Autore Topic: |CnV| primi dubbi  (Letto 7354 volte)

putro

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|CnV| primi dubbi
« il: 2008-06-17 00:15:08 »
Domande forum:

Ciao a tutti, con il mio gruppo di gioco abbiamo iniziato a giocare a Cani nella Vigna, io essendo uno dei membri con meno esperienza da master e avendo il problema che di solito costruisco dei begli incipit, ma poi non riesco a gestire adeguatamente il seguito sono stato designato come master, almeno per ora.
Abbiamo giocato la prima avventura non senza intoppi ed errori vari, sono nati alcuni dubbi:

1- il conflitto era "cerco l'arma del delitto", oggi mi rendo conto che forse non sarebbe neanche un conflitto da giocare, ma semplicemente se c'era il personaggio che la cercava l'avrebbe trovata, tuttavia l'abbiamo giocato; io ho interpretato l'ambiente e il tempo nel conflitto, ovvero il bosco e le due settimane trascorse, ma onestamente non sono convinto di aver fatto giusto, forse sarebbe stato più corretto giocare l'influenza demoniaca+il bosco e il tempo come relazione?

2- altro conflitto "far confessare tutto a un png" a un certo punto del conflitto ho fatto uscire allo scoperto il demone che si era impossessato del png e abbiamo escalato sullo scontro a fuoco, domanda in questi conflitti oltre le caratteristiche del png devo sempre aggiungere i dadi dell'influenza demoniaca?

3- i tratti che sono svantaggi in che modo entrano in gioco? voglio dire mettiamo che uno abbia il tratto "sono impulsivo 1d4" e che debba risolvere un conflitto del tipo "devo dissuadere John da litigare con Jack", l'essere impulsivo lo introduce solo grazie all'interpretazione e non a prescindere, giusto? ovvero nel momento di un rilancio in cui il personaggio con quel tratto reagirà in modo sgarbato o simili?

4- nei follout a lungo termine, sottrai 1 da una delle tue caratteristiche vuol dire sottrarre 1d6 esatto?

Grazie in anticipo
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da putro »

Mauro

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|CnV| primi dubbi
« Risposta #1 il: 2008-06-17 00:48:54 »
Citazione
[cite] putro:[/cite]1- il conflitto era "cerco l'arma del delitto", oggi mi rendo conto che forse non sarebbe neanche un conflitto da giocare, ma semplicemente se c'era il personaggio che la cercava l'avrebbe trovata, tuttavia l'abbiamo giocato; io ho interpretato l'ambiente e il tempo nel conflitto, ovvero il bosco e le due settimane trascorse, ma onestamente non sono convinto di aver fatto giusto, forse sarebbe stato più corretto giocare l'influenza demoniaca+il bosco e il tempo come relazione?

Penso che sarebbe stato giusto tirare 4d6 + Influenza Demoniaca (vedi pagina 63; ho iniziato a citare anche io le pagine! :D ): il bosco non ha una relazione con i personaggi, e se i personaggi l'avessero con il bosco dovrebbero tirarla loro.
Il commento tra parentesi è dovuto all'aver fatto fino a ieri mille domande, e domani ne farò altre :P


Citazione
2- altro conflitto "far confessare tutto a un png" a un certo punto del conflitto ho fatto uscire allo scoperto il demone che si era impossessato del png e abbiamo escalato sullo scontro a fuoco, domanda in questi conflitti oltre le caratteristiche del png devo sempre aggiungere i dadi dell'influenza demoniaca?

Se i Demoni avevano interesse in quel Conflitto, se aiutavano il PNG, direi di sí.
P.S.: personalmente avrei provato a far abbassare la Posta, mirando eventualmente a un Conflitto Successivo.


Citazione
3- i tratti che sono svantaggi in che modo entrano in gioco? voglio dire mettiamo che uno abbia il tratto "sono impulsivo 1d4" e che debba risolvere un conflitto del tipo "devo dissuadere John da litigare con Jack", l'essere impulsivo lo introduce solo grazie all'interpretazione e non a prescindere, giusto? ovvero nel momento di un rilancio in cui il personaggio con quel tratto reagirà in modo sgarbato o simili?

