Proviamo per un paio di giorni a riaprire le iscrizioni. Abbiamo inserito delle contromisure contro la registrazione massiccia degli spammer. Vediamo chi la spunta
Ma da dentro la casa, la voce la raggiunge ancora."AIUTAMI! Ti prego! Fammi uscire!"
BrieDannazione, dannazione, dannazionePenso a questo mentre raccolgo un tubo i metallo da una fila ordinata per lunghezza. Lo soppeso un attimo prima di avvinarmi ad una finestra più o meno in linea con quella da cui sento provenire le richieste di aiuto e la colpisco ripetutamente, frantumandola per bene e cercando di togliere dai bordi qualsiasi rimasuglio di vetroMi affaccio e vedo un bagno, o quello che ne resta: i sanitari sono divelti e le maioliche crollate in più puntiSe non posso entrare dalla finestra, proverò ad entrare dall'appartamento accanto
BrieBrie riuscì ad entrare e si diresse verso il luogo da cui provenivano le grida. Un incendio divampava nella casa...ma non sembrava un incendio comune, le fiamme avevano colori strani, in prevalenza verdi e azzurre. Al di là della barriera di fuoco vide una figura piccola piccola, poteva essere un bimbo di 8, 10 anni...tra le fiamme roteavano spirali di cenere, come quella che copriva gli uomini che l'avevano aggridita
[cite]Autore: Iz[/cite]Non so, io aspetto che Bryan mi dica dove andare, avrei potuto inserire una scena di dialogo ma mi sembrava superflua...
BrieOsservo l'ombra del bimbo, poi il mio tubo... L'afferro con due mani e comincio ad usarlo per farmi strada tra gli oggetti incandescenti. Come un folle battitore che mena con la sua mazza qualsiasi oggetto come fosse una palle, entro urlando istericamente... un fornetto vola qualche metro più in là, scagliato come un birillo; arrivo a pochi passi dal bimbo completamente in preda all'euforia... ridendo e urlando allo stesso tempo. L'afferro per un braccio, mentre aiutata dalla mia follia che riordina gli oggetti più piccoli per farmi da scuudo, e dal braccio che ancora regge il tubo, ritorno all'ingresso dell'appartamento, scagliando fuori il bambino, forse facendogli un po' male al braccio, per poi uscire anche io, seminuda, per via della gonna quasi completamente consumata dalle fiamme e della camicetta, bucata in più punti.Dovrò trovare dei vestiti... penso ridacchiando mentre tento di riprendere il controllo
Malcom e BryanMalcom e Bryan si arrampicqarono sui tetti - l'unica cosa che Bryan ricordava ancora - e da lassù la distesa di mad city parve a Malcom ancora più pazzesca. Fu allora che, a diversi isolati di distanza, videro del fumo sprizzare fuori con gran forza da un camino e sibilare come se avesse vita propria.BrieBrie era coperta di cenere dalla testa ai piedi, quasi che anche lei fosse diventata una di quelle creature. Era così concentrata sul suo vestito inguardabile da dimenticarsi per un momento del perchè si era messa in quel guaio. Quando, all'improvviso, uno scoppio di pianto la riportò alla realtà. Accanto a lei c'era un ragazzino biondo, con un viso dolcissimo, per quanto coperto di fuliggine, che singhiozzava agitando le spalle.
BrieIl singhiozzare del bambino mi riportò alla realtà...I vestiti possono aspettareMi chino sul bimbo, cercando di confortarlo ed incoraggiarlo ad alzarsi e uscire con me, prima che le fiamme coinvolgano il resto del palazzo."Andiamo piccolo, usciamo di qui prima che crolli tutto"
Il bambino smise di piangere e la seguì, poi, appena furono lontani a sufficienza dall'incendio, con un'espressione insolitamente matura, disse: "La ringrazio, lei mi ha salvato la vita". Detto ciò, con le mani si spazzò via di dosso nervosamente la cenere, come se anche solo il suo odore gli fosse insopportabile.
Bryan"Aaaah... Non siamo arrivati tardi, vero?" Disse aggrottando la fronte mentre osservava il camino soffiare fuori con gran forza del fumo, genuinamente spaventato da una vista del genere."Magari è lì dentro!" Fece a Malcom per poi avanzare verso il camino, con estrema cautela e guardandosi per un istante attorno quasi ad ogni passo.
[cite]Autore: Glenda[/cite][p]weh, che fine avete fatto tutti?[/p]