Aggiungo ancora una cosa:
Vorrei chiedere scusa se qualche volta Mara si è dimostrata un pochino troppo “aggressiva”… in certe circostanze a me esce fuori sempre tanta rabbia e mi spiace se, involontariamente, ho finito per sfogarla un pochino su qualcuno.
Dopo la spiegazione delle regole mi sono subito proposta per Mara perché, contrariamente al comune sentire, credo che il ruolo della defunta sia più semplice e un pochino più “safe”degli altri.
In primo luogo buttar fuori subito tutto, almeno per me, è molto più facile e liberatorio che non tenerselo dentro e sentirlo crescere come un peso o una bomba ad orologeria, ora dopo ora. E’ un attimo, basta buttarsi e ti senti subito più leggera.
Nei dialoghi, poi, l’attenzione ruota sempre sul parente di turno, mai centralmente su Mara, il che mi ha portata al riparo dal dovermi confrontare faccia a faccia con qualcuno…
Ho sempre giocato a qualsiasi cosa senza problemi:tirar fuori quella che sono, con i miei sentimenti e quello in cui credo, ciò che penso e provo non è mai stato un problema.
Vivere esperienze nuove e calarmi intimamente in situazioni anche aliene e distanti dalla mia realtà è un po’ la mia scelta di vita e la voglia di mettermi in gioco di continuo e di scoprire aspetti, sensazioni, culture e saperi diversi è uno dei motivi per cui amo certi “giochi di ruolo”.
Portare agli altri il mio passato, però, è diverso…
Condividere cose non dipese da me, situazioni o drammi “subiti” senza un vero motivo, spesso dovuti ad altre persone… diciamo che sono stata contenta di aver interpretato Mara e, onestamente, non so se giocherei uno dei parenti