[KKKKK] Kazekami Kyoko Kills Kublai Khan - 2° Giro - Meme & Aetius

[Emanuele Borio]

Kublai

Come sei potuta riuscire nel tuo intento? Certamente non sei stata in grado di penetrare nel mio palazzo, poichè è guardato notte e giorno dalla più fedele e zelante delle mie mogli, Mei-Wuyang.

[Ezio]

Kyoko

Invero lo zelo di Dama Mei è pari solo alla sua fedeltà! Ciononostante con l'astuzia l'attirai lontana dal suo consueto posto di guardia, facendole udire rumori dove non ve n'erano, nascondendo la mia presenza nella notte e ingannando i suoi sensi finché non l'ebbi nel luogo che io, non lei, avevo prescelto: il Padiglione delle Magnolie. Fu lì che, come prevedevo, lei divenne mia. Non credi che io sia in grado di ingannare chiunque, o nobile Khan?

[Emanuele Borio]

Kublai

Certamente il Padiglione delle Magnolie è un luogo capace di risvegliare i più lussuriosi istinti! Ma Mei-Wuyang è famosa per la sua inenarrabile vista e la sua instancabile guardia proprio perchè nacque senza il dono dell'udito, fatto che le ha permesso di allenare la sua perfetta vista! Come hai potuto farle udire i tuoi mistici suoni, dama della mia disfatta?

[Ezio]

Kyoko

Invero non fu facile neppure per me! Ciononostante con pazienza eterna spostai singole pietruzze, con arti dimenticate addestrai i piccoli grilli dei prati, con immensa cura accordai le assi del pavimento come fossero centinaia di liuti, potai le singole foglie dei fiori fino ad ottenere le forme desiderate così che, terminata questa eterna preparazione, il tuo stesso palazzo divenne uno strumento musicale. Furono le vibrazioni che io produssi da questo gargantuesco arpicordo, pizzicando le sue corde nascoste, che dettero alla bella Mei l'illusione del rinnovato udito, mentre il suo stesso corpo udiva la mia musica. Così affascinai due dei suoi sensi. Non credi che la pazienza sia la più sublime delle doti, o Grande Conquistatore?

[Emanuele Borio]

Kublai

Certamente la pazienza è degna dei più grandi degli uomini e delle più malvagie delle dee! Ma questo poteva essere vero per Mei-Wuyang, che tanto ammira queste virtù! Come hai fatto invece a affascinare Xiao-Lan, la più silente delle mie mogli?

[Ezio]

Kyoko

Invero Xiao-Lan detestava passionalmente ogni suono e venerava la quiete più di ogni altra cosa! Ciononostante, mi sono presentata ugualmente a lei una notte, ed ero ammantata del più profondo silenzio. Ho trascorso la notte dedicandole un canto muto che parlasse dell'amore silenzioso e fin'ora inespresso che provavo per lei. Deliziata e conquistata dal silenzio, dama Xiao è stata mia. Davvero, o Khagan, pensavi che il silenzio non fosse per me una seconda lingua?

[Emanuele Borio]

Kublai

Certamente era per lei sacro il silenzio! Ma Xiao-Lan è la più preziosa delle mie mogli perchè un'antichissima maledizione la trasformò in una statua di giada, gremita di rubini e lapislazzuli. Veniva guardata in eterno da una schiera infinita di guardie di pietra, dono dell'imperatore della Cina, che egli mi inviò per scongiurare la mia invasione. Come hai potuto farla divenire tua se lei stessa è per sempre una statua e altre migliaia di statue sono alla sua guardia?

[Ezio]

Kyoko

Invero la maledizione che l'avvolgeva era possente! Ciononostante la bellezza sovrannaturale del mio canto senza voce e la forza silente del mio amore commosse il suo cuore tramutato in perla, e due lacrime di diamante le segnarono le gote di giada. Quegli stessi diamanti che ora ornano i miei lobi, o Khan, a riprova che la sua anima, ben più preziosa del suo corpo, è mia. Non sono stupendi, o Khan?

[Emanuele Borio]

Kublai

Certamente il valore di quei lacrimosi diamanti supera quello di qualunque impero terreno! Ma come hai potuto anche solo avvicinarti alla grande sala di Avorio, le cui sfingi guardiane tramutano in pietra qualunque cuore vivente?

[Ezio]

Kyoko

Invero terribili erano quei guardiani, è ho temuto per la mia vita, affrontandoli! Ciononostante l'ho fatto con umiltà, e inginocchiandomi davanti a loro ho denudato il mio cuore, e il mio seno,
offrendomi a loro. Alla vista di tale umiltà e grazia, gli spiriti che animavano le guardie non hanno saputo resistere e, desiderando tale bellezza e purezza hanno scelto di abbandonare le loro prigioni di pietra, facendosi carne e possedendomi voluttuosamente. Sfinendo con l'atto sessuale i loro nuovi corpi di carne è stato facile passare. Sono così desiderabile che persino la pietra è mossa a desiderio del mio corpo, ma questo lo sai già, vero, oh Grande Khan?

[Emanuele Borio]

Kublai

Certamente neppure le sacre montagne sarebbero capaci di resistere alla vista del tuo frutto proibito, così come io sono morto per aver osato! Ma le statue guardiane tramutano in pietra qualunque cosa tocchino, grazie alla loro maledizione. COme hai potuto sopravvivere all'amplesso, avendo toccato e goduto di ogni singolo centimetro delle loro virilità minerali?

[Ezio]

Kyoko

Invero il rischio era grande!Ciononostante lo affrontai, poiché avevo già inserito in me la sottilissima ma resistente pelle  di un airone dalla testa rossa, il più magico degli animali. Quella magia mi protesse da quella dei tuoi guardiani, e così potei soddisfarli pienamente. Non vedi come possa esistere sempre una magia più grande della tua, o Khan?

[Emanuele Borio]

Kublai

Certamente il magico airone dalla testa rossa è mistico e potente, proprio i miei pensieri non avevano sfiorato le sue fiammeggianti piume. Ma vi è una moglie che sicuramente non sei riuscita a sedurre, ovvero Yu-Feng, colei cui si ghiaccio è lo sguardo e di pietra il cuore. Hai forse superato anche lei?

[Ezio]

Kyoko

Invero gelida Yu-Feng! Ciononostante mi fu possibile incantare e irretire nell'amore persino lei, danzando per molte notti, nuda sotto la luna! Non credi che persino un ghiacciaio possa sciogliersi, osservando i movimenti del mio corpo?

[Emanuele Borio]

Kublai

Incredibile! Certamente il tuo corpo nudo è assai attraente e voluttuoso, come ho potuto constatare. Perchè, allora, mai nessuno è riuscito a cavare nulla più di un gelido sguardo alla nobile Yu-Feng?