[cite]Autore: Aetius[/cite]Continuo a non vedere tutti questi cambiamenti nel metodo per AiPS che Barbara ha usato.
Cito Barbara:
[cite]Autore: Glenda[/cite]beh, innanzi tutto ho dovuto accettare un po' di pre-narrazione al tavolo: per i ragazzi infatti è difficile dichiarare semplicemente la posta senza dire nulla del "come" vorrebbero raggiungerla. Cominciano a fare proposte, a inventarsi strategie e a volte è brutto bloccarli perché vedi che si entusiasmano tanto. Quindi, molte volte, pur vincendo la narrazione ho seguito la trama che avrebbero voluto loro.
Secondo: sparito il set personale, per esempio. E sparite anche le scene di approfondimento del personaggio, perché tutto ciò che è flash back ed anche spingerli all'introspezione per loro è difficile. Contate che coi ragazzini delle medie c'è da fare i conti con un'alta dose di imbarazzi.
Ho dovuto guidare molto il pitch: tendono a disperdersi e a mettere troppa carne al fuoco, creando scenari ingestibili.
Se avessi scritto io una cosa del genere, ci sarebbe stato un Domon qualsiasi che mi avrebbe risposto "e usare le regole di AiPS invece no? lolz".
Non voglio chiaramente togliere nulla al lavoro fatto da Barbara, ma leggendo quello che riporta, sta usando AiPS come framework di tecniche per narrare storie. Che è quello che si fa con Levity.
[cite]Autore: Aetius[/cite]Racchiudere la creatività nella "gabbia" delle Scene non può essere un buon modo per incanalarla costruttivamente verso una sintesi dei desideri e dell'immaginazione dei singoli partecipanti?
Per bambini di questa età, racchiudere la creatività in una gabbia anche solo temporale, rischia di far diventare tutto una noia mortale, perché gli stai imponendo quell'unico paletto che gli censura l'idea che avevano in testa. Quindi di disinteressano e non partecipano.
I bambini non sono adulti-bonsai, riuscire a destreggiarsi in un contesto di "costrains foster creativity" è una cosa da adulti.
Per un bambino, che ancora sta imparando ad esprimersi, "costrains sucks".
Non è mai chiaro se un bambino che segue una "traccia" stia creando o stia ripetendo, molto spesso sta ripetendo, infatti si usano le "tracce" e i "vincoli espressivi" quando si vuole far raccontare ad un bambino quello che ha visto, tipo nelle sedute di analisi o negli interrogatori...
Se si vuole la sua creatività, gli si lasciano grandi spazi bianchi.
E' dopo la pubertà che questi spazi bianchi ricevono "internamente" delle forme e dei costrain auto-imposti sulla base della esperienza di ognuno.
[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]Il problema è che anche dire "uso Levity" vuol dire poco o niente, visto che si può "usare Levity" allo stesso grado praticando il più bieco Parpuzio così come la narrazione più distribuita...
Con la differenza che Levity può modificare il suo utilizzo in gioco.
In termini prettamente BModelliani, il System di Levity è composto da una serie di tecniche che mutano per adattarsi al gruppo di gioco e alla sua CA e addirittura arriva a modificare le ephemere con cui le tecniche sono composte.
Con Levity si deve "decidere chi decide", prima che prendere la decisione in se. Questo quindi consente un'adattabilità immediata tra Giocatore <-> Sistema e la strada di questa adattabilità è data dai Vincoli.
E' un concetto assai difficile da spiegare a parole perché, che sappia io, è unico.
Va provato, non c'è molto altro da fare. Tutto appare molto più chiaro una volta che si è capito lo schema dietro Levity e lo si è provato sul campo.
[cite]Autore: El Rethic[/cite]Se le condizioni sono con bambini o ragazzi, allora i giochi forgiti possono dare qualche risultato inaspettato (positivi o negativi) perchè non sono stati creati per loro e spesso neanche testati per loro. Ma a questa categoria sfuggono (come da giusto presupposto) quei giochi forgiti che sono stati creati (come scopo dichiarato) apposta per loro. Quelli ovviamente gireranno che è una bomba :-)
Questo, chiaramente... ovvio che se esiste un gioco forgita specifico fatto per i bambini, funzionerà alla perfezione. Per quello nella mia frase avevo scritto "in generale".