Stavo per postare qualcosa al riguardo (scuse ai giocatori, soprattutto...) nel thread generale sugli eventi di Play, e tu adesso mi fai un thread dedicato evidenziando l'episodio a mia imperitura vergogna? Per vendetta non citerò la tua presentazione di 1001 nights...
Comunque, in breve: probabilmente la peggiore demo che abbia fatto ad una convention, e dico in generale, non solo per Montsegur (infatti, è l'UNICA demo che abbia mai fatto di Montsegur, anche se l'ho giocato con successo ormai 5-6 volte)
Fare una Demo non è come giocare: devi PRESENTARE un gioco, non solo giocarlo. In una convention, in mezzo ad una confusione pazzesca, a giocatori che vengono dalle esperienze di GDR più strane e varie (ti capita di tutto, da quello che non ha mai giocato in vita sua al "bravo GM" che viene a dimostrare a te che questi giochi non possono funzionare...). Una costante è il dover spiegare il gioco in fretta, in maniera chiara ed evocativa, in pochi minuti (per non far crollare l'attenzione). Un'altra è il dover intervenire subito, e spesso, per "raddrizzare" partite che prendessero una piega storta. Questa seconda cosa è da sempre il mio limite principale alle demo: non me la sento di solito di dire "guarda, ti stai sbagliando, non si gioca così" ad un giocatore al tavolo di una demo, che di solito è già agitato di suo perchè si trova in un ambiente diverso dal suo solito gruppo. Quindi cerco di prevenire i problemi preparandomi BENE sulla prima cosa: preparandomi cioè la presentazione come se fosse un testo a parte: scaletta, tono da usare, punti da evidenziare, cosa da NON spiegare perchè inutili nello spazio di una demo (per dare un idea: quando faccio demo di Cani nella Vigna normalmente ormai do' direttamente io gli oggetti e i dadi (quelli del personaggio "well-rounded"), non faccio scegliere le relazioni, non parlo del cappotto se non per dire che è particolare ed è la loro divisa, etc, concentrandomi invece su COS'E' un cane, che è la cosa di gran lunga più difficile da capire per la maggior parte dei giocatori che vengono da giochi dove il "paladino" è una classe)
Per questo ODIO le situazioni in cui mi si dice di fare una demo (o mi si cambia una demo) all'ultimo momento. Sono, statisticamente, le partite peggiori che abbia mai fatto. Invece di partire con un idea chiara del gioco di solito partono con me me che tengo il manuale aperto, con un gran vuoto in testa, che non spiego un tubo e dico "vabbè, partiamo, magari vi spiego le cose man mano che servono". A quel punto sarebbe molto più facile giocare con la regola zero. Questo è collegato al mio assoluto e totale ODIO E DISPREZZO verso l'idea di giocare i gdr "tradizionali" improvvisando tutto. E' una pratica che ho sempre considerata indecorosa, perchè è, davvero, lo spacciare il più squallido railroading, alla "adesso vi racconto una storia. Che farà cagare perchè non me la sono nemmeno preparata prima", con il "dare libertà ai giocatori, infatti sono tanto liberi che la storia non me scrivo nemmeno prima". Ma questo è un rant per un altra volta, lo cito solo perchè all'inizio è stata occasione di grosse tensioni fra me e Michele, che nel suo sordido passato di GM railroader (abbiamo tutti grandi peccati da farci perdonare, me compreso) si vantava di poter improvvisare una partita di qualunque gioco in cinque minuti... e regolarmente, non solo nelle demo, ma persino nel nostro gruppo di casa, ogni tanto quando c'era da iniziare una campagna che richiedeva magari ore ed ore di preparazione e di cui non avevo manco ripassato le regole, e che doveva preparare lui, all'ultimo minuto (roba tipo mezz'ora prima di giocare) saltava fuori con "non ho avuto davvero il tempo, puoi fare tu da GM fra mezz'ora?"
Dopo un paio di serate davvero disastrose e qualche incazzatura da parte mia ho messo bene in chiaro che in quei casi si salta la serata. E' meglio.
