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[KKKKK] Kazekami Kyoko Kills Kublai Khan - 2° Giro - Meme & Aetius

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Ezio:
Kyoko

Invero Xiao-Lan detestava passionalmente ogni suono e venerava la quiete più di ogni altra cosa! Ciononostante, mi sono presentata ugualmente a lei una notte, ed ero ammantata del più profondo silenzio. Ho trascorso la notte dedicandole un canto muto che parlasse dell'amore silenzioso e fin'ora inespresso che provavo per lei. Deliziata e conquistata dal silenzio, dama Xiao è stata mia. Davvero, o Khagan, pensavi che il silenzio non fosse per me una seconda lingua?

Emanuele Borio:
Kublai

Certamente era per lei sacro il silenzio! Ma Xiao-Lan è la più preziosa delle mie mogli perchè un'antichissima maledizione la trasformò in una statua di giada, gremita di rubini e lapislazzuli. Veniva guardata in eterno da una schiera infinita di guardie di pietra, dono dell'imperatore della Cina, che egli mi inviò per scongiurare la mia invasione. Come hai potuto farla divenire tua se lei stessa è per sempre una statua e altre migliaia di statue sono alla sua guardia?

Ezio:
Kyoko

Invero la maledizione che l'avvolgeva era possente! Ciononostante la bellezza sovrannaturale del mio canto senza voce e la forza silente del mio amore commosse il suo cuore tramutato in perla, e due lacrime di diamante le segnarono le gote di giada. Quegli stessi diamanti che ora ornano i miei lobi, o Khan, a riprova che la sua anima, ben più preziosa del suo corpo, è mia. Non sono stupendi, o Khan?

Emanuele Borio:
Kublai

Certamente il valore di quei lacrimosi diamanti supera quello di qualunque impero terreno! Ma come hai potuto anche solo avvicinarti alla grande sala di Avorio, le cui sfingi guardiane tramutano in pietra qualunque cuore vivente?

Ezio:
Kyoko

Invero terribili erano quei guardiani, è ho temuto per la mia vita, affrontandoli! Ciononostante l'ho fatto con umiltà, e inginocchiandomi davanti a loro ho denudato il mio cuore, e il mio seno,
offrendomi a loro. Alla vista di tale umiltà e grazia, gli spiriti che animavano le guardie non hanno saputo resistere e, desiderando tale bellezza e purezza hanno scelto di abbandonare le loro prigioni di pietra, facendosi carne e possedendomi voluttuosamente. Sfinendo con l'atto sessuale i loro nuovi corpi di carne è stato facile passare. Sono così desiderabile che persino la pietra è mossa a desiderio del mio corpo, ma questo lo sai già, vero, oh Grande Khan?

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