LA MIA VITA COL PADRONEUn gioco Gotico di Infamia, Disgusto di Sé e Amore non Corrisposto di P. Czege
Un castello sulla cima di un monte illuminato dai fulmini, un villaggio ai suoi piedi. Nel castello un uomo, le cui brame inumane si estendono come un'ombra sopra il villaggio, un uomo il cui oscuro carisma domina ogni vostro pensiero, ogni momento di veglia e sonno. Quest'uomo è il Padrone.
Voi siete i suoi Servitori.
Lui è un Padrone terribile. Vi fa fare cose orribili, vi punisce a ogni sbaglio, crudelmente e sadicamente. Ma voi lo amate più di ogni altra cosa. Voi sapete che anche quando vi punisce lo fa per il vostro bene, per correggervi, e sapete bene come lui sia l'unica persona al mondo che potrà mai amarvi. Non potreste mai vivere senza di lui, e siete pronti a compiere qualunque azione perché lui non smetta di amarvi.
Qualunque.
La Mia Vita col Padrone è uno dei grandi giochi usciti dalla fucina di The Forge. Con semplicità e chiarezza di regole tratta di temi forti come le relazioni disfunzionali e l'amore mal riposto, usando come pretesto le classiche relazioni Padrone-Servitore tipiche di un certo filone letterario: pensate a Frollo e Quasimodo da Notre Dame de Paris e avrete un'idea piuttosto precisa del tipo di relazioni di cui La Mia Vita col Padrone parla.
Organizzatore: Ezio "Aetius" Melega
Numero giocatori: min 2, max 4 (oltre all'organizzatore)
Iscritti: Matteo "Triex" Suppo, Mattia "Hendrake" Grazioli, Matteo Turini, Fabio "Tozzie" Succi Cimentini
Durata: 1 slot
Note: Non è richiesta la minima esperienza concreta di gioco, ma è preferibile aver letto il manuale. Lo slot è idealmente dedicato a tutti quelli che avrebbero sempre voluto provare questo capolavoro ma ancora non ci sono riusciti.
Per maggiori informazioni: La Mia Vita col Padrone su Narrattiva