I Tratti non sono mai svantaggi, quali che siano aggiungono dadi ;) Vengono tirati quando il giocatore li fa entrare nel Conflitto con Vedute o Rilanci, quindi giusto quello che dici; per esempio, un Rilancio potrebbe essere questo (se sia accettabile o no, dipende dalla situazione e dal gruppo): situazione, il PG non voleva usare la violenza, per non esasperare la situazione; Jack ha spinto il Cane da parte, dicendogli di starne fuori perché non c'entra nulla; infastidito da questa mancanza di rispetto verso la sua autorità di Cane, il PG agisce d'impulso e gli tira un pugno (Escalation a lotta), o peggio.


Citazione
4- nei follout a lungo termine, sottrai 1 da una delle tue caratteristiche vuol dire sottrarre 1d6 esatto?

Sí; ricordati che nel manuale a volte sono detti piú in esteso :)

E ora, aspettiamo che qualcuno corregga gli errori :lol:
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Moreno Roncucci

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« Risposta #2 il: 2008-06-17 05:36:23 »
Dunque, Mauro ha già risposto, sottolineo solo alcune cose...

Citazione
[cite] putro:[/cite]Domande forum:
1- il conflitto era "cerco l'arma del delitto", oggi mi rendo conto che forse non sarebbe neanche un conflitto da giocare, ma semplicemente se c'era il personaggio che la cercava l'avrebbe trovata, tuttavia l'abbiamo giocato; io ho interpretato l'ambiente e il tempo nel conflitto, ovvero il bosco e le due settimane trascorse, ma onestamente non sono convinto di aver fatto giusto, forse sarebbe stato più corretto giocare l'influenza demoniaca+il bosco e il tempo come relazione?


Qui non ho capito: in che senso hai "interpretato l'ambiente e il tempo nel conflitto"?

Comunque, sì, le informazioni utili si danno ai giocatori senza tirare. Nei casi dove ci può essere un senso nel far tirare, tiri contro chi le ha nascoste. Se non riesci ad identificare un NPC contro cui fare il conflitto (perchè le ha nascoste lui, perchè ostacola i Cani, etc.) allora 4d6 + influenza demoniaca. Ma personalmente non mi sono mai trovato in gioco in una situazione in cui "dai le informazioni senza tante storie" non fosse la soluzione migliore.

Citazione

2- altro conflitto "far confessare tutto a un png" a un certo punto del conflitto ho fatto uscire allo scoperto il demone che si era impossessato del png e abbiamo escalato sullo scontro a fuoco, domanda in questi conflitti oltre le caratteristiche del png devo sempre aggiungere i dadi dell'influenza demoniaca?


Decidi tu se era il caso. Ma se "hai fatto uscire allo scperto un demone" non vedo con quale motivazione non darglieli (era un demone finto? Faceva solo scena ma aiutava i PG?)

Poi vabbè, sara' anche la mia abitudine di mettere i dadi di influenza demoniaca in ogni singolo conflitto in cui possa trovare una scusa per metterli, ma non vedo mai ragioni per non metterli.

Citazione

3- i tratti che sono svantaggi in che modo entrano in gioco?


Come tutti gli altri tratti. Numericamente, non sono mai svantaggi (possono esserlo nella fiction: per esempio, se il personaggio è paralitico, gli altri personaggi potranno dire che è "svantaggiato", ma i giocatori lo sanno benissimo che gli dà dadi bonus...)

Citazione

voglio dire mettiamo che uno abbia il tratto "sono impulsivo 1d4" e che debba risolvere un conflitto del tipo "devo dissuadere John da litigare con Jack", l'essere impulsivo lo introduce solo grazie all'interpretazione e non a prescindere, giusto? ovvero nel momento di un rilancio in cui il personaggio con quel tratto reagirà in modo sgarbato o simili?


"interpretazione" potrbbe dare luogo ad equivoci (non è necessario recitare nè parlare in prima persona per avere un tratto), ma sostanzialmente sì, il tratto entra in gioco quando fai entrare il tratto in gioco. Finchè non hai fatto entrare il tratto in gioco, il tratto non è entrato in gioco.