Quest'ultimo paragrafo non è tanto collegato a questa demo, ma ad un principio generale che davvero, va ribadito qui perchè è la causa di fondo di tutto:
[size=14]Volete godervi una bella demo fatta bene? PRENOTATEVI[/size]Se vi prenotate, mi avrete al tavolo preparatissimo e di buon umore. Se non vi prenotare e comunque, per un qualche miracolo, va tutto bene lo stesso, è la stessa cosa ma avete corso un bel rischio. Se non ci prenotare e quando arrivate scopriamo allo stand che ci sono 12 persone non prenotare che vogliono provare Montsegur e nessuna che vuole provare la demo in programma di Spione, è molto facile che vi troviate a giocare una demo improvvisata alla boia di un giuda con un Moreno con le palle girate per dover fare una demo che non ha preparato, di un gioco di cui NON HA MAI FATTO DEMO PRIMA e quindi non è assolutamente pronto a presentarlo in maniera decente. (tenete presente che io l'edizione italiana del manuale DEVO ANCORA LEGGERLA, non avendo nemmeno preso parte alla correzione delle bozze, e quindi non sapevo nemmeno i nomi usati, che sono leggermente diversi rispetto all'edizione inglese con cui avevo sempre giocato...)
Davvero, un conto è il passante che scopre i giochi narrattivi per la prima volta e che ovviamente non poteva prenotarsi prima, ma se potete prenotarvi e non lo fate, avrete di solito quello che meritate: non si offrono garanzie di qualità della demo (nemmeno quella elementare che chi fa la demo conosca le regole del gioco) senza prenotazione. No prenotati? Ahi ahi ahi ahi, Avrete quello che capita.
Questa cosa va ribadita perchè la cosa sta degenerando: le prenotazioni CALANO invece di aumentare, e come conseguenza io a Play a parte la prima di sabato mattina di CnV non ho fatto NESSUNA demo in programma, ma ho fatto tutte demo improvvisate. E mentre per i 1001 Nights di domenica l'ho saputo con un anticipo sufficiente (e ho potuto fare una "prova" la mattina), che dovevo fare una demo di Montsegur invece che si Spione l'ho saputo a mezz'ora dalla demo. Quando ho aperto il demo kit di fronte ai giocatori era la prima volta che vedevo l'edizione italiana... e già da questo intuivo la catastrofe...
A questo si aggiunga il fatto che, come mio solito il primo giorno di una convention, non avevo dormito praticamente nulla la sera prima per preparare tutto nei minimi dettagli (sì, compresa la demo di Spione...) - per l'esattezza avevo dormito un ora solamente, e stavo cominciando a sentire i primi segni di cedimento al sonno - e la ricetta per la catastrofe era pronta.
E la catastrofe è stata chiara dall'inizio. Dai commenti di alcuni giocatori mentre spiegavo la religione Catara, di giocare un gioco che riguardasse la religione non ne avevano voglia per nulla, il tema era troppo serio, l'impressione che ne ho avuto - magari sbagliata, non so - era che alcuni avessero scelto quella demo attirati dal "colore" medioevale senza sapere che non era fantasy, e che altri pensavano, per la presenza di un tabellone, ad un gioco umoristico. Ma non sono sicuro: sbagliando completamente la mia presentazione del gioco (che è stato in pratica un farfugliare qualcosa su "ci sono questi Catari, e c'è stata la crociata, e poi scusate che leggo il manuale") non ho avuto i soliti punti che mi preparo per avere il feedback dai giocatori. Più sei incasinato nella presentazione, meno riesci a "leggere" i giocatori. Può darsi benissimo che abbia frainteso, nel casino, le reazioni dei giocatori. Di certo mi hanno demoralizzato ancora di più.
E' sbagliato comunque anche dipingere tutto il gruppo di giocatori come un blocco univoco: in realtà a fare danno sono stati un paio, forse tre, e per questo avevo intenzione di scusarmi nell'altro thread con gli altri, che si sono visti una demo disastrosa senza che abbia fatto nulla per intervenire..
