra Erick con questa storia?! Si è trattato di un suicidio! Stai per rimetterti a leggere quando un bagliore blu illumina improvvisamente la stanza: una macchina della polizia si è fermata proprio davanti all'entrata!

[Ivan Repetto]

Nick Fischer

"No no no...Harry...non è possibile" di slancio mi allontano dal terminale facendo scorrere la sedia indietro..."E' impossibile...io non ero con lui...ho...ho ricevuto anche una sua chiamata...potrebbero...potrebbero rintracciare il mio cellulare...sapere dove mi trovavo in quel momento...no no no...non è possibile...è tutto maledettamente un equivoco....quello stronzo di Erick...scommetto che se la sta ridendo da qualche parte"
Mi scappa una breve risatina isterica.....poi noto i lampeggianti
"Cazzo..adesso che faccio..se mi trovano qui mi arrestano" esco dalla sessione e mi allontano dal computer, cerco un riparo...se non sono troppi potrei nascondermi e poi uscire..o da qui..o da un' uscita secondaria....cerco rapidamente una piantina della centrale su un muro..un muro magari lontano dall'ingresso..

[Arioch]

Billy

[cite]Autore: Mr. Mario[/cite][p][span style=color:#0f0]Cazzo. Devo essere messo male. Non credo di avere perso abbastanza sangue dalla caviglia da avere le allucinazioni. E allora cos'è stato? Mi sono infettato con qualcosa? Sto impazzendo? Che diavolo succede qui?[/span][/p][p][span style=color:#0f0]Mi alzo barcollando, e non ho il cuore di guardarmi di nuovo allo specchio. Ho paura di quello che potrei trovarci. La scritta sulla porta del bagno è sparita, ma chiunque sia che scrive coi gessi, sento che mi ha aiutato, in qualche modo. Chi potrebbe essere?[/span][/p][p][span style=color:#0f0]E cosa ci sono venuto a fare qui? Ah sì, il nascondiglio. Comincio a battere sulle mattonelle. Quella giusta faceva un suono particolare. E lo fa ancora, anche se devo scacciare un brutto ragnone per raggiungerla. Beh, è il momento della verità. La sposto e infilo una mano dentro.[/span][/p]

Afferri qualcosa di sottile e leggero, che una volta estratto si rivela essere un biglietto un po' stropicciato. Uno di quei biglietti d'auguri colorati, che si trovano nelle cartolerie per ogni occasione. Sul lato esterno di questo c'è disegnata una torta con scritto "Buon Compleanno!!". Quando lo apri per vedere cosa c'è all'interno parte una musichetta che vorrebbe essere una riproduzione di "happy birthday to you". Nello spazio bianco all'interno del biglietto qualcuno ha scritto: "Buon Compleanno Billy! Non essere triste, i dottori non ti hanno cambiato di piano per farti un dispetto, significa che stai guarendo e che presto potrai tornare a casa! Purtroppo io sono sempre un po' occupata qui al reparto Terapia Intensiva, quindi in questo periodo non potremmo vederci spesso, ma quando sarai guarito potrai venire a trovarmi! A presto, la tua infermiera preferita.