Citazione

4- nei follout a lungo termine, sottrai 1 da una delle tue caratteristiche vuol dire sottrarre 1d6 esatto?


Sì, le caratteristiche sono solo d6.
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Moreno Roncucci »
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putro

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« Risposta #3 il: 2008-06-17 09:40:34 »
Ok grazie a entrambi, mi è tutto chiaro stasera forse proseguiamo, nel caso mi rifaccio vivo per altri dubbi.
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da putro »

|CnV| primi dubbi
« Risposta #4 il: 2008-07-21 11:13:29 »
Ciao anzichè aprire un nuovo thread dal titolo e dal contenuto identico, accodo qui i miei primi dubbi.Personalmente non ho alcuna esperienza di gioco, e solo avendo letto il manuale un paio di volte probabilmente domani sera devo fare il gm di CnV, mi chiedevo come si fa a lasciare un conflitto. Cioè sul manuale c'è scritto che si può lasciare un conflitto quando si dovrebbe vedere oppure si possono limitare i danni quando si dovrebbe rilanciare. questo meccanicamente ma in pratica come si fa? Occorre descrivere come si lascia il conflitto giusto? Cosa da autorità alle descrizioni per lasciare i conflitti? (anzichè i dadi come nel conflitto vero e proprio la sola decisione di lasciare da autorità narrativa per abbandonarlo in qualsiasi condizione si fosse)? Queste descrizioni vengono accettate in automatico? Che ne è dell'ultimo rilancio non parato? Mi sto riferendo sia ai PG che ai PNG che volessero lasciare un dato conflitto.
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Giuseppe »

Moreno Roncucci

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« Risposta #5 il: 2008-07-21 15:27:00 »
Citazione
[cite] Giuseppe Urbani:[/cite]mi chiedevo come si fa a lasciare un conflitto. Cioè sul manuale c'è scritto che si può lasciare un conflitto quando si dovrebbe vedere oppure si possono limitare i danni quando si dovrebbe rilanciare. questo meccanicamente ma in pratica come si fa?


Dici "mollo" (o "lascio", o "cedo", o qualunque altra parola preferisci usare per indicare che abbandoni il conflitto) e descrivi quello che "fai" (cioè, descrivi quello che fa il personaggio).

In pratica dipende dal tipo di conflitto e da che facevi. Esempi di conflitto abbandonato invece di rilanciare: stavi discutendo, alzi le braccia e dici "hai ragione, hai ragione, basta", stavi sparando e dici "dannazione, ormai è fuori tiro", o "basta, mi arrendo", se la narrazione lo giustifica (sei stato colpito prima, per esempio) descrivi magari come cadi a terra svenuto.

La differenza con il caso in cui abbandoni invece di vedere è che, meccanicamente, in questo secondo caso puoi, se vuoi, descrivere come blocchi o schivi l'ultimo rilancio dell'avversario (ma se preferisci puoi descrivere anche come il rilancio abbia successo).  Invece se lasci invece di rilanciare puoi tenerti dadi per un eventuale conflitto a seguire. In entrambi i casi l'avversario vince la posta e descrive come questo avviene.

Citazione
Occorre descrivere come si lascia il conflitto giusto?


Sì. Prendi quel "lasciare il conflitto" in termini molto generici comunque, non devi descrivere che te ne vai, smetti semplicemente di lottare (o di discutere, o di sparare, o di correre, etc.)

Citazione
Cosa da autorità alle descrizioni per lasciare i conflitti?


La stessa cosa che ti dà autorita quando descrivi rilanci e parate: il sistema di gioco. E' il tuo perspnaggio e dici tu quello che fa.

Citazione
(anzichè i dadi come nel conflitto vero e proprio la sola decisione di lasciare da autorità narrativa per abbandonarlo in qualsiasi condizione si fosse)? Queste descrizioni vengono accettate in automatico?


Non sono i dadi che ti danno l'autorità di dire quello che fa il tuo personaggio. I dadi ti danno il "peso" in un conflitto, molli il conflitto, non ti servono i dadi per dire quello che fai.

Citazione


Che ne è dell'ultimo rilancio non parato? Mi sto riferendo sia ai PG che ai PNG che volessero lasciare un dato conflitto.