Comunque, in breve, ad almeno un giocatore non c'è stato verso di spiegare il concetto di "scene framing". Nonostante anche gli altri giocatori, esasperati, provassero a suggerirgli scene e a spiegargli che doveva solo dire dov'era la scena e chi c'era, questo per tutta la partita ogni volta che doveva fare il framing di una scena bloccava il gioco mezz'ora (e non sto esagerando). La prima volta per gran parte di questo tempo ha solo detto "ma non so, come si fa, non sono abituato a queste cose, ci devo pensare " (non era il primo a fare il framing), e noi a girarci i pollici mentre pensava, senza accettare NESSUN suggerimenti (anzi, sembravano infastidirlo, ci ho visto molta "my Guy Syndrome", il personaggio è mio e lo gioco solo io), e inoltre ha continuato a vedere (ripeto, nonostante tutti gli dicessero il contrario) il framing di una scena come "adesso vi racconto una scena io dal principio alla fine. Voi non interrompetemi"
Soffriva, inoltre, della grave "malattia da ricerca totale di Awesome" descritta bene in questo thread:
[tutti] Il consiglio più importante (da PLAY UNSAFE)
http://www.gentechegioca.it/vanilla/comments.php?DiscussionID=484Non descriveva scene naturali, spontanee, ovvie: descriveva SEMPRE scene madri, in cui "il suo personaggio" declamava con enfasi cose che avrebbero dovuto essere "awesome" ma che invece erano, proprio per i motivi descritti in quel link, forzate, innaturali, e soprattutto noiose. A questo aggiungetevi che aveva problemi di dizione che, nella tensione del dover cercare qualcosa di "awesome" e di essere messo sotto i riflettori, peggioravano notevolmente, rendendo in gran parte incomprensibile quello che diceva, e il risultato era che, ogni volta che il turno passava a lui, il gioco si fermava completamente, io mi abbioccavo, gli altri giocatori si guardavano fra loro esasperati e parevano tentati dall'idea di linciarlo, e lui, niente, proseguiva il suo monologo...
Ma che la partita, semplicemente, non fosse salvabile, l'ho capito quando il giocatore che aveva SCELTO di giocare il capo dei Catari, ha descritto nella sua prima scena (che era un monologo, ovvio...) come quel personaggio cadesse praticamente nella latrina del campo, facendo un bagno nella merda (quest'idea, ha confermato, gli era venuta - e pensata come divertente - quando ho descritto come i Perfetti dovessero astenersi dal contatto con i fluidi corporei)
E' lì che ho proprio mollato la palla e me ne sono fregato della partita. Mi sono messo a pensare "quando finisce questo strazio?" e "è l'ultima volta in vita mia che faccio una demo improvvisata", e ho patito per altre quattro ore (i monologhi hanno reso la partita lunghissima, una vera tortura...), abbioccandomi ogni tanto e rinunciando ad ogni tentativo di risollevarla.
Con il senno di poi, e da più riposato, lì ho mancato ad un mio dovere preciso nei confronti dei giocatori che avrebbero voluto davvero giocare a quel gioco. Avrei dovuto sbattere i pugni sul tavolo. Avrei dovuto dire ad almeno un paio di giocatori "ma siete davvero sicuri di voler giocare a questo gioco? Non è che volete andare a giocare qualcos'altro?". Ma non l'ho fatto, e per questo mi scuso con gli altri.
Ma a togliermi ogni velleità di salvataggio del gioco, è il fatto che mi rendevo conto che, davvero, non ero in grado di fare quella demo. Che avrei dovuto accettarlo e dire di no da subito, invece di dire "OK, ci provo".
In quelle condizioni, quello che avrei davvero dovuto fare sarebbe stato dire, dopo che era chiaro che la partita sarebbe stata uno strazio che non aveva niente a che fare con Montsegur, "scusate, non sono in grado di proseguire questa demo, non sto molto bene, vi dispiace se interrompiamo" ed evitare a me e agli altri altre 4 ore di sofferenza...