Lasciare quando avresti la possibilità di Vedere rappresenta un blocco automatico (vedi pagina 53 del manuale, prprio l'inizio del capitolo), se vuoi. Questo vale anche per gli NPC, ma di solito il GM non ha tante ragioni per bloccare i rilanci finali contro gli npc (poi gli toccherebbe di spoegare cosa avviene mentre se accetti l'ultimo rilancio di solito la spiegazione è ovvia, "lo colpisci in piena fronte", "colpito dalle tue parole rimane in silenzio,", etc.
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Moreno Roncucci »
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putro

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« Risposta #6 il: 2008-08-21 11:41:06 »
Scusate, ho un dubbio e non sono convinto che sia risolvibile con quello scritto in precedenza:
come Master mi sono trovato spesso nella condizione di avere i dadi per vedere, ma non per rilanciare.
In questo caso le alternative che ho sono:
- mollare il conflitto e tenere i dadi per un eventuale conflitto successivo
- portare l'azione al limite in modo che il PNG subisca pienamente il fallout
- escalare tenendo i dadi avanzati
Giust?
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da putro »

Mattia Bulgarelli

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« Risposta #7 il: 2008-08-21 12:27:10 »
Citazione
[cite] putro:[/cite]Scusate, ho un dubbio e non sono convinto che sia risolvibile con quello scritto in precedenza:
come Master mi sono trovato spesso nella condizione di avere i dadi per vedere, ma non per rilanciare.
In questo caso le alternative che ho sono:
1 - mollare il conflitto e tenere i dadi per un eventuale conflitto successivo
2 - portare l'azione al limite in modo che il PNG subisca pienamente il fallout
3 - escalare tenendo i dadi avanzati
Giust?


1) Tenere il dado più alto, non tutti!
2) Non sono sicuro di aver capito bene.
3) Sì.

Oppure puoi mollare subito, avendo già visto che non hai di che rilanciare decentemente.

OT (?): Ricorda sempre, però, che il rilancio sono SIA i dadi SIA l'azione, sia per i PG che per i PNG.
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Korin Duval »
Co-creatore di Dilemma! - Ninja tra i pirati a INC 2010 - Padre del motto "Basta Chiedere™!"

putro

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« Risposta #8 il: 2008-08-21 15:42:25 »
Citazione
[cite] Korin Duval:[/cite]
Citazione
[cite] putro:[/cite]Scusate, ho un dubbio e non sono convinto che sia risolvibile con quello scritto in precedenza:
come Master mi sono trovato spesso nella condizione di avere i dadi per vedere, ma non per rilanciare.
In questo caso le alternative che ho sono:
1 - mollare il conflitto e tenere i dadi per un eventuale conflitto successivo
2 - portare l'azione al limite in modo che il PNG subisca pienamente il fallout
3 - escalare tenendo i dadi avanzati
Giust?


2) Non sono sicuro di aver capito bene.


Voglio dire che se hanno a che fare con un disperato o un caparbio questi potrebbe portare il conflitto verso il suo sacrificio seppure di partenza sappia di non potercela fare.
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da putro »

|CnV| primi dubbi
« Risposta #9 il: 2008-08-21 21:37:11 »
Aggiungo altri 4 dubbi principalmente dovuti alla mia scarsa esperienza di gioco:

i) Durante un conflitto supponiamo che A faccia un rilancio valido (ovvero non ignorabile e accettabile da tutti) contro B e supponiamo che B voglia incassare il colpo senza accusarlo esiste qualche condizione che una parata deve soddisfare oltre al vincolo che deve essere accettata comunemente? (In particolare sto pensando a un analogo vincolo come "non può essere ignorato" valido per i rilanci) Esempio:
 
A: tiro un pugno a B, 4+6
B: cado a terra sputando sangue, 8+2 (supponiamo che B abbia anche un 4, 4, 5 )

tutti accettano i rilanci e parate; è una giocata valida? Oppure B avrebbe dovuto "accusare il colpo", es. 4+4+2, per poter produrre la giocata di cui sopra? (Non mi interessa una discussione tattica sull'opportunità della strategia che B vuole attuare, solo se è lecita)

ii) Il sovrintendente locale può usare le cerimonie? Gli altri PNG possono?

iii)  Cos'è la cerimonia "Tre in Autorità: d8" (a pag.62)?

iv) Il fatidico standard del giocatore più critico si può raggiungere attraverso una rapida discussione (veramente molto rapida, e il più comprensibile possibile) nel caso dei Fallout in virtù del punto i a pag. 55 "Se uno o più degli altri giocatori non vede il nesso, dovrai spiegare meglio, dire di più e convincerlo." è analogo il caso di un rilancio o una parata in un conflitto? Oppure anche questa situazione è asimmetrica rispetto ai fallout (non che l'asimmetria sia un male apriori o non sia divertente) e nel caso dei conflitti se uno alza il sopracciglio si rigioca subito? Magari, ammesso che sussiste, questa asimmetria nel trattare le due diffidenze è dovuta al fatto che i fallout sono propri dei Pg e la storia dei conflitti è propria di tutti?
(A proposito dei Fallout se non riesco a convincere il dissidente chi ha la decisione finale? Si lo so in un gioco corale tenere il punto può produrre devastazione in funzione di quanto incida sull'aspetto sociale, ma comunque qualcuno alla fine avrà avuto ragione, auspicabilmente mediata se sono sufficientemente maturi)
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Giuseppe »

Mauro

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« Risposta #10 il: 2008-08-21 22:36:32 »
Idea personale:

Citazione
[cite] Giuseppe Urbani:[/cite]A: tiro un pugno a B, 4+6
B: cado a terra sputando sangue, 8+2 (supponiamo che B abbia anche un 4, 4, 5 )

Come Blocco mi lascia parecchio perplesso: se B voleva colpirmi con il pugno e farmi mangiare la polvere... se sono stato colpito e ho mangiato la polvere cosa ho Bloccato? Magari nel caso generale (ossia dipendentemente dal Conflitto e da come si è svolto) ci possono essere situazioni in cui è valido, ma personalmente lo vedo piú come un Accusare.
Da manuale a memoria l'unica cosa in qualche modo analoga a "Il Rilancio è qualcosa che l'avversario non può ignorare" è "Se [...] hai Bloccato o Schivato [...] Descrivi come il tuo personaggio si difende contro l'attacco", e quella non mi pare molto una difesa...


Citazione
ii) Il sovrintendente locale può usare le cerimonie? Gli altri PNG possono?

Da manuale sembrerebbe di sí, per il Sovrintendente: a pagina 35 è detto che può officiare o partecipare alle Cerimonie sacre, e a pagina 33 che il Sovrintendente può fare il terzo nel Tre in Autorità; e ha anche senso, vito che se non ci sono i Cani e c'è un matrimonio da officiare, un bambino cui dare il nome, ecc., qualcuno dovrà farlo. Per il resto... se al gruppo non piace l'idea, o preferisce che sí, può usarle, ma è una cosa "di facciata", senza l'effetto che ha quando le usano i Cani (magari con l'eccezione del Tre in Autorità a parte, dove conta come terzo, ma fa "da supporto"), direi che non c'è problema a fare cosí.


Citazione
iii)  Cos'è la cerimonia "Tre in Autorità: d8" (a pag.62)?

Tre persone con autorità che celebrano una cerimonia (pagina 33).


Citazione
è analogo il caso di un rilancio o una parata in un conflitto?

Direi di sí, personalmente lascerei la possibilità di un minimo di spiegazione, se il giocatore vuole, perché magari il Rilancio è stato equivocato. Ma un minimo, cinque minuti di discussione è un'altra cosa.


Citazione
A proposito dei Fallout se non riesco a convincere il dissidente chi ha la decisione finale?

La cosa migliore penso sarebbe riuscire a decidere con una breve discussione (vedi dopo), ma di per sé se uno pone il veto a un Fallout... non c'è da convincere, non si fa quel Fallout: pagina 64, che reputo valga anche in quei casi.
A me è capitato questo: durante un Conflitto per curare un PG un Cane si è fatto portare ago, bende e alcol, poi il giocatore ha tirato 3d6, uno per oggetto: un altro giocatore ha detto che considerava i tre come un oggetto unico (sotto certi aspetti ha senso: se "Borsa del medico" è data con 1d6, che tre oggetti presi separatamente e non tutti creati apposta per medicare diano il triplo può lasciare perplessi), mentre il primo era contrario all'oggetto unico. In una breve discussione abbiamo risolto per il dado unico, sia per una sorta di maggioranza, sia perché il primo giocatore ha detto qualcosa del tipo "Dai, è lo stesso", sia per la nota fatta prima tra parentesi (uno dei giocatori ha "Borsa del medico 1d6" come Proprietà).
« Ultima modifica: 2008-08-22 11:03:09 da Mauro »

|CnV| primi dubbi
« Risposta #11 il: 2008-08-22 00:35:46 »
Ok, grazie per la pronta risposta Mauro mi torna tutto tranne la prima questione:

Concordo con te che
Citazione
[cite] Mauro:[/cite]
Magari nel caso generale (ossia dipendentemente dal Conflitto e da come si è svolto) ci possono essere situazioni in cui è valido, ma personalmente lo vedo piú come un Accusare.,


e io stesso reputo quella frase più appropriata ad un accusare il colpo che a un vedere, e sebbene l'esempio sia puramente teorico e quindi necessariamente incompleto, serve a chiarire una cosa importante dato che dovrò spiegare le regole ai giocatori e almeno io devo averle chiare:

---> è sufficiente che tutto (ma proprio tutto senza riserve di alcuno) accetti lo scambio affinché la giocata sia valida? ( è sostanzialmente questa l'ipotesi che il mio esempio piuttosto estremo voleva verificare)

Ammetto che se il gruppo è concorde unanimemente non ci sono problemi di gioco, ma mi interessa sapere cosa dicono le regole per davvero riguardo a consistenza e validità dei vedo rispetto agli accusare il colpo, perché il gruppo potrebbe anche convalidare una situazione che secondo il manuale potrebbe essere illegale.
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Giuseppe »

Mauro

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« Risposta #12 il: 2008-08-22 01:03:41 »
Ammetto che quella risposta è quella su cui sono piú dubbio :P

Citazione
[cite] Giuseppe Urbani:[/cite]mi interessa sapere cosa dicono le regole per davvero riguardo a consistenza e validità dei vedo rispetto agli accusare il colpo

Ho dimenticato di riportare la pagina :P Pagina 48, a memoria direi che è quanto c'è: Ritorcere il Colpo, "Di' come il tuo Personaggio ritorce l'attacco contro il tuo avversario"; Bloccare o Schiavare, "Descrivi come il tuo Personaggio si difende contro l'attacco"; Accusare il Colpo, "Descrivi come l'attacco ti colpisce e il tuo personaggio reagisce".
Quello che sarebbe interessante sapere (o, almeno, mi interesserebbe, per poter entrare meglio nella situazione) è perché il giocatore ha deciso che una simile descrizione fosse un Blocco: cosa aveva in mente? cosa intendeva bloccare? come intendeva bloccarlo? E, se tutti lo hanno accettato, perché?
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Mauro »

|CnV| primi dubbi
« Risposta #13 il: 2008-08-22 01:16:49 »
Essendo l'esempio teorico alle legittime domande

Citazione
[cite] Mauro:[/cite] perché il giocatore ha deciso che una simile descrizione fosse un Blocco: cosa aveva in mente? cosa intendeva bloccare? come intendeva bloccarlo? E, se tutti lo hanno accettato, perché?


non si può dare una risposta precisa, potrei continuare inventando una situazione in cui tutto ciò ha senso, ma la mia domanda è ammettendo che una tale situazioni si realizzi è stata giocata correttamente secondo le regole dell'autore del gioco e non interpretazioni del mio gruppo?

Per inciso la prima situazione che mi viene in mente potrebbe essere quella in cui B voglia dissimulare e indurre il suo avversario ad abbassare la guardia, in fondo fa meno paura un personaggio piegato a terra da un pugno che un cane che riesce a scansarsi fulmineamente da un diretto.
Oppure potrebbe ancora decidere che quella è la miglior difesa in funzione della posta che vuol ottenere ad esempio convincere C che A è un violento o peggio, e così via. Come sempre ci sono milioni di esempi possibili proprio per questo mi ero attenuto solo alle 2 frasi e a chiedere se il criterio generale del consenso del gruppo è sufficiente a convalidare una giocata o esiste qualche altro criterio riguardante i vedo o gli accuso che a me sfugge (cosa piuttosto possibile considerando quanta scarsa importanza avevo dato alla prima lettura a sezioni essenziali del manuale)?
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Giuseppe »

Moreno Roncucci

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« Risposta #14 il: 2008-08-22 10:12:28 »
Citazione
[cite] Mauro:[/cite]Idea personale:

Citazione
[cite] Giuseppe Urbani:[/cite]A: tiro un pugno a B, 4+6
B: cado a terra sputando sangue, 8+2 (supponiamo che B abbia anche un 4, 4, 5 )

Come Blocco mi lascia parecchio perplesso: se B voleva colpirmi con il pugno e farmi mangiare la polvere... se sono stato colpito e ho mangiato la polvere cosa ho Bloccato? Magari nel caso generale (ossia dipendentemente dal Conflitto e da come si è svolto) ci possono essere situazioni in cui è valido, ma personalmente lo vedo piú come un Accusare.,
Da manuale a memoria l'unica cosa in qualche modo analoga a "Il Rilancio è qualcosa che l'avversario non può ignorare" è "Se [...] hai Bloccato o Schivato [...] Descrivi come il tuo personaggio si difende contro l'attacco", e quella non mi pare molto una difesa...


Qui contesto Mauro. La giocata in cui pari cadendo a terra sputando sangue puoi farla benissimo, se vuoi. Basta che hai ben chiaro che non eri obbligato a far arrivare il pugno, e potevi bloccarlo benissimo, e che essendo una parata ha un corollario di "non ottieni comunque quello che volevi" che dovrebbe essere chiaro dal contesto dell'azione (o, meglio, ancora, dichiararlo: "Cado a terra sputando sangue, ma non mollo il quadrifoglio". Come, non avete specificato che il conflitto non era per fargli cadere di mano un quadrifoglio, e quinsdi la parata va benissimo perchè non apre la mano? Ah, questa abitudine che avete a fare esempi di confliti senza dire la posta. Come fare esempi di conflitti a D&D chiedendo il danno che fai senza specificare l'arma... :roll:)

Riguardo al "storcere il naso"di fronte ad una scelta di fallout: sì, anche il fallout andrebbe discusso, con suggerimenti ed eventuali lamentele. La differenza con rilanci e parate è che queste coinvonlgono, minimo, due giocatori, e sono in genere molto più "delicate" per il senso del gioco.

Il manuale SPECIFICA che nel caso dei fallout, se qualcuno non è d'accordo, puoi tentare di convincerlo (in realtà questa cosa, dopo che hai dichiarato il rilancio o la parata, avviene anche per quelli. Il discorso del giocatore che in silenzio storce il naso è una "censura preventiva" che dovrebbe impedirsti di proporre in primo luogo rilanci e parate poco gradite, e un freno alle discussioni eterne, non un limite al dialogo fra giocatori. Perchè a volte il rapporto fra un fallout e la causa che lo provoca è semplicemente poco chiaro, e quindi c'E' qualcosa da spiegare.

"rilancio facendo esplodere un vulcano sotto la città" "ma che schifo, non mi va bene", che cavolo gli spieghi? Cosa puoi spiegare? Che un vulcano sotto la città è una bellissima giocata perchè così la storia finisce subito e puoi andare a vedere la partita? Lascia stare, risparmia fiato e cambia rilancio.

"come fallout per il colpo di pistola, cambio la relationship con Mary" "cosa? Che c'entra?" "Quella stronza è rmasta a vedermi prendere a pistolettate e non ha mosso un dito, non ha manco chiamato aiuto" "ah, OK, non mi ricordavo".

E' una differenza soprattutto pratica. Spesso le cose che lasciano perplessi prima di giocare si chiariscono benissimo da sole giocando.
« Ultima modifica: 1970-01-01 01:00:00 da Moreno Roncucci